C'ho la falla nel cervello
Da una rapida ricerca viene fuori che la strategia è già ampiamente studiata, si chiama Marine Cloud Brightening.
Marine Cloud Brightening (Technology Briefing) – Geoengineering Monitor
Marine cloud brightening - Wikipedia
Ed ovviamente si punta a riprodurre quello che avviene normalmente negli oceani, i veri grandi produttori di aerosol naturale, e pulito.
E' per me molto interessante perchè sostanzialmente reversibile, considerato ciò che è successo con la limitazione sullo zolfo, a differenza dell'iniezione di aerosol in stratosfera le cui conseguenze sono incerte e dibattute.
Qui un buon articolo su un giornale "generalista".
Raffreddare la Terra schermando il sole. La proposta sul tavolo Onu e dei governi - la Repubblica
E' l'idea di geoingegneria che ho io, ma andrebbe usata accoppiata a serie strategie di mitigazione e annullamento delle emissioni, altrimenti dovremo emettere di anno in anno quote mastodontiche di aerosol perchè il riscaldamento non lo fermeresti per centinaia di anni visto che la CO2 impiegherà millenni per essere riassorbita naturalmente.
poi sono solo ipotesi e ci penserà la scienza a svelare l'arcano...entra ora anche l'ipotesi del ghiaccio globale come causa
Francesco Nucera
"Sono un tipo burbero, scontroso e permaloso ma se mi impegno so essere anche simpatico"
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meteorologo Meteosolutions S.r.l.
Sempre Berkeley Earth:
In the collected models, new records usually were set by only small margins, as expected. In fact, we could find only a single example in the models where a new September record was set by more than 0.5 °C (0.9 °F). If the climate models are accurately capturing reality, then such a record is very highly unlikely (roughly 1 chance in 10,000).
Given the apparent unlikeliness of such an event, we should also consider that this abrupt record may be due, in significant part, to factors that the current climate models are not accurately capturing.
At present, there are some obvious candidates for processes that the models may be failing to fully represent. First, recent reductions in man-made sulfate aerosol pollution have occurred faster and with a different geographic distribution than many models were assuming when they were run. As man-made sulfur aerosols have a cooling effect, their reduction contributes to warming, and may be doing so more rapidly than models expected. Secondly, the very large January 2022 eruption of Hunga Tonga–Hunga Haʻapai was not included in models and may be having unexpected weather effects.
[...]
We consider it plausible that the current extreme North Atlantic warmth is due to a combination of large natural variability (contributing about 2/3) and the man-made reduction in marine sulfur pollution (contributing about 1/3). The reduction in marine sulfur aerosols from shipping, though regionally significant in areas with high shipping volumes, has likely only added a few hundredths of a degree to the global average temperature.
Quest'ultimo pezzo dal resoconto di Agosto, cui fa riferimento per approfondire quello di Settembre.
Berkeley stima che la rimozione degli aerosol abbia comportato +0,25° sulle temperature del solo Nord Atlantico, che corrisponderebbe per l'appunto a circa un terzo dell'attuale temperatura media del Nord Atlantico rispetto alla media degli ultimi anni.
0,25° su scala globale corrispondono ad un impatto di circa +0,02° ma se supponiamo che un analogo ruolo potrebbe aver avuto sul riscaldamento del Pacifico settentrionale allora quel +0,02° tende a +0,05°. A mio parere si sottostima anche il suo probabile impatto sulle terre emerse, visto che le masse d'aria oceaniche provengono da lì, quindi già soltanto le zone esposte dovrebbero risentire di un riscaldamento simile, e l'effetto sulle temperature globali aumenterebbe, ma questa è una mia opinione personale.
Berkeley suggerisce che i 2/3 del riscaldamento del Nord Atlantico sia attribuibile a qualche ciclo naturale non meglio identificato allo stato attuale, resta comunque una supposizione.
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