MeTeo72 ha centrato il punto. Come descrive bene l'articolo di Science Just a moment...
nella fase di training, il modello ha confrontato 39 anni di previsioni con i valori effettivi misurati estrapolando le statistiche, veramente come fa l'appassionato quando prende una previsione a 5 gg che dà neve al piano e poi a Milano splende il soleoppure confronta una carta di un run odierno con una che gli sembra analoga presa da una situazione di qualche anno prima. Solo che l'AI lo fa in background, in modo veloce, e macinando dati a ritmi impossibili. Rispetto ad un modello classico che applica le leggi della fisica per calcolare l'evoluzione dallo stato iniziale, è praticamente l'opposto: si studia la soluzione per ricostruire l'evoluzione.
Sempre da Science si può scaricare tutto il "paper" con materiale addizionale
Just a moment...
Non penso che questo approccio sostituirà l'altro, ma la l'unione dei due potrebbe ridurre la divergenza tra previsioni e stato reale, soprattutto quando ci sono di mezzo fenomeni estremi.
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