Ecco la parte centrale di gennaio per la stazione Osmer di Udine S.Osvaldo:

• Media minime -1.8°C, -1.5°C dalla media 1991/2020, estremi -5.5°C/5.3°C, undicesimo posto su 33 tra le più fredde insieme al 2016, otto valori negativi (di cui uno inferiore a -5°C) ed uno sopra i cinque gradi.
• Media medie 2.7°C, -1.3°C dalla media, estremi 0.1°C/6.7°C, undicesimo posto tra le più fredde, un valore sopra i cinque gradi.
• Media massime 7.6°C, -0.9°C dalla media, estremi 5.3°C/9.5°C, dodicesimo posto tra le più fredde.
• Escursione termica giornaliera 9.4°C, +0.6°C dalla media, estremi 2.4°C/13.5°C, quattordicesimo posto tra le più elevate insieme al 2018 e 2019.
• Radiazione solare media 5271 KJ\mq, +481 dalla media, estremi 902/8611 KJ\mq, quattordicesimo posto tra le più soleggiate.
• Caduti 35.9 mm in tre giorni; un po' di nevischio il giorno 19.
• Pressione media 1002.2 hPa, -5.4 hPa dalla media 1994/2020, estremi 986.4/1017.8 hPa, sesto posto su 31 tra le più basse.
• Media ad 850 hPa -0.5°C, -0.1°C dalla media 1991/2020, estremi -6.3°C/4.4°C, ventiduesimo posto su 43 tra le più fredde, undici valori negativi di cui uno inferiore a -5°C.
• Quota media ZT 1616 metri, +18 dalla media, estremi 676/2570 metri, ventesimo posto tra le più alte, nove valori sotto i 1500 metri (di cui uno inferiore ai mille) e cinque sopra i duemila (di cui uno oltre i 2500).

Finalmente una decade più consona all’inverno perlomeno come lo intendiamo noi.
Ci sono state varie minime negative (di alcuni gradi, non solo di alcuni decimi), medie inferiori ai cinque gradi e massime sotto i dieci; in quota inizialmente la temperatura era vicina allo zero, poi è scesa un po' sotto, tra i giorni 17 e 18 è risalita di qualche grado sopra lo zero ed infine è bruscamente calata fino a -6°C.
Lo zero termico invece e dalla fine è calato bruscamente sotto i mille (poco prima era ben sopra i duemila).
La decade è stata un po' sottomedia al suolo e complessivamente in media in quota.
È passata una sola perturbazione, ha portato inizialmente discreti accumuli ma la quota neve si è rapidamente alzata e purtroppo si era portata ben in alto; ovviamente l’evento più interessante si è verificato il 19 mattina con la neve sul Carso e su Trieste (con un po' di nevischio anche in altre zone della pianura).
Nulla di trascendentale, ma visti i pessimi tempi che corrono tocca aggrapparsi anche a questo.
La prima metà dell’inverno ha avuto medie di 1.6°C (+1.3°C), 5.8°C (+1.4°C) e 10.6°C (+1.8°C) al suolo; in quota essa ha avuto medie di 2.1°C (+1.9°C) e di 2010 metri (+345).
La prima parte stagionale è al nono, quinto e quarto posto tra le più calde al suolo (su 33 complessive); in quota è al quinto posto tra le più calde (su 42) e per lo zero termico è al sesto posto tra le più alte.
Ancora una volta abbiamo avuto una prima parte invernale piuttosto mite sia al suolo che in quota; d’altro canto, essa è composta per la maggior parte dai dati di dicembre, mese che è vistosamente peggiorato a tutte le quote a partire dal 2013.
Quest’anno, a parte i primi giorni di dicembre e la parte centrale di dicembre, abbiamo avuto parecchia mitezza (con feste natalizie orribili, anche se non ai livelli assurdi del 2022/23) e questo spiega il risultato.
A meno di un’improbabile svolta verso il freddo deciso e prolungato, avremo un altro inverno piuttosto mite ed anonimo come sta succedendo spesso dal 2013/14 (e non può essere un caso, sfortuna.. eccetera).