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  1. #1
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    Predefinito Re: Lecco - vivibilità meteo ed inquinamento

    Citazione Originariamente Scritto da Tarcii Visualizza Messaggio
    Dato che vivo a mezz'ora di macchina da Lecco, ecco qualche appunto.

    Allora, la città si sviluppa al termine nord della Val San Martino, a partire da una zona pianeggiante sui 200 metri di quota, mentre i quartieri periferici più alti come Laorca, Bonacina o Rancio sono sui 300 - 400 metri. Le ore di sole invernali sono ridotte dal Monte Barro, dai monti del triangolo lariano e dal Resegone, quindi il contesto è comunque prealpino, con la conseguente maggiore instabilità, temporali e stau con correnti meridionali. In generale, è una città piovosa, come tutta la zona del Lario ed in generale dell'Insubria, cosa a cui si accompagna una certa copertura nuvolosa soprattutto in primavera ed autunno, le stagioni piovose.

    La presenza dei laghi, sia a nord che a sud della città, rende la città più mite della pianura, specie per le temperature minime, ma permette di contenere le massime (prezzo che si paga con maggiore umidità). Le brezze sono frequenti: quella notturna da nord - nord ovest è il tivano, la brezza pomeridiana da sud - sud est è la breva (da Brivio, paese all'inizio della Val San Martino e che chiude la zona morenica lariana a sud).

    Purtroppo in estate con le temperature odierne e tassi di umidità non certo bassi, la breva non rinfresca molto, anche perché non è una brezza intensa come l'Ora del Garda, almeno da quanto ricordo. Il favonio invernale invece è molto intenso incanalandosi sul Lario ed anche davvero suggestivo, con le onde sul lago.

    Per quanto riguarda alcuni dettagli, è rara la nebbia, dato che deve risalire tutta la Val San Martino. Devo invece sfatare il mito dell'inquinamento: c'è poca differenza in generale per tutta la pianura padana in inverno. Gli inquinanti si rimescolano in 1 - 2 giorni in quasi tutto il catino padano, ma episodi di favonio puliscono temporaneamente l'aria maggiormente che altrove, sia qui che in zone dell'alta Brianza favorite pure dalla quota.

    Per la neve, meglio i quartieri alti, più nevosi rispetto a Bergamo e con migliore tenuta del cuscino freddo o dell'omotermia. Sotto i 300 metri invece l'effetto mitigatore del lago è molto più evidente. Ma forse la neve è un discorso anacronistico, ormai è episodica sotto i 500 metri in tutta la regione.
    Grazie per la risposta! Visto che conosci la zona ne approfitto anche per chiederti qualche appunto sulla valle del torrente Gallavese (se conosci), che scende dal Resegone fino a Erve/Calolziocorte. E' una valle che non mi sembra molto aperta , circondata da montagne alte e anche verso sud, da dove si arriva, l'apertura è piccola: come umidità quindi più o meno come quella di Lecco o il torrente è¨ abbastanza piccolo da non influire troppo? meglio rispetto alla Valsassina, che un po' conosco, col Pioverna che sia d'estate che d'inverno manda umidità pazzesca (ma che già salendo di poco sull'altopiano di barzio/cremo/moggio si sta decisamente meglio - conoscenti in zona mi dicono che tra fondovalle e altopiano di media ci stanno un 2/3 gradi in meno d'estate , ed idem in più d'inverno.

  2. #2
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    Predefinito Re: Lecco - vivibilità meteo ed inquinamento

    Citazione Originariamente Scritto da Meneghino Visualizza Messaggio
    Grazie per la risposta! Visto che conosci la zona ne approfitto anche per chiederti qualche appunto sulla valle del torrente Gallavese (se conosci), che scende dal Resegone fino a Erve/Calolziocorte. E' una valle che non mi sembra molto aperta , circondata da montagne alte e anche verso sud, da dove si arriva, l'apertura è piccola: come umidità quindi più o meno come quella di Lecco o il torrente è¨ abbastanza piccolo da non influire troppo? meglio rispetto alla Valsassina, che un po' conosco, col Pioverna che sia d'estate che d'inverno manda umidità pazzesca (ma che già salendo di poco sull'altopiano di barzio/cremo/moggio si sta decisamente meglio - conoscenti in zona mi dicono che tra fondovalle e altopiano di media ci stanno un 2/3 gradi in meno d'estate , ed idem in più d'inverno.
    Il torrente Gallavesa scende a Calolziocorte, costruita sul suo conoide, sfociando nel lago di Garlate. La vallata è una tipica valle sospesa di origine glaciale ed il torrente ha poi scavato un profondo orrido dove ci sono le cosiddette pozze di Erve, quando il ghiacciaio lariano si è ritirato.

    La valle è appunto occupata da quel comune, raggiungibile da una tortuosa strada esposta, sorge a 550 metri ed è un posto sicuramente più umido di Lecco, una valle molto boscosa, fresca di notte e di sera, leggermente inversionale.

    Può essere interessato da temporali che si formano sul Resegone, mentre con precipitazioni intense la quota neve è più bassa di 50 - 100 metri rispetto all'esterno della valle, se nevica sotto i 1000 metri.
    dalla storia si impara che non si impara dalla storia

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