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  1. #1
    Calma di vento L'avatar di Dan6792
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    Predefinito Come vivete l'aspetto meteo nel vostro orticello? Riesce a darvi soddisfazione?

    Pongo questo quesito a tutti i meteofili/freddofili per comprendere su come affrontate voi l'aspetto meteo (nel vostro orticello) con il nuovo cambiamento climatico. Sicuramente nel corso dei decenni stiamo sperimentando un qualcosa di nuovo ed inesplorato. Riuscite comunque ad apprezzarlo come prima, oppure la "vivete male" in un certo senso, vi infastidisce non sopportando più l'idea di far fronte a questo nuovo cambiamento (?)

  2. #2
    Vento forte
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    Predefinito Re: Come vivete l'aspetto meteo nel vostro orticello? Riesce a darvi soddisfazione?

    Ciao Daniele, domanda molto intrigante, però secondo me dipende parecchio dalle zone, come il lato Sud rispetto lato Nord. Sinceramente seppur con alcuni disagi come le ultime estati super afose e calde o le nebbie e smog specialmente tra autunno ed inverno, per ora trovo interessante ed apprezzo l'andamento climatico della mia zona, anche controllando come mutano le medie in primis; inoltre ci sono dei fenomeni forti come i temporali specialmente in estate che rimangono scenografici seppur a distanza eventualmente. Spiace magari per l'andamento in fortissimo calo della neve invernale, si spera sempre di vedere come evolverà nei prossimi mesi/anni
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  3. #3
    Uragano L'avatar di simo89
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    Predefinito Re: Come vivete l'aspetto meteo nel vostro orticello? Riesce a darvi soddisfazione?

    A me piace comunque la meteo, trovo interessante più o meno ogni suo aspetto e sono sicuro che non smetterò mai di seguirla, però certamente vivo con un filo di tristezza il riscaldamento globale, perchè so che il clima che c'era anni fa non tornerà più.

    Mi sento un po' come se fossi uno straniero a casa mia, perchè, pur nella ciclicità delle stagioni, so che non rivivrò più esattamente ciò che vivevo 10, 15 o 20 anni fa e mi dà un po' un senso di estraniamento, è quasi come cambiare sempre posto in cui vivi, pur rimanendo a casa tua, però che ci dobbiamo fare, le comodità del mondo moderno hanno questo prezzo, sembra, e tutto sommato, per la posizione in cui siamo noi, restiamo comunque dei privilegiati, rispetto a quello che succede nel resto del mondo.

    Come spesso succede, l'essere umano quando ha un problema, tende a cercare soluzioni vicino a dove vive, e la mia soluzione per adattarmi al meglio credo sarà cercarmi una casa in appennino e passare lì l'estate, giusto per sopravvivenza, magari ci passerò pure l'inverno se mi piacerà.

    Poi uno può trovare le motivazioni che vuole, però almeno per me il conflitto tra ragione ed emotività resta e appunto ha come conseguenza un velo di amarezza, però vabbè...vedremo di adattarci al meglio delle nostre possibilità

  4. #4
    Brezza leggera L'avatar di SummerSun
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    Predefinito Re: Come vivete l'aspetto meteo nel vostro orticello? Riesce a darvi soddisfazione?

    Avendo "solo" 26 anni non ho ricordi del clima pre-AGW, solo racconti dei miei genitori che mi dicono spesso che quando erano piccoli alle volte c'erano gelate così forti che se si mettevano i panni fuori ad asciugare dopo un po' stavano in piedi da soli per il ghiaccio. Occasionalmente c'erano nevicate che imbiancavano tutto, si vedeva legna accatastata a bordo strada per alimentare i camini, guanti di lana già da novembre e fino ad aprile. In estate faceva caldo solo di giorno, ma di sera si stava tuttosommato bene, anzi a volte era necessaria una felpa per uscire dopo cena. Per me sono racconti di un mondo alieno che non ho mai vissuto, questo mi rattrista, ed è un peccato ormai dover salire fino in Sila per trovare situazioni del genere.

    E' pur vero, però, che nel corso della mia esistenza ho notato diversi cambiamenti più recenti. Tanto per cominciare non ci sono più gelate. L'ultima fu quella del gennaio 2017, da allora forse un altro paio di volte la temperatura è scesa qualche decimo sotto zero per qualcosa come 20 minuti, che neanche considero vere gelate perché non hanno lasciato alcuna impronta nella vegetazione sensibile al gelo. Ma il cambiamento forse più sorprendente si è verificato improvvisamente fra il 2020 e il 2021. Estate 2020 grossomodo nella norma, estate 2021 caldo record, e da quel momento ogni annata ha battuto un record: agosto 2021 il più caldo di sempre, giugno 2022 il più caldo di sempre, luglio 2023 il più caldo di sempre, e ora agosto 2024 si accinge a battere l'agosto 2021. E' chiaro ormai che dal 2021 sia accaduto qualcosa a livello di feedback circolatori che ci ha catapultati all'improvviso in una nuova epoca climatica. Sarebbe bello sapere cosa. Semplice rialzo delle isoterme nordafricane? boh. Mi sembra strano che sia stato così repentino. Ormai seguo l'andamento delle estati come si guarda un incidente in corso, o una telenovela drammatica: terribile, ma non riesci a distogliere lo sguardo perché una parte di te è curiosa di vedere quanto ancora può peggiorare la situazione.

    La parte che trovo più frustrante non è tanto il rialzo delle temperature estive, quanto la progressiva sparizione delle piogge torrenziali autunnali. Quando ero piccolo ricordo perfettamente le prime piogge torrenziali attorno a metà settembre/primi di ottobre. Le aspettavo con ansia, perché a me piaceva affacciarmi e godermi i tuoni assordanti, i lampi che laceravano il cielo da parte a parte, la pioggia scrosciante che andava avanti per ore se non giorni lavando via ogni tipo di polvere e sporcizia che si era accumulata nei mesi estivi. A pioggia finita uscivo sul vialetto di casa a cercare formiche regine, che tipicamente emergono dal terreno dopo un forte temporale. Negli ultimi anni è tutto secco fino a fine ottobre, spesso anche novembre, e il grosso delle formiche regine ormai emerge a novembre inoltrato, talvolta anche a dicembre come è successo l'anno scorso.

    Parlando di dicembre, quando ero piccolo sotto Natale si stava in maglione, ora esco anche a maniche corte. Non sembra neanche più natale ormai. Da amante del periodo festivo, è un po' deprimente.

    Allo stesso tempo è interessante notare come la natura si stia adattando alla nuova situazione. Le vespe ormai girano anche a gennaio. Fiori stagionali ora fioriscono un po' a caso. La stagione ostile alla vita ormai non è più l'inverno, che adesso è pieno di vita, ma l'estate, troppo arida ed estenuante anche per le farfalle.
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  5. #5
    Burrasca L'avatar di wtrentino
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    Predefinito Re: Come vivete l'aspetto meteo nel vostro orticello? Riesce a darvi soddisfazione?

    Dipende. Per l’estate paradossalmente m’importa poco del livello di caldo che abbiamo raggiunto, anzi se devo essere sincero uscire la sera con temperature talj da poter stare in maglietta non mi dispiace.

    Anche la maggior frequenza di fenomeni più forti, benché dannosi, da un lato il loro fascino lo hanno.

    Quello che mi rammarica molto è invece la progressiva sparizione delle nevicate e in generale dell’inverno, intesa come costanza di freddo e temperature degne lungo i mesi invernali. Mi dispiace appunto non vedere l’atmosfera invernale, con la neve che dura al suolo settimane e temperature che lo permettono e fanno ghiacciare i fossi, con hna certa continuità.
    prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....

  6. #6
    Vento forte
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    Predefinito Re: Come vivete l'aspetto meteo nel vostro orticello? Riesce a darvi soddisfazione?

    Citazione Originariamente Scritto da wtrentino Visualizza Messaggio
    Dipende. Per l’estate paradossalmente m’importa poco del livello di caldo che abbiamo raggiunto, anzi se devo essere sincero uscire la sera con temperature talj da poter stare in maglietta non mi dispiace.

    Anche la maggior frequenza di fenomeni più forti, benché dannosi, da un lato il loro fascino lo hanno.

    Quello che mi rammarica molto è invece la progressiva sparizione delle nevicate e in generale dell’inverno, intesa come costanza di freddo e temperature degne lungo i mesi invernali. Mi dispiace appunto non vedere l’atmosfera invernale, con la neve che dura al suolo settimane e temperature che lo permettono e fanno ghiacciare i fossi, con una certa continuità.
    Effettivamente la brina è un fenomeno già quello calato di molto pure qui oltre ai fossi che gelano, inoltre anche doveva essere affascinante vedere ghiacciati proprio i canali principali come l'Adigetto che attraversa il Polesine.
    Ti riferisci alla quota dei 200 m del tuo paese?
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  7. #7
    Burrasca L'avatar di wtrentino
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    Predefinito Re: Come vivete l'aspetto meteo nel vostro orticello? Riesce a darvi soddisfazione?

    Citazione Originariamente Scritto da Matteo97 Visualizza Messaggio
    Effettivamente la brina è un fenomeno già quello calato di molto pure qui oltre ai fossi che gelano, inoltre anche doveva essere affascinante vedere ghiacciati proprio i canali principali come l'Adigetto che attraversa il Polesine.
    Ti riferisci alla quota dei 200 m del tuo paese?
    Sì certo, qua a fondovalle naturalmente con l’inversione si andava sottozero maggiormente rispetto adesso quindi anche con condizioni anticicloniche già solo 15 anni fa al mattino le temperature erano altra cosa, si scendeva ben sotto lo zero. Questo permetteva di ghiacciare fossi e canali, oltre a mantenere al suolo per un certo periodo le nevicate, che quando raggiungevano una 20ina di cm era abbastanza normale, ma anche 30 non erano chissà quale eccezione. L’ultimo episodio che può far capire cos’erano gli inverni qua una volta è stato il 2020/2021, con la nevicata del 28 dicembre abbondantissima (quella sì già più rara, di mezzo metro, anche se non eccezionalissima come altri eventi storici diciamo), seguita da un periodo secco, in cui all’inversione termica si aggiungeva l’effetto albedo per la neve al suolo e al mattino abbiamo registrato con una certa frequenza minime di -9/-11, con anche giornate di ghiaccio nonostante il sole.
    prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....

  8. #8
    Vento forte L'avatar di Andrea92
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    Predefinito Re: Come vivete l'aspetto meteo nel vostro orticello? Riesce a darvi soddisfazione?

    Tutto dipende da come la si vive la meteo e dalle valutazioni che ne derivano: 3/4 di noi appassionati almeno amano freddo, pioggia e neve, questo è assodato. Ma se per un attimo lasciamo da parte la passione più forte per questa scienza e ampliamo lo sguardo a 360° allora anche questo momento storico che stiamo vivendo può essere definito "affascinante" da un punto di vista oggettivo e non soggettivo perchè è ovvio, per quei 3/4 menzionati sopra questi anni sono da buttare nel water (e lo si nota anche dalla frequenza con cui si scrive sul forum, calata nettamente). Probabilmente da quando esistono i dati (sia essi terrestri, marini e dell'atmosfera) è la 1° volta che vengono registrati numeri e anomalie in costante crescita. Sarà una fase di 5-10-15 anni e poi caleranno nuovamente? Sarà così e anzi un continuo crescendo? Chi lo sa, gli strumenti con cui monitoriamo ogni giorno ci diranno nel tempo cosa avverrà.

    Io personalmente, a prescindere dai gusti tendenti al "freddofilismo", in questi ultimi anni mi sto comunque "divertendo" da un punto di vista prettamente statistico perchè si stanno raggiungendo valori e anomalie che prima raramente si erano raggiunti, e poterne essere testimoni è affascinante. La meteo mi piace viverla a 360° in tutte le sue sfaccettature e i record di caldo che stiamo registrando sono testimonianza di questo periodo storico meteorologico rilevante. L'anno scorso ho sperimentato 46 gradi sulla mia pelle, mai avrei pensato di poterli vivere visto che credevo fossero relegati agli angoli più caldi della Terra e invece sono arrivati fino a casa mia. Così come ricordo con nostalgia le ondate fredde del 2014, 2017, 2019 alla luce degli ultimi non-inverni con un velo di tristezza e nostalgia. Sicuramente a molti sconfortano questi ultimi anni per cui tendono ad allontanarsi per mancanza di stimoli, ci può stare e li capisco. A quelli che invece riescono a sforzarsi e continuano ad andare avanti nonostante tutto faccio un plauso perchè questa passione riescono ancora a viverla a pieno nonostante le gioie (poche) e i "dolori" (molti).
    Ultima modifica di Andrea92; 23/08/2024 alle 14:07


    Davis Vantage Pro 2 - Installazione urbana su tetto

    ESTREMI ASSOLUTI
    (inizio raccolta dati 01-01-2010):

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    Dew Point più basso: -8.8°C il 25-04-2013
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  9. #9
    Burrasca
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    Predefinito Re: Come vivete l'aspetto meteo nel vostro orticello? Riesce a darvi soddisfazione?

    Preferisco quando fa qualche temporale, qualche brinata, qualche fiocco di neve, cioè il minimo indispensabile. Prima si pretendeva di più perché le condizioni di partenza erano diverse, oggi sto imparando ad accontentarmi.
    Questo clima ce lo terremo per sempre, se possibile anche decisamente peggio di oggi.
    L'anno di rottura definitiva fu il lontano 2006, questi ultimi 3 anni rappresentano solo una forma più esasperata di quello che era già ben visibile 20 anni fa.
    Peccato che alcuni facciano fatica ad ammetterlo... il clima odierno è il motivo principale per cui i forum meteo muoiono, dall'insoddisfazione nascono lamentele e liti che rendono la lettura pesante.

  10. #10
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Come vivete l'aspetto meteo nel vostro orticello? Riesce a darvi soddisfazione?

    E' un argomento molto complesso da trattare, entrano in gioco molti fattori personali, indoli individuali, ecc. Potrei fare un vero e proprio trattato in cui cerco di psicanalizzarmi e capire cosa mi ha portato all'essere l'appassionato di oggi, come la mia stessa passione stia cambiando. Ho provato a farlo brevemente, e mi rendo conto che la mia passione sta cambiando per forza di cose visto che il riscaldamento climatico sta rendendo sempre meno frequenti la soddisfazione di quei gusti che si sono forgiati negli anni della mia adolescenza, gusti che sono nati tra 2006 e 2010 quando qui a Brindisi si visse una fase che, tolte le estati, non ebbe nulla da invidiare a quelle più fredde del Dopoguerra per gli estremi raggiunti (la prima metà di Giugno 2006 è la più fredda dal 1951 ad esempio; i miei primi giorni di liceo furono quelli della seconda metà di Settembre 2008, la metà di Settembre più fredda del Dopoguerra; inizio Novembre 2006, ero appassionato da 11 mesi, che vide una massima di appena 10° giorno 3, poi anni dopo scopriì fosse stata la più bassa così precoce dal Dopoguerra; e potrei continuare con altri episodi anche meno rilevanti ma comunque significativi).


    Dal 2014, da quando cioè il cambiamento ha subito un'accelerazione, Brindisi comunque e in generale la Puglia è stata tra le aree del Continente dove il riscaldamento si è avuto ma a velocità molto ridotta rispetto al resto d'Europa e d'Italia. Non posso non citare gli inverni, con alcuni episodi memorabili di cui quello del 2017 fu talmente grandioso che in alcune aree del Salento è il più freddo dal Dopoguerra. Ma non si tratta solo dell'inverno, qualche evento freddo, capace anche di competere con i mesi molto freddi del Novecento, si è avuto ancora nei primi anni 2020 (penso ad inizio Aprile 2020, oppure a Giugno 2020 per la media massime, soprattutto al Marzo 2022 che è il quinto più freddo dal 1945).
    Insomma, mi ritengo un privilegiato perchè per quanto anch'io abbia dovuto sopportare e affrontare l'argomento del cambiamento climatico, dovendo subire mesi sempre più caldi, episodi sempre più intensi, un aumento nella frequenza di eventi caldi, comunque qualche soddisfazione, se non veri e propri periodi di clima come quello che avevo amato da ragazzo, ancora sono riuscito a viverlo in tempi estremamente recenti.
    Il peso del cambiamento lo sto sentendo soprattutto nell'ultimo anno, da Luglio 2023, perchè sono 13 mesi con questo Agosto che non si va sotto la media mensile, ma la cosa peggiore è la completa assenza anche soltanto di singoli episodi che non dico speravo fossero molto freddi ma almeno che donassero qualche scampolo di normalità persino per quello cui ero ormai abituato negli ultimi anni.


    Questo cambiamento ha per forza di cose modificato il mio rapporto con la meteo, facendo leva su aspetti un tempo secondari. Devo premettere che pur essendo nata nel freddo e nella neve, la mia passione per la meteo non si è mai concentrata esclusivamente su questi. Ad esempio, da sempre ho avuto una spiccata componente orticellistica: io amo profondamente dove vivo, questo amore deriva dal fatto che fin da bambino ho trovato soddisfazione nella mia innata curiosità e nel mio innato senso di attrazione verso la bellezza (intesa come paesaggio o come bellezza artistica) in quel che vivevo a Brindisi. Dalla bellezza che provavo verso i monumenti della mia città, memori del suo glorioso passato, è ad esempio nata la mia passione per la storia, soprattutto la storia medievale e romana (perchè i principali monumenti qui presenti risalgono a queste due epoche). Questa è una passione tutt'altro che secondaria, mi nutro quotidianamente nei ritagli di tempo libero, quando non ho a che fare con il meteo, di video o documentari storici su questi periodi, ne leggo anche molto. La passione per la storia la cito perchè si è poi legata indissolubilmente a quella della meteo.


    Quando dunque il clima è cominciato a cambiare sensibilmente, ho dovuto spostare il mio focus d'interesse su altro. La passione per la meteo è la più forte tra tutte, anima le mie giornate fin da quando ero piccolo, ci sono letteralmente cresciuto, ha plasmato la mia vita in certi sensi e anche il mio modo di guardare al mondo. Non sarei lo stesso, ne sono certo.
    Era troppo forte, dunque, per farla morire, non potevo, ma non potendo però essere più soddisfatta dal freddo, sempre più raro, specialmente tra primavera e autunno (tre stagioni su 4, gli inverni come dicevo ancora ancora qualche evento intenso lo vivevano fino ai primi 2020), si è concentrata su altro.
    Ecco che entrano in gioco quei due aspetti che ho prima citato: la mia passione per la storia e il mio legame con Brindisi. Ho avuto la fortuna di nascere in una delle poche stazioni di radiosondaggi al mondo, l'ho scoperto solo successivamente, Brindisi era addirittura centro meteorologico regionale fino al 2000, una delle "capitali" della meteorologia in Italia se così vogliamo dire, per mano dell'Aeronautica Militare. Ha dunque una serie storica invidiabile. Serie storica, passione per la storia: ho fuso le mie due passioni, diventando un accanito conoscitore e divoratore del passato climatico.

    Storia e meteorologia, passato e clima: ecco la mia passione anche per la paleoclimatologia, di cui il thread nell'altra sezione del forum lo considero la mia più grande manifestazione.
    La paleoclimatologia mi ha fatto così realizzare una cosa: viviamo in un'epoca speciale, unica nella storia della Terra. Noi esseri umani, misere creature, stiamo cambiando la Terra, un intero pianeta, e lasceremo delle tracce che resteranno scolpite nelle rocce del pianeta, nei suoi ghiacci, per decine di migliaia di anni, e tramite i foraminiferi probabilmente per milioni di anni. Un'epoca come questa non è mai capitata e non capiterà mai più.


    Ecco dunque la mia epifania, che mi ha reso quello che sono oggi: questo periodo di cambiamento climatico non soddisfa i miei gusti, ma è la cosa più incredibile che potrà forse mai succedere nella storia dell'umanità. Sto assistendo a qualcosa che resterà per sempre scritto non solo nei libri di storia ma anche nel nostro stesso pianeta. Sono fortunato, in fondo.
    Questo radicale mutamento di prospettiva non lenisce del tutto le ferite del clima che cambia, dei miei gusti primordiali non più sddisfatti, però ha dato un boost incredibile alla mia curiosità e alla mia passione, che dalla semplice meteorologia e freddofilia si è spostata alla climatologia.


    Nell'ultimo anno, dopo l'evento di Luglio 2023, ho capito ancor di più quanto eccezionale sia il periodo che conosciamo, ed è forse lì che c'è stato l'ultimo ma importantissimo salto evolutivo della mia passione. Sono da sempre stato bravo in matematica, trovavo molta soddisfazione a riuscire a risolvere un problema o un'equazione, proprio per questo, paradossalmente, non ho mai preso una materia dove fosse contemplata perchè mi avrebbe esaurito le energie, drenato ogni minuto pur di venire a capo dei problemi che non riuscivo a risolvere. Li ho sempre presi come una sfida.
    L'evento di Luglio 2023 mi ha fatto realizzare che potevo applicare la matematica, in particolare una sua branca, la statistica, alla meteorologia e alla climatologia. Si è aperto un mondo, a cui proprio quest'estate con le sue minime eccezionali ha dato ulteriore benzina sul fuoco. Proprio in questi giorni mi sono dedicato ad un resoconto con calcolo delle probabilità sulle minime avute a Luglio, lo pubblicherò stasera o domani assieme a quello della terza decade di Luglio 2024.




    Morale della favola: la passione evolve, bisogna solo trovare l'appiglio per farla trasformare in altro. L'adattamento non è solo nelle abitudini di vita, ma anche psicologico, altrimenti l'alternativa è solo una, che la passione muoia o si trasformi in cancro che corrode con la nostalgia e la disperazione.
    Il percorso che ho fatto è stato personale, so che non può essere applicato a tutti, ma spero che sia utile per chiunque lo legga, magari ci trova qualche concetto interessante che potrebbe far cambiare la sua passione come successo nel mio caso.

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