Il rovesciamento di aria fredda al suolo che normalmente avviene in seguito al transito di una linea temporalesca, come accaduto ieri sul Nord Italia, determina sempre un coefficiente di difficoltÃ* molto alto quando si vada a prevedere la quota neve, anche perchè la componente termoconvettiva, in questo contesto stagionale, comincia a diventare sicuramente influente ai fini di un'ulteriore esaltazione dell'intensitÃ* dei fenomeni stessi e , di conseguenza, della capacitÃ* dell'aria fredda di riversarsi verso gli strati più bassi..
Quanto successo ieri, però, mi sembra leggermente eccessivo..
La quota neve sull'arco alpino era prevista inzialmente sui 1800-200o metri in calo a fine episodio verso i 1400-1500 m.
Qui ha imbiancato sino ad 850 metri.
Differenza eccessiva, quindi, tra quanto accaduto e quanto previsto.
Capita.