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Uragano
28 marzo 2006: previsione quota neve totalmente inesatta
Il rovesciamento di aria fredda al suolo che normalmente avviene in seguito al transito di una linea temporalesca, come accaduto ieri sul Nord Italia, determina sempre un coefficiente di difficoltÃ* molto alto quando si vada a prevedere la quota neve, anche perchè la componente termoconvettiva, in questo contesto stagionale, comincia a diventare sicuramente influente ai fini di un'ulteriore esaltazione dell'intensitÃ* dei fenomeni stessi e , di conseguenza, della capacitÃ* dell'aria fredda di riversarsi verso gli strati più bassi..
Quanto successo ieri, però, mi sembra leggermente eccessivo..
La quota neve sull'arco alpino era prevista inzialmente sui 1800-200o metri in calo a fine episodio verso i 1400-1500 m.
Qui ha imbiancato sino ad 850 metri.
Differenza eccessiva, quindi, tra quanto accaduto e quanto previsto.
Capita.
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