E alla fine, dopo un crescendo termico in questo mese, come ci si può collegare ad una previsione long-range per luglio ??
Secondo me ci si può collegare prevedendo una perseveranza del pattern in essere oppure una compensazione con sostituzione di un'altro tipo di anomalia. Eloquente è la suspance di questi giorni motivata dalla divergenza previsionale dei due principali centri di calcolo gfs, da un lato, e reading (e ukmo) dall'altro, che si reitera da qualche giorno divenendo quasi una "prova di forza".
In estrema sintesi, ecmf reitera le condizioni in essere con la perseverante persistenza di una omega bloccante con promontorio di natura sub-tropicale africana proprio su di noi. La pericolositÃ* di una anomalia negativa dei geopotenziali in ambito est-atlantico con rimonta africana stabile e a tempo indefinito è evidente in questi long-range, facendo entrare a pieno titolo questa estate nell'olimpo delle grandi.
Differentemente, il modello americano consolida buona parte degli outlook di luglio proponendo una risoluzione del pattern in essere con la presenza di un blocco bicellulare in europa. La presenza di una alta russo-scandinava a alimentazione sub-tropicale con asse in progressione verso est ne è la logica conseguenza. Quindi una configurazione più dinamica per niente garanzia di stabilitÃ* continuativa in ambito Mediterraneo dove non mancheranno da subito gli attacchi da NE e, in modo apparentemento più stanco ma comunque progressivo, gli affondi atlantici.... a presto![]()
Andrea
Originariamente Scritto da 4ecast
Ukmo in effetti anche nell'emissione 00 di questa mattina conferma la tendenza da te citata .....di reading non riesco a visualizzare ancora l'aggiornamento 00 .
stamattina vorrei tanto essere ottimista ma guardando GFS ho molta paura che il braccio di ferro finisca a favore dei due centri di calcolo europei![]()
un saluto
stefano
E' una bella lotta....![]()
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Alcuni fattori sembrano favorevoli all'ipotesi GFS:
Tuttavia sia l'incertezza mostrata dalla previsione della tendenza NAO sia la debolezza della MJO (e aggiungiamo pure l'ormai cronico dualismo GFS-Reading) ci indicano che conviene pazientare ancora un pò prima di sbilanciarsi........
- AO in picchiata ormai da diversi giorni tendente alla neutralitÃ*-leggera negativitÃ* e NAO sulla via della neutralitÃ* il che favorirebbe un azzorriano "basso e ben disteso"......
- MJO appena entrata in fase 3 il che determinerebbe un calo della pressione (o meglio dei GPTs) in area mediterranea.
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[CENTER]--> Marco <--
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[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
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Il cammello lo vedo sempre in agguato, almeno per il centrosud..
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e la prova sono le precipitazioni che ritornano nel nordafrica...
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per un ritorno ad una estate normale, con termiche complessivamente di poco superiori alla norma. In particolare le prima decade sarÃ* più calda nel normale sul nord-ovest e isole, mentre sarÃ* in norma o solo di poco superiore sul nord-est, centro, adriatiche e sud peninsulare.
Prospettive meno interessanti invece per una ritrovata dinamicitÃ* delle configurazioni nonchè delle precipitazioni. Difficile chiedere a luglio un miglioramento del quadro precipitativo, quando neanche i più consoni mesi di aprile, maggio e giugno, sono riusciti a tanto.
Questo è quello che vedo a tutt'oggi in una analisi "near-europa" o meglio su scala globale. Iniziamo da dove eravamo rimasti la scorsa settimana.
Un miglioramento alla dinamicitÃ* intra-stagionale finora bloccata dal rallentamento delle velocitÃ* zonali in ambito euro-atlantico descritto nel post di apertura, si inizia a palesare con lo spostamento della zona di precipitazioni tropicali dall'Africa all'Indonesia passando per l'Oceano Indiano, ascrivibile allo sblocco della transizione della fase MJO, dalla fase 1 alla fase 4. Tuttavia il trasferimento delle anomalie di geopotenziale derivanti dalla figura ad omega bloccante verso est sembra rallentare rispetto alle aspettative (a tale scopo allego la solita analisi grafica), essendo legato ad una intensitÃ* troppo debole e ad un troppo repentino trasferimento della fase MJO tanto che nemmeno il monsone di sud-ovest sull'India non ne ha beneficiato granchè nonostante si sia entrati nella stagione umida.Il vortice polare e l’alta pressione oceanica si sono ritrovate nelle loro configurazioni stabili espresse in ambito atlantico, rispettivamente, dalla depressione d’Islanda e dall’alta pressione delle Azzorre. Il flusso atlantico e l’anomalia positiva dei geopotenziali sono state disposte, rispettivamente, tra il 55° e il 65° e tra il 45° e il 55° parallelo nord.
Questa configurazione è stabile in ambito euro-atlantico essendo in accordo ad una oscillazione artica e ad una oscillazione nord-atlantica entrambe positive (AO/NAO +) per la stagione in essere. La stabilitÃ* lungo l’arco temporale in cui risiede tale pattern, diventa di tipo prettamente estivo in ambito mediterraneo. In primo luogo, perché la configurazione è bloccante alle alte latitudini e, in secondo luogo, perché l’alta delle Azzorre è ben strutturata a tutte le quote in pieno oceano Atlantico. Questo fa sì che sul bordo orientale della cellula anticiclonica atlantica discendano successivi impulsi in distacco dal flusso atlantico tendenti ad alimentare la depressione al largo del Marocco........
Questa evoluzione va letta in contemporanea al progressivo colmamento di nefaste anomalie positive delle termiche superficiali (SSTA) al largo del Marocco e del Portogallo, nonchè alla presenza di una fascia consistente di SSTA negative in Atlantico. Segnali molto promettenti questi al fine di un livellamento dei geopotenziali sull'Oceano Atlantico settore nord di cui la risoluzione del pattern sopracitato ne sarÃ* una logica conseguenza (outlook di NAO neutra). Questo predispone anche una ondulazione atlantica verso le Isole Britanniche ma, per i motivi detti prima sulla MJO, non sarebbe sostenuta da un sufficiente blocco sull’Atlantico occidentale (di fronte alle coste nord-americane). A tale scopo gli outlook del PNA sono eloquenti. Il flusso atlantico può comunque scendere di latitudine operando una limatura dei geopotenziali sull’Europa occidentale e, invece, una loro enfatizzazione per una risalita di latitudine della figura altopressoria afromediterranea.
Tale configurazione bloccante diverrÃ* ben presto instabile e facilmente scindibile in un blocco bicellulare con un’alta russo-scandinava a nord e una alta afromediterranea a sud. Ad oggi non è dato di sapere quale sarÃ* la figura dominante sul long-range, ma durante la prima decade esse coesisteranno facendo sì che le termiche assumano i connotati suddetti con ventilazione a regime di brezza o tendenzialmente orientale. Un primo tentativo operato da aree di instabilitÃ* sul lato anteriore del blocco, tra il 4 e il 6, si potrebbe rivelare sterile laciando solo una possibilitÃ* di dry thunderstorms per il nord.
Non mancano tuttavia segnali contraddittori sul fatto che nella seconda decade l’alta scandinava strutturi un pattern SCAND+ "pulito", cioè senza il concorso di altre anomalie. Gli outlook dell’oscillazione artica sono ancora in picchiata e una forte anomalia negativa delle SSTA si sta manifestando sul nord-est Atlantico. Inoltre ribadisco che l’ondulazione atlantica non sarebbe sostenuta da un sufficiente blocco in Atlantico a meno di un rafforzamento dell'attivitÃ* convettiva in Indonesia- Pacifico orientale.
Tuttavia anche un'anomalia scandinava non limpida ma strutturata in un blocco bicellulare della durata di una decina di giorni sarebbe in grado di per se di subire la corrosione e da fare invito ad un affondo atlantico dalle isole Britanniche in penetrazione sui bacini settentrionali del Mediterraneo all’inizio della seconda decade (riferimento 9-13 luglio). Con l’allettante prospettiva che questa situazione risolva anche il blocco relativo alla componente africana, riservandoci una decina di giorni gradevoli (entra l'azzorriano) e forse altre sorprese…. . A tal proposito, prospettive interessanti riguardano la zona di convergenza intertropicale sull’africa (ITCZ) che continua a non sollevarsi in modo anomalo sul Sahara e dunque offre la possibilitÃ* alla componente di blocco africana di essere temporaneamente riassorbita sui luoghi di origine.
………… Questo fa sì che sul bordo orientale della cellula anticiclonica atlantica discendano successivi impulsi in distacco dal flusso atlantico tendenti ad alimentare la depressione al largo del Marocco. Questo induce una risposta sub-tropicale africana sul Mediterraneo centro-occidentale che si inserisce nel contesto di stabilitÃ* della configurazione come “sostegno del ponte alto-pressorio” al livello del 45°/55° parallelo nord tra l’alta atlantica e la sua partner continentale euro-asiatica.Ritengo fondamentale monitorare la riuscita o meno dell'affondo atlantico su di noi tra la prima e la seconda decade. Esso influenzerÃ* tutto il proseguo del mese. Perche è evidente che l'entrata dell'alta delle Azzorre anche se per un periodo limitato di tempo avrebbe conseguenze del tutto diverse da una situazione di pattern SCAND+ con il concorso di una oscillazione artica negativa. Quest'ultima sarebbe infatti una reiterazione delle configurazioni di marzo e di inizio maggio, in cui l’alta scandinava sarebbe risucchiata verso il nord-est Atlantico o sulle Svalbard, in una prospettiva prettamente invernale e che, con la stagione in essere, si concretizzerebbe col rischio di palude barica sul Mediterraneo e cut-off in seno al VP nella pericolosa zona est-atlantica e sul settore russo-scandinavo e azzorriano ancora defilato in Atlantico. In tal caso il rischio cammello sarebbe praticamente subito alle porte nella seconda decade.Il fatto che la risposta sub-tropicale africana sia indotta e che la zona di convergenza intertropicale non la possa sostenere, perché non presente in modo anomalo per la stagione sul Sahara, fanno sì che chi regola il gioco in ambito europeo sia in realtÃ* l’Atlantico. La logica conseguenza è che alla minima variazione della disposizione dei due attori principali, la “comparsa sub-tropicale africana” si trova ad essere scoperta e immediatamente minata soprattutto da ovest..….
………….
In estrema sintesi: estate con rientro a termiche più normali per la prima metÃ* + secco nella prima decade; segnali meno negativi per precipitazioni nella seconda; prospettive discordanti per le termiche dopo la metÃ* del mese.
Concludo facendo notare che, secondo delle ricerche che feci tempo fa (stimolato da alcuni articoli apparsi ad aprile), sarei propenso a ritenere che l'estate 2006 vedrÃ* due ondate di caldo intenso, una a giugno (come oramai è la piega che stanno prendendo le estate degli ultimi anni) ed un'altra che parte sul finire di luglio (come nel 1996, 2001 e, in misura minore al 2005 ??? chi può dirlo)…. un saluto a tutti
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Andrea
Aspettavo con ansia questo intervento.....![]()
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Non c'è proprio nulla da aggiungere....![]()
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bellissimo intervento![]()
grazie
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di nuovo....
Andrea
Veramente un bell'intervento! Complimenti. Ciao Piero.
In attesa.........Dati aggiornati ogni 5 minuti qui. http://www.meteotitano.net/ora.php
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