buongiorno a tutti ,oggi voglio fare un salto indietro di 20 anni per andare precisamente al 29 giugno 1986.
Quella data la ricordo come credo molti di voi come il giorno della finale di coppa del mondo argentina-germania vinta dalla nazionale di Maradona (altro che argentina di ora),ma io come altri meteofili della mia zona la ricorderanno anche per un evento meteo notevole che ora vi racconterò.
La sera del 29 giugno 1986(allora ero un bambinetto di 8 anni ) dopo aver guardato la partita uscii con i miei genitori a fare un giro e mi ricordo che cominciò ad alzarsi un gran vento proveniente dal mare (sintomo di burrasca assicurata) e intorno mezzanotte su rimini si scatenò un vero inferno di acqua e grandine con raffiche di vento violentissime.
A distanza di molti anni ho fatto le mie ricerche in biblioteca ed ho appreso dai giornali che fu una tempesta che imperversò in quasi tutta la regione con purtroppo anche delle vittime,e che la sua massima intensitÃ* si espresse come spesso accade nel ravennate dove assunse le caratterstiche di uragano con chicchi di grandine di dimensioni eccezzionali!!
Chi di voi ha dei ricordi su questo evento e magari (i più esperti) possa spiegarmi anche la sinottica e la dinamica dell evento ?
Aspetto vostre risposte.....
Il 29 Giugno, secondo una tradizione (non so se locale) è il giorno della tampesta di San Pietro e Paolo... mio nonno me lo diceva sempre, ma non ho avuto sempre una gran fiducia su questo giorno![]()
Nel 2003 chi l'aveva vista?!? Era un caldo infernale!!!
Ho ripescato un vecchio amarcord celebrativo, visto il ventennale di un evento che lasciò il segno su gran parte del territorio.
http://www.meteoromagna.com/vis_test...ia&idtesto=239
Buona giornata a tutti!
Pierluigi
Meteoromagna
"“La democrazia, a differenza di altri sistemi reggitori, è quella situazione politica e social-politica, dove il popolo viene preso a calci dal popolo, su mandato del popolo; è la pratica certosina dell'autoinganno” C. Bene
Era una domenica insolitamente calda ed afosa quel 29 giugno dell'86, allora abitavo nella campagna tra Faenza e Forlì, e nulla faceva presagire quello che sarebbe sucesso nella serata.
Ricordo che il cielo fu in gran parte sereno per tutto il giorno, la ventilazione praticamente assente, solo in serata si alzo' un vento moderato da S-O.
Alle 9.30 si vedevano delle nuvole a N,N-E ma non vi diedi alcun peso, rimasi così estremamente sorpresa quando, circa 1 ora più tardi, un forte sibilo come una violentisima raffica di vento, accompagnò lo sbattere all'unisono delle finestre di casa.
Le raffiche erano incredibilmente intense, ricordo che il Resto del carlino parlò di 114 kmh misurati all'areoporto di Forlì, e quella fu la zona della cittÃ* meno colpita.
Dopo pochi minuti si cominciarono ad avvertire dei violentissimi colpi sul tetto, talmente violenti ( era notte fonda e la corrente elettrica era saltata gia alle prime raffiche ) che all'inizio non riusciia capire che era la grandine a provocarli, il rumore di un vetro in frantumi e un chicco di grandine delle dimensioni di una albicocca che rotolava sul pavimento di casa mi tolsero ogni dubbio.
La grandinata caratterizzata da chicchi radi e di grosse dimensioni durò un 10-15 minuti, l'insieme dei fenomeni meno di un'ora.
Al mattino misurai 40 mm di pioggia,ma in zone vicine come la parte est di Forlì non ebbero precipitazioni, moltissimi gli alberi abbattuti, molte le auto irrimediabimente rovinate dalla grandine che aveva inciso la corteccia degli alberi fino a scoprire il legno vivo, un altro particolare che ricordo fu il grande numero di uccelli morti che si ritrovavano.
Attraversai la zona tra Russi e Cotignola, colpita dalla grandinata descritta da Pierluigi Randi nel suo articolo, un paio di giorni dopo e credo di non aver mai visto un caso simile di totale distruzione delle coltura agricole ad opera della grandine, neppure in tempi recenti in cui le immagini di eventi lontani geograficamente si possono facilmente reperire.
A distanza di 20 anni, per la mia memoria, quell'episodio resta la tempesta per ecellenza.
Aggiungo che l'episodio in questione è compreso nei 10 eventi esemplificativi che sono stati sommariamente trattati nel libro sui temporali che uscirÃ* a fine mese.
Di nuovo ciao a tutti.
Pierluigi
Meteoromagna
"“La democrazia, a differenza di altri sistemi reggitori, è quella situazione politica e social-politica, dove il popolo viene preso a calci dal popolo, su mandato del popolo; è la pratica certosina dell'autoinganno” C. Bene
però per quanto riguarda il riminese l evento più violento che ho vissuto non tanto per la pioggia caduta (scarsina) ma per le paurose raffiche di vento è stata la tempesta del 24 settembre 2004,passeggiavo per il lungomare e nonostante sia super affascinato dagli eventi estremi devo ammettere che ebbi paura.......ciao
aggiungo sempre in merito all episodio del 24 settembre 2004,che fui testimone di un vero e propio sollevamento del livello del mare ,che fatte le debite proporzioni,è lo stesso fenomeno che succede negli uragani tropicali e mi sembra che un fenomeno del genere a rimini si sia verificato solo in occasione della super tempesta del 8 giugno 1964 ma qui logicamente solo nonno giorgio può confermare.....ciaoOriginariamente Scritto da rafdimonte
un muro di sabbia arrivò dal mare, fu davvero impressionante, a fine tempesta alberi e rami abbattuti in tutte le vie e una gru caduta che per poco nn si tramutò in tragedia.Originariamente Scritto da rafdimonte
Dai miei pochi appunti vi è corrispondenza nell'evolvere degli eventi con i dati di Pierluigi.
A Rimini caddero 24 mm prima di mezzanotte, e 2 mm subito dopo.
Niente grandine.-
La minima del 29 l'ebbi alle 24 con +16
la massima a +30.-
Le analogie con la tempesta dell' 8 giugno 64 furono molte.
Nel 64 il vento soffiò molto più forte, ed arrivò a 140 kmh, (durò fino alle 22,30)
Caddero 44 mm di pioggia.
L'inizio fù a Rimini alle 19,35
Il bilancio allora fù tremendo: 12 morti in riviera da sopra Ravenna a Cattolica.-
Allora non vi erano i "pedalò" in spiaggia, ma i "mosconi" in legno...
alcuni furono sbattuti dalle onde(mare forza 10) e frantumati fino a piazza Tripoli a marina centro.
Le cabine, allora di legno, furono divelte e devastate per la quasi totalitÃ*, così come i "mosconi".-
Ricordo che mi accorsi del pericolo imminente in tempo, e corsi in cittÃ* in bici alle 19 a sollecitare mia moglie (incinta della mia prima figlia) a uscire prima dall'ufficio.
Così arrivammo tutti e due in bici al cancello di casa proprio nel momento esatto della prima terrificante raffica di vento da Nord.-
Ricordo che i getti delle viti, ancora abbastanza teneri, furono completamente divelti dal fusto.
Ciao,
Giorgio
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Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
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