
Originariamente Scritto da
Nix novariensis
Lo so che vado "controcorrente" rispetto all'accezione di ondata di gelo che va per la maggiore
Ma per me le ondate di gelo mancate, sono quelle che entrano con traiettoria troppo meridionale/orientale...vedi gennaio 1993 o dicembre 2007
E qui introduco il discorso neve al suolo...affinchè al NW (ma direi al N in generale) il freddo sia davvero strong, occorre che l'irruzione fredda sia produttiva in termini di neve
Come fa a nevicare al NW sotto irruzione? Prevalentemente in due modi
- ingressi diretti da est/sudest del nocciolo...vedi febbraio-marzo 2005
- ciclogenesi occidentali con nocciolo continentale retrogrado che passa alto ed entra dalla Francia...vedi dicembre 2009 o febbraio 2012
Vi do la dimostrazione che a parità di termiche (grossomodo) la presenza o meno di neve è la vera discriminante del freddo
Gennaio 1993: entra una -14 continentale, ma è veloce e scivola lungo l'Adriatico...al N non nevica, se non con fenomeni localissimi tra Lombardia ed Emilia. Risultato? Fece freddo un giorno (il 4 febbraio) con minima di "solo" -10 e massime sui 2-3
Febbraio 2012: entra una -14 continentale, ma prima nevica, poi il cielo si rasserena e sfrutta l'effetto albedo. Risultato? Minime ampiamente sotto i -20 gradi in Piemonte (punte di -24) e massime sui -2/-3
Dicembre 2009: entra una -12 continentale produttiva. Estremi -17/-7 (massima di -7 gradi!)
Per questo, salvo situazioni di eccezionale rilevanza come il febbraio 1956 o il gennaio 1985, il nord predilige le avvezioni "alte" e produttive in termini di neve, che invece il resto d'Italia o gran parte di essa considera irruzioni "mancate"
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