Mi sono sempre chiesto cosa succedeva in quegli anni, che razza di configurazioni ricorrenti potevano giustificare gli assurdi accumuli di neve riportati in questa tabella tratta dal volume -La provincia di Forli nei sui aspetti naturali- di Pietro Zangheri.
Anche se le altezze del manto nevoso riportate corrispondono ai massmi mensili ed annuali per il periodo in esame per Forlì e S.Giovanni in Galilea ( frazione collinare ai confini tra la provincia di Forlì e Rimini 447 m slm) questi massimi raggiungono livelli incredibili 94.9 cm per gennaio 90 cm per febbraio e gli inauditi 166 cm per dicembre, sicuramente si tratta della somma matematica degli accumuli delle singole nevicate ma sono comunque cifre da capogiro per una cittÃ* posta a 35 m slm e neanche 30 km dalla costa, per s Giovanni in Galilea le cose corrispondono con i relativi interessi dati dalla quota.
Per la stazione dell'eremo di Camaldoli, posta in casentino a 1100 m slm in prossimitÃ* del crinale appenninico, sono riportate anche le precipitazioni medie e gia quei 432 cm annui sono strordinari, penso che attualmente non si vada oltre i 200, considerevoli i 26 cm di ottobre dati come valore medio, probabilmente bisogna risalire al 1974 per trovare nevicate con accumulo alle medie quote in Apennino.
E pensare che questa tabella era stata inserita dall'autore per mostrare come le grosse nevicate si fossero fatte sempre piu rare rispetto al passato, il libro è stato pubblicato nel 1961!
Qualcuno ha dati o notizie di eventi meteorologici rilevanti relativi a quegli anni, qualunque cosa in grado di spiegare cosa determini l'enorme differenza fra quel decennio e la situazione attuale?
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