....questo, invece, un articolo un po' più serio fatto sulla base di dichiarazioni di studiosi inglesi che più di tutti, forse, subiranno ripercussioni da problemi alla CdG.

Le temperature medie dell’Europa rischiano di scendere di 4-6°C nei prossimi vent’anni

L’alba del giorno dopo potrebbe essere non solo un incubo firmato Hollywood. Gli scienziati hanno scoperto che la Corrente del Golfo, quel motore naturale che da secoli scalda l’Europa, si è affievolita. E’ la realizzazione dei peggiori pronostici dei profeti del clima, che da anni promettono che il riscaldamento globale fermerà prima o poi la Corrente che fa da barriera al freddo che viene dal Nord, aprendo le latitudini temperate dell’Europa e dell’America al gelo. Ora questa ipotesi pare trovare una conferma, racconta il «Guardian»: uno studio dettagliato delle correnti nell’oceano Atlantico ha rivelato che nel novembre 2004 un braccio della Corrente del Golfo si è fermato per una decina di giorni, all’improvviso e senza spiegazioni. I monitoraggi dei ricercatori hanno anche dimostrato che il gigantesco volume della Corrente - solitamente equivalente a circa 60 flussi del Rio delle Amazzoni - è drasticamente sceso. L’allarme era già stato lanciato dal professore Harry Bryden, del National Oceanography Center, a Southampton, l’anno scorso, quando aveva calcolato che il flusso della circolazione delle correnti nell’Atlantico si era ridotto di circa 6 milioni di tonnellate al secondo dal 1957 al 1998. Ora sedici stazioni di rilevamento subacquee, distribuite a diversa profondità nell’Atlantico, tra la Florida e il Nord Africa, hanno confermato che la tendenza persiste, anche se ultimamente si osserva una leggera ripresa. Ma rimane quello stop inspiegabile nel millenario moto della Corrente del Golfo, facendo venire in mente l’apocalittico scenario appunto del film «L’alba del giorno dopo» (uscito, per strana coincidenza, proprio nell’anno in cui il flusso si era fermato), che racconta di una glaciazione catastrofica dovuta alle correnti impazzite per il riscaldamento globale. Gli scienziati avvertono che la nuova era glaciale non arriverà da un giorno all’altro, come nel film. Ma anche dilazionati nel tempo per anni, gli effetti sarebbero, è il caso di dirlo, agghiaccianti. Senza la barriera protettiva della Corrente del Golfo infatti le temperature medie delle coste europee crollerebbero in qualche caso anche di 10°C. Il professor Bryden calcola che, se la Corrente del Golfo rimane debole come adesso, in un decennio la Gran Bretagna diventerà più fredda di un grado, mentre uno stop della Corrente porterebbe a un crollo di 4-6 gradi in 20 anni.
Si tratta comunque di calcoli ipotetici, visto che le cause del fenomeno sono sconosciute. Gli scienziati non nascondono di essere perplessi: «Non abbiamo mai visto nulla del genere, non lo capiamo, non sappiamo come sia potuto accadere», dice Bryden dello sciopero di 10 giorni della Corrente del Golfo. Per Lloyd Keigwin, del Woods Hole Oceanographic Institution nel Massachusetts, si tratta del «cambiamento più brutale nell’intera storia dell’osservazione del clima». E se si ripeterà, durando magari non 10, ma 30, 60 o più giorni? «Quando arriverà il momento di telefonare al primo ministro e dirgli di cominciare a immagazzinare carburante?», si chiede Keigwin, che non se la sente di escludere un nuovo stop della Corrente del Golfo in qualsiasi momento.