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La mia prima nevicata: 30 dicembre 1995
Un bambino di undici anni, questo ero io il 30 dicembre 1995.
Un bambino innamorato della meteo, che ogniqualvolta andava a Lodi fremeva già un mese prima, in attesa del tanto amato freddo.
Lodi era per me un luogo magico, fiabesco, come la mia amata Mirto.
Ma eccoci alla mattina. Mi sveglio presto, e guardo alla finestra.
Il cielo è coperto, la notte prima aveva fatto un freddo boia, ma nell'aria sentivo già il classico "odore"di maiale che preannunzia sempre l'arrivo di precipitazioni, un pò come quando a Messina senti l'odore del mare(in verità un pò più gradevole
)e senti che arriva lo scirocco.
Non avevo mai visto nevicare prima di quel momento, i miei non mi avevano mai voluto portare in montagna, mio padre perchè amante della città, mia madre perchè, pur amando la meteo e la neve, si spaventava del ghiaccio sulle strade.
Ero cresciuto quindi tra sciroccate e estati che durano sei mesi, senza mai la possibilità non solo di veder nevicare ma anche di "toccare"neve al suolo, e c'è da dire che dalle mie parti devi salire almeno a 700 metri per trovare spesso di queste situazioni.
Ma mai avevo visto neve cadere, mai in pianura poi.
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Lodi si sveglia con il suono delle campane, il cielo bianco, l'aria più mite del giorno prima. Per strada passa qualche bella fiöla.
Neve, neve, neve. Inizano i primi fiocchi, mi sposto da un punto all'altro della casa per guardarla da ogni direzione.
Mia cugina deve andare a Bergamo per passare il Capodanno lì nel pomeriggio, chiedo a mia madre se posso andare con loro. Mi risponde di no, e io, bambino ubbidiente all'epoca, introverso e taciturno, non protesto. Devo badare a Saverio, mio cugino, di appena sei anni.
Il pomeriggio lo passo in casa, con una sofferenza indicibile per non essere potuto andare a zonzo per la Lombardia innevata. Mia madre è uscita, anche lei.
Spiego a Savo che la neve non è altro che pioggia "solida", e lui si meraviglia come solo i bambini piccoli sanno fare.
E' bellissimo comunque vedere la neve che si accumula, fino a superare i 10 cm il giorno dopo.
Alle 2 del pomeriggio successivo la neve diventa pioggia, e poi la precipitazione termina.
Lodi è bianca: piazza Barzaghi, il Lungoadda, corso Roma, l'isola Carolina, tutto bianco. La bocca fuma, il manto nevoso congela, le campane continuano a suonare come per delimitare la fine della nevicata, il bianco mi sembra persino surreale, mentre la nevicata ha cancellato qualsiasi odore. L'unico odore è quello di neve, un odore metaforico certo, ma comunque stupendo.
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