Una evoluzione di questo tipo è molto rara e dunque degna di essere approfondita meglio in sede di analisi. Tuttavia la vostra opinione mi conforta nel fatto che questa evoluzione sia più che probabile.
Per quanto riguarda il dubbio di Blizzard e cioè che si dovrebbe valutare l'EPO in luogo del PNA perchè la PDO- inibisce il PNA+ è da un lato corretta ma dall'altro lato troppo restrittiva.
La Pacific Decadal Oscillation è una anomalia termica superficiale del nord-Pacifico come l'oscillazione multidecadale atlantica lo è per il nord-Atlantico. Il Pacific/Nord American pattern è una anomalia a 500hPa, così come la NAO lo è per l'area euroatlantica.
Parlando terra-terra (non me ne vogliano i cultori della materia), la PDO- sta al PNA+ come l'AMO+ sta alla NAO+.
Tantissimi sono stati i topic sull'argomento nei mesi scorsi in cui venivano correlate queste grandezze. E credetemi, ho ben presente queste correlazioni ma quello che a noi interessa nell'immediato, non è la presenza di una ciclicità climatica quanto invece una fluttuazione verso una mancata correlazione di due indici. Mancata correlazione di natura del tutto transitoria all'interno del più ampio periodo climatico (che ripeto ho ben presente).
Infatti l'arco temporale di validità di quanto prospettato nel topic di apertura è di circa 20 gg. Una normale fluttuazione "intraclimatica" ci può stare (come ci può stare l'attuale NAO+ con AMO+). Inoltre lo spunto di Blizzard con l'analisi EPO tuttavia mi conforta ulteriolmente sulla possibilità rappresentata nel topic di apertura.
Un ultima considerazione. Intervengo spesso su analisi long-range cosìccome su analisi di tipo stagionale per esempio su questo inverno. Il tipo di approccio è ovviamente differente. In particolare, resto della mia idea sulla falla atlantica e questa fase transitoria andrebbe considerata molto positivamente.![]()
Andrea
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