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Burrasca
Re: i cambiamenti del clima e dell'ambiente
L'articolo l'ho letto e condiviso. Tira in ballo anche Giddens, ho letto il suo contributo su Repubblica. "Non lasciamo ai verdi l'allarme sul clima". E giustamente meschiari aggiunge: "non lasciamolo neppure ai giornalisti", spesso alla ricerca del titolo ad effetto.
Cmq io vorrei aggiungere un'ultima considerazione, poi chiudo su questo topic:
non capisco perché non si riesca a distinguere (facendo di tutto un pensiero un luogo comune...) fra ambientalismo regressivo e ambientalismo progressivo.
Nel primo caso si parla di ambientalismo fondamentalista (che si identifica con un'ecologia profonda, per niente innamorata del ragionamento profondo), intollerante, integralista e dogmatico (un po' come certi giornalisti qui tirati in ballo...!).
Per questa categoria di ambientalismo, tutti i mali dell'ambiente scaturisono dai fondamenti sbagliati della nostra civiltà e solo mediante un rifiuto totale di tali fondamenti i mali possono essere superati (ragionamento che ci porta dritti dritti alla regressione).
Nel secondo caso si parla invece di ambientalismo compatibilista (che può essere identificato con un'ecologia superficiale), che cerca di trovare soluzioni di compromesso tra interessi dello sviluppo socio-economico e interessi della tutela ambientale. Che è consapevole del legame fra i primi interessi e i secondi.
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