
Originariamente Scritto da
Lorenzo Catania
Per
GFS c'è questo archivio:
http://www.wetterzentrale.de/topkarten/fsreaeur.html
Comunque, già che mi hai messo la pulce nell'orecchio vorrei dire una cosa: innanzitutto premetto che quello che scrivo di seguito è pura elucubrazione, non c'è niente di provato (però forse qualcosa di approfondibile ed interessante sì).
Analizzando varie situazioni ho notato (assieme ad un mio amico) che nelle ultime due grosse occasioni capitate durante i minimi solari, l'inverno 84-85, ed il Burian '96, la gelata era stata preceduta da un evento astronomico abbastanza particolare.
Difatti appena un mese prima degli eventi nevosi il sole, pur sonnecchiando, si svegliò all'improvviso registrando un netto picco di flusso e macchie solari che perdurò solamente pochi giorni, non di più.
Fino a quel momento il Vortice Polare non aveva dato segni di instabilità (ottobre-novembre 84, grossomodo), oppure aveva fatto solo timide e brevi puntate verso l'Italia ed il Mediterraneo (novembre 96).
In particolare da notare come la situazione del novembre 84 assomigli molto nella dinamica a quella che stiamo vivendo in questo periodo (seguì però da una furiosa incursione del Vortice Polare sull'Europa); mentre è da sottolineare come anche il Burian '96 fu garantito (nella consistenza) da un corposo split del Vortice Polare sulla Siberia settentrionale attorno a metà dicembre.
Cosa voglio dire? Che bisognerebbe chiedersi se, come, quando e quanto un'esplosione solare in periodo di minimo sia in grado di incidere sulla struttura della circolazione stratosferica, magari fino ad arrivare ad uno split del
VP fino a quel momento più o meno in palla, visto che alle alte quote hanno estrema importanza fattori come la fotodissociazione dell'ossigeno, lo sviluppo di ozono, reazioni chimiche esotermiche in genere e così via.
Così, tanto per dare uno spunto di discussione ed approfondimento, nulla di più

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