Come un leone ferito in battaglia che sente vicina la morte ma ha ancora la forza di emettere un ultimo ruggito velenoso, nelle ultime ore il Vortice Polare ha partorito una piccola ma violenta tempesta extratropicale che ha imperversato su Isole Britanniche, Germania ed est Europa con raffiche che localmente hanno superato i 200 km/h.
Ma tra poche ore tutto cambierà: il nostro "caro" bestione si farà trafiggere da un'ultima coltellata mortale, una rapidissima quanto robusta risalita di aria subtropicale che dall'Atlantico centrale sfilerà fino al Circolo Polare Artico, iniziando a farci sognare, e non solo![]()
Ricordatevi comunque che il VP è in grado di risorgere quando vuole, quindi la guerra, nonostante i risultati che si concretizzeranno, non sarà del tutto vinta.
Comunque si comincerà con un peggioramento fra circa 72 ore, attorno alla giornata di lunedì (1° mappa) quando finalmente il fronte polare (lo stesso che ondulando ha generato la tempesta extratropicale di cui sopra) si abbasserà di latitudine fino a sfociare nel Mediterraneo; quest'ultimo però reagirà repentinamente, generando una depressione che inizialmente avrà un perno sulla Spagna.
Questo ciclone sarà ben protetto da ovest dall'arrivo di altre depressioni che potrebbero togliergli carburante, grazie alla presenza del blocco anticiclonico sull'Oceano, e di conseguenza si alimenterà lentamente ma costantemente, crescendo robusto e forte; sull'Italia arriveranno le prime piogge prima di martedì, lo Scirocco ed il Libeccio annunceranno l'arrivo della neonata perturbazione, e le temperature si manterranno miti.
Tra martedì sera e mercoledì mattina il fronte polare attraverserà tutta la nostra Penisola, il vento ruoterà a Maestrale, piogge ed alcuni temporali accompagneranno le prime raffiche di aria fredda; la neve inizierà a scendere sull'Appennino, e continuerà a farlo a tratti sulle Alpi.
Le linee di instabilità generate dall'aria fredda in ingresso dal Rodano si susseguiranno con rapidità per tutta la giornata, specialmente sul versante tirrenico, ma ...
... nel frattempo si preparerà il fronte Jolly, che dalle Isole Britanniche si metterà in posizione ad uovo pronto a scendere fino a noi.
La notte successiva sarà fredda ed a tratti ventosa, ma registrerà un leggero miglioramento su diverse regioni. Giovedì inizierà con nubi stratificate che torneranno ad invadere i cieli di parte del nord-ovest, della Sardegna e delle regioni centrali, annunciando il possibile arrivo della goccia artica (non è ancora detto che ci prenda in pieno, anzi ...) che se dovesse seguire la traiettoria segnalata dalle GFS06Z regalerebbe la neve davvero a molti, specie al centro-nord.
E dopo? Troppo presto per parlarne: fatto sta che le mappe continuano a sfornare prognosi molto interessanti, ed ovviamente con difficoltà riusciamo a fare a meno di sognare.
Comunque la cosa che colpisce di più di questo peggioramento imminente è la resistenza del blocco, stabile nella sua posizione per giorni e giorni, forse a conti fatti anche più di 6 o 7; ma come già segnalato in altri post sarà importante quantificare l'effettivo crollo dei geopotenziali che si potrebbe registrare tra mercoledì e giovedì sull'Europa centrale.
Insomma, è una situazione più che intrigante: cerchiamo di seguire ogni mossa delle figure bariche con attenzione, a partire dall'onda marcatamente baroclina che si sta approssimando alle Isole Britanniche![]()
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
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