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  1. #1
    andrea.corigliano
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    Predefinito Re: Attenzione ai prossimi mesi: aggiungeremo un tassello importante al cambiamento climatico

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    Stupirebbero (e preoccuperebbero), in questo caso, due circostanze: la rapidità con la quale è avvenuto questo spostamento e il fatto che più che un passaggio da un equilibrio stabile ad un altro sembrerebbe essersi instaurato un meccanismo crescente, per cui anche il nuovo equilibrio (quello da mezzo grado in più) sarebbe destinato a non durare più di tanto.
    Capisco quanto sia preoccupante se è vero che siamo di fronte ad uno spostamento del punto di equilibrio avvenuto davvero in pochissimo tempo. Ma il processo che potrebbe avere innescato questo drastico cambio di rotta potrebbe funzionare proprio come funziona il meccanismo che tiene in vita il nastro trasportatore: o la pompa funziona oppure non funziona e le mezze misure non esistono. Anche qui, più o meno, siamo di fronte allo stesso modo di agire, per cui la “radiazione termica di fondo” entra in gioco quando il sistema non trova altro libero sfogo per ritrovare il punto di equilibrio di partenza se non quello di spostare, appunto tale equilibrio. Per questo affermo che i prossimi mesi potranno essere cruciali, perché ci permetterebbero di capire e soprattutto di valutare se l’anomalia termica sta cominciando a vivere di rendita, come presumo che stia succedendo.

  2. #2
    Vento fresco L'avatar di Jadan
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    Predefinito Re: Attenzione ai prossimi mesi: aggiungeremo un tassello importante al cambiamento climatico

    Citazione Originariamente Scritto da andrea.corigliano Visualizza Messaggio
    Capisco quanto sia preoccupante se è vero che siamo di fronte ad uno spostamento del punto di equilibrio avvenuto davvero in pochissimo tempo.
    Ragioni nel discreto, quindi: passaggio da stato a stato, con spostamenti discontinui. Un po' come salire una piramide azteca a gradoni invece che una egiziana con linea continua.
    Ma il mantenimento del nuovo stato, da cosa sarà garantito? Ma hai ragione tu: un problema per volta. cerchiamo di capire se ciò che a noi sembrano anomalie rispetto al passato altro non siano che normalità rispetto al futuro.
    Maurizio
    Rome, Italy
    41:53:22N, 12:29:53E

  3. #3
    andrea.corigliano
    Ospite

    Predefinito Re: Attenzione ai prossimi mesi: aggiungeremo un tassello importante al cambiamento climatico

    Citazione Originariamente Scritto da Jadan Visualizza Messaggio
    Ragioni nel discreto, quindi: passaggio da stato a stato, con spostamenti discontinui. Un po' come salire una piramide azteca a gradoni invece che una egiziana con linea continua.
    Ma il mantenimento del nuovo stato, da cosa sarà garantito? Ma hai ragione tu: un problema per volta. cerchiamo di capire se ciò che a noi sembrano anomalie rispetto al passato altro non siano che normalità rispetto al futuro.
    Per forza Maurizio: sono obbligato a ragionare nel discreto perché suppongo che, seppur constatando un processo abbastanza lineare nel comportamento del clima degli ultimi anni, è inevitabile supporre che questa fase di cambiamento non vada incontro anche a “scosse di assestamento” con improvvise virate che suppongo, tuttavia, diverranno a lunghissimo termine sempre meno intense: è già preoccupante di per sé il drastico cambio di rotta, se poi aggiungiamo immediatamente anche la linearità del processo allora il problema sarebbe, per gravità, elevato all’ennesima potenza. Sarebbe inconcepibile e, a mio giudizio, ancora improponibile. Mi chiedi del mantenimento del nuovo stato… ebbene, dovrebbe essere garantito proprio dalla “rendita dell’anomalia”: sarebbe un po’ come una forza non costante che spinge un macigno lungo il pendio di una montagna. Ci saranno dei periodi in cui l’intensità della forza sarà maggiore e quindi il macigno camminerà più in fretta e ci saranno dei momenti di cui la forza peso del macigno lo farebbe muovere di un tratto verso il basso approfittando del calo di intensità della forza che lo sta spingendo in su. Ci saranno allora dei periodi in cui il masso farà tre passi in avanti e uno indietro e dei periodi in cui ne farà due in avanti e quattro indietro. In questo contesto, ecco che allora la “radiazione termica di fondo” che adesso, al contrario di prima, potrebbe entrare a far parte di un bilancio complessivo, diventerebbe quel fattore in più in grado di limitare la perdita dell’intensità della forza, ma senza renderla costante, almeno al momento. Tale forza, come detto, si apporrebbe alla peso che richiamerebbe, in un certo senso, il masso verso la posizione di equilibrio iniziale. In pratica, cioè, è possibile che gli scossoni possano divenire sempre meno incisivi e delineare un quadro più chiaro di quanto sta accadendo in modo da poter passare dal discreto al continuo. Però attenzione! Come dicevo prima di tutto questo dobbiamo analizzare e capire come decifrare eventualmente questa anomalia termica di fondo. Una cosa alla volta, altrimenti non ne riusciamo a venirne a capo.

    Buonanotte, magari riprendiamo domani…

  4. #4
    Burrasca L'avatar di Aliseo
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    Predefinito Re: Attenzione ai prossimi mesi: aggiungeremo un tassello importante al cambiamento climatico

    Sebbene anche io come tutti sia rimasto scosso dal comportamento climatico degli ultimi mesi, vorrei ricordare come molti periodi di temperature sopra la media, siano stati frutto di configurazioni sinottiche di stampo meridiano persistente sulle medesime zone e non tanto come anomalia termica su un dato parallelo di tutto il globo.
    Abbiamo visto nevicare con una certa insistenza in alcune zone del medioriente, abbiamo visto come il Portogallo abbia vissuto un 2006 (parte di esso) piovoso e fresco, stiamo vedendo come l'Antartide si espande almeno quanto il fratello del nord si scioglie (se non di più), abbiamo visto strane nevicate estive in Australia.
    Questo vuol dire che se noi fossimo stati abitanti di queste zone, magari potevamo dire qualcosa di differente. Fermo restando che i fenomeni inconsueti possano convogliare il discorso sullo stesso binario, quello dei cambiamenti climatici.
    Ma preferisco personalmente parlare di cambiamenti di abitudini nelle più canoniche configurazioni bariche, piuttosto che di cambiamenti termici allarmanti. Quando penso a questa stagione 2006/2007 mi conforta il fatto (lo faccio come training autogeno!) che in epoche passate in Gran Bretagna si coltivava la vite e gli orsi polari avevano più selvaggina da mangiare..........
    Cercherei di essere un pò più ottimista rispetto all'aria che avverto nel forum, rispettando ovviamente le preoccupazioni di tutti.
    "....[I]E vedrete il Figlio dell'uomo, seduto alla destra della Potenza, venire con le nubi del cielo[/I]."
    [B]Gesù Cristo[/B] (Marco 14,62)

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    [/URL][/B]

  5. #5
    Uragano
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    Predefinito Re: Attenzione ai prossimi mesi: aggiungeremo un tassello importante al cambiamento climatico

    Bentornato Andrea.
    Sempre stimolanti i tuoi interventi.
    Dal basso della mia ignoranza, dico che il range temporale esaminato e quello calcolato per la tua proiezione futura forse è ancora insufficiente per decretare come avvenuto un cambiamento climatico di tale portata.
    Interessante la parte relativa al ruolo che gli oceani potrebbero avere in questo cambiamento, evidenziata da Maurizio (il governo è caduto? incredibile).
    "We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.

  6. #6
    Mopy
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    Predefinito Re: Attenzione ai prossimi mesi: aggiungeremo un tassello importante al cambiamento climatico

    Davvero sconcertante leggere certe possibilità!

    Complimenti ottima analisi!

    Cmq, Nago, credo che tu abbia capito in pieno, e c'è solo da disperarsi

  7. #7
    Uragano L'avatar di Dream Designer
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    Predefinito Re: Attenzione ai prossimi mesi: aggiungeremo un tassello importante al cambiamento climatico

    il grafico dell'ITCZ è sconcertante ... !


    NAPOLI, Febbraio 2018: IO C'ERO !!!
    Inizio rilevazioni Gennaio 2002, estremi: -3.6 (2014) +38.3 (2007)


  8. #8
    Burrasca L'avatar di cut-off
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    Predefinito Re: Attenzione ai prossimi mesi: aggiungeremo un tassello importante al cambiamento climatico

    Citazione Originariamente Scritto da andrea.corigliano Visualizza Messaggio
    .....................................
    … Poniamo il caso che i prossimi tre mesi chiudano con anomalie comprese tra +0.5 e +1.0 °C (non considero quelle tra +0.1 e +0.4 perché è utopia pretendere che un mese chiuda il bilancio in perfetta parità, specie con i tempi che corrono). Se l’intervallo di surplus termico sarà di tale portata significherà allora che, sempre secondo il mio modesto parere, abbiamo di fronte il cambiamento climatico in persona. Il motivo per cui mi azzardo a pronunciare una dichiarazione del genere prende certamente in considerazione il passato che abbiamo vissuto e la realtà in cui stiamo vivendo. Se, infatti, considerando la quantità di energia accumulata in queste ultime due stagioni, dovessimo chiudere i prossimi mesi con anomalie che cadranno in quell’intervallo, probabilmente ciò potrebbe essere visto con due chiavi di letture differenti: sia come anomalia con significato tale e quale alle anomalie avute fino a questo momento e sia come un residuo della quantità di calore accumulata fino ad ora. Io sarei propenso alla seconda ipotesi. In particolare credo che, se nei prossimi mesi le isoterme a 850 hPa si mostreranno all’incirca in media, i valori di temperatura al suolo non riusciranno a esserlo proprio per la forte inerzia termica che ci sta spingendo dove ben sappiamo e che sta pesantemente condizionando il bilancio: tale inerzia potrà benissimo esplicarsi con anomalie di questa portata, ovvero come una vera e propria “radiazione termica di fondo” che è proprio la responsabile dell’uscita di giri del motore climatico.
    .........................................
    E' un'eventualità alla quale penso anch'io da un po' di tempo, pur non avendo mai approfondito seriamente la cosa visto anche il mio limitato livello di conoscenza della complessa materia, quando cerco di darmi una spiegazione dei fatti che stanno avvenendo negli ultimi tempi.
    In particolare, a proposito di inerzia termica, prendo spunto da quello che sta capitando qui in questo ultimo periodo: da quanto vedo infatti si è ridotta ormai da diversi giorni la forte anomalia termica positiva in quota che aveva caratterizzato gran parte dell'inverno, dopo gli ultimi "ruggiti" di inizio febbraio, ma nonostante ciò a livello del suolo (e direi fino a quote medie) la cosa non si è notata più di tanto, e pur in assenza ormai da oltre 2 settimane di notevoli episodi di föhn o anticicloni africani le temperature continuano a fare una gran fatica a calare anche in caso di notti serene e senza vento, per invece schizzare in alto con facilità estrema anche in assenza (almeno apparente) di cause specifiche, di modo che può capitare di avere max sui 13-14° (valori tipici di metà marzo) anche in assenza quasi totale di sole e dopo minime comunque attorno a zero.
    Capisco che detta così è un po' riduttiva, certamente altri fattori avranno il loro peso (mi viene in mente ad esempio il mancato albedo per l'assenza di neve almeno fin sui 1000-1200 m. di quota), ma spero di aver reso l'idea ed è una cosa che mi inquieta un po', nè del resto mi confortano molto i paragoni con il passato.



    P.s.: ben tornato Andrea, ho sempre seguito con interesse i tuoi interventi!
    Saluti a tutti, Flavio

  9. #9
    Vento forte L'avatar di Stefano 67
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    Predefinito Re: Attenzione ai prossimi mesi: aggiungeremo un tassello importante al cambiamento climatico

    Citazione Originariamente Scritto da andrea.corigliano Visualizza Messaggio
    Febbraio chiuderà abbondantemente sopra media. Come gennaio, dicembre, novembre, ottobre e settembre. La preoccupazione è e resta quella di un’anomalia che si dilunga nel tempo e che, in questo lungo periodo, presenta quasi una uniformità nei valori che vengono raggiunti, tutti superiori a 1.5 °C mensili, con punte anche di oltre 2.5 °C. L’atmosfera sta dando una grande prova della sua tollerabilità nell’accumulare una abnorme quantità di energia che scaturisce da una perseverante azione di riscaldamento, almeno sul bacino del Mediterraneo, visto che su buona parte del resto dell’Europa, in questo ultimo mese, tentativi di riequilibrio sembra che stiano avendo il merito di limare una situazione che sarebbe diventata ancora più insostenibile della nostra. Infatti, se per i paesi che si affacciano sul nostro Mediterraneo l’assenza di una stagione invernale, pur nella sua gravità, può in parte essere giustificata dalla latitudine a cui tali paesi si trovano, ben altro discorso invece andrebbe fatto se fosse stato il comparto europeo settentrionale ad essere devastato per ben tre mesi consecutivi da scorribande calde senza precedenti. Ad ogni modo, però, anche se le irruzioni fredde di questi giorni su quell’area europea stanno tentando di ridimensionare il danno di un inverno per noi assente, ciò non cancella affatto il nocciolo del problema: “Dove stiamo andando?”

    Per quanto ci riguarda, credo che a mio modesto giudizio l’intricata e caotica matassa entro cui si muovono le dinamiche climatiche italiane attraverserà, nel corso dei prossimi due o tre mesi, una fase molto critica che merita di essere seguita molto attentamente, prima che l’estate del 2007 entri pienamente nel vivo con i possibili scenari che ben conosciamo. Visto l’andamento degli ultimi sei mesi, siamo ormai da diverso tempo alla ricerca, con il lanternino, di una fase climatica normale che si ostina con fermezza assoluta a manifestarsi con decisione e padronanza di sé. Avevo già detto della dilatazione temporale a cui le fenomenologie anomale ci stanno abituando, ma in un contesto generale che ci vede arrivati al sesto mese consecutivo in pesante surplus termico, il problema adesso su cui dobbiamo focalizzare l’attenzione andrebbe osservato secondo me sotto un altro obiettivo, attraverso il quale dobbiamo sforzarci di capire quello che sta succedendo. Infatti, nel caso in cui marzo, aprile e maggio proseguano sulla falsa riga di questi ultimi sei mesi, ci troviamo nelle medesime condizioni di rinnovare l’attesa per arrivare alla fine di questa lunga anomalia, visto che è impossibile che l’atmosfera resti perennemente sulle medesime posizioni. Ad ogni modo, questo estenuante suo atteggiamento contribuirà a rinforzare proprio la tesi dell’allungamento temporale delle fasi anomale aventi lo stesso segno. Nel caso in cui, invece, i valori di anomalia dei mesi avvenire verranno contraddistinti dal segno meno, allora potremmo essere all’inizio di una fase controcorrente che tenterà di limare e provare a contenere l’abnorme bilancio fin qui accumulato. Anche in questo caso, però, se le anomalie negative saranno uguali in modulo a quelle positive, resta confermata la tendenza ormai all’ultra consolidata estremizzazione del clima che potrebbe svilupparsi sempre con un meccanismo di alti e bassi ma perseverando adesso, di tanto in tanto, su entrambe le fasi: uno scenario da non escludere nel modo più assoluto! Fin qui, allora, nulla di nuovo.

    Ma dove sta la novità? esiste anche una terza ipotesi che, a mio parere, potrebbe essere la più significativa tra tutte, che si rivelerebbe di enorme importanza e che potrebbe farci realmente capire che cosa ci è successo anche in virtù della realtà che stiamo vivendo. Se l’ipotesi che ora descriverò si dovesse verificare, la vedrei come una mossa subdola da parte del motore climatico: una mossa ingannevole per i meno attenti a tali problematiche ma che potrebbe però aprirci definitivamente gli occhi. Cerco ora di spiegarla nel modo più semplice possibile…
    … Poniamo il caso che i prossimi tre mesi chiudano con anomalie comprese tra +0.5 e +1.0 °C (non considero quelle tra +0.1 e +0.4 perché è utopia pretendere che un mese chiuda il bilancio in perfetta parità, specie con i tempi che corrono). Se l’intervallo di surplus termico sarà di tale portata significherà allora che, sempre secondo il mio modesto parere, abbiamo di fronte il cambiamento climatico in persona. Il motivo per cui mi azzardo a pronunciare una dichiarazione del genere prende certamente in considerazione il passato che abbiamo vissuto e la realtà in cui stiamo vivendo. Se, infatti, considerando la quantità di energia accumulata in queste ultime due stagioni, dovessimo chiudere i prossimi mesi con anomalie che cadranno in quell’intervallo, probabilmente ciò potrebbe essere visto con due chiavi di letture differenti: sia come anomalia con significato tale e quale alle anomalie avute fino a questo momento e sia come un residuo della quantità di calore accumulata fino ad ora. Io sarei propenso alla seconda ipotesi. In particolare credo che, se nei prossimi mesi le isoterme a 850 hPa si mostreranno all’incirca in media, i valori di temperatura al suolo non riusciranno a esserlo proprio per la forte inerzia termica che ci sta spingendo dove ben sappiamo e che sta pesantemente condizionando il bilancio: tale inerzia potrà benissimo esplicarsi con anomalie di questa portata, ovvero come una vera e propria “radiazione termica di fondo” che è proprio la responsabile dell’uscita di giri del motore climatico.

    Se questa ultima ipotesi dovesse trovare riscontro in un prossimo futuro, allora ci troveremmo di fronte ad un sistema climatico che potrebbe essere arrivato a destinazione nel suo ulteriore passo in avanti verso il suo cambiamento! Cioè di aver spostato verso l’alto il proprio punto di equilibrio. In altre parole, ci troveremmo nella situazione in cui quella molla elastica di cui ho sempre parlato si è cominciata a deformare per arrivare, in un futuro che ancora non conosciamo, a rompere definitivamente il suo grado di elasticità e proiettarci verso una nuova dimensione climatica. In base a queste considerazioni, quindi, resta nel complesso un clima improntato ad una dinamica degli opposti con anomalie che potrebbero essere pesanti e perdurare per più tempo, ma in questo contesto potrebbe farsi strada anche lo spostamento verso un nuovo equilibrio termico che si potrebbe discostare da quello precedente di un “delta T” compreso proprio tra +0.5 e +1.0 °C.

    Solo ipotesi che spero di verificare o meno già da marzo.
    Cioè torniamo al clima che c'era prima della piccola era glaciale, ovvero verso l'anno mille
    Pratrivero:Dati correnti

    Curino:Dati correnti


  10. #10
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Attenzione ai prossimi mesi: aggiungeremo un tassello importante al cambiamento climatico

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano 67 Visualizza Messaggio
    Cioè torniamo al clima che c'era prima della piccola era glaciale, ovvero verso l'anno mille
    Già....peccato che riguardava solo parte dell'Europa e delle regioni polari atlantiche (Islanda e Groenlandia).
    Non credo fosse un fenomeno globale.
    Ma forse il period caldo medoevale europeo non è poi neanche stato così caldo come si crede.

    PS: Bentornato Andrea. Rientri col botto
    ~~~ Always looking at the sky~~~








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