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  1. #1
    Vento teso L'avatar di nago
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    Predefinito Re: Attenzione ai prossimi mesi: aggiungeremo un tassello importante al cambiamento climatico

    qualcosa del genere
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    “Sopra le nuvole il meteo è noioso”

  2. #2
    Uragano L'avatar di Dream Designer
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    Predefinito Re: Attenzione ai prossimi mesi: aggiungeremo un tassello importante al cambiamento climatico

    Citazione Originariamente Scritto da nago Visualizza Messaggio
    qualcosa del genere
    esattamente

    qualcosa mi dice che fra non molto dovremo cambiare le medie di riferimento


    NAPOLI, Febbraio 2018: IO C'ERO !!!
    Inizio rilevazioni Gennaio 2002, estremi: -3.6 (2014) +38.3 (2007)


  3. #3
    Burrasca forte L'avatar di Alex
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    Predefinito Re: Attenzione ai prossimi mesi: aggiungeremo un tassello importante al cambiamento climatico

    Grande Andrea, che bello che sei tornato, leggo sempre sempre i tuoi interventi
    Alex - l'unico meteofilo che aveva una stazione hippie
    Brezza di ponente, Alex molto caliente
    Vento, vento e ancora...vento!

    Dati on-line Rivoli: http://rivolimeteo.altervista.org/Cu...antage_Pro.htm


    Appartente al movimento dei "föhnati" e alla banda del buco.

  4. #4
    Burrasca forte L'avatar di Alex
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    Predefinito Re: Attenzione ai prossimi mesi: aggiungeremo un tassello importante al cambiamento climatico

    Anche io voto per la seconda ipotesi, che è un pò la stessa posizione di Mercalli, cmq interessantissimo intervento...adesso quindi non ci resta che monitorare i prox 3 mesi allora...sperem per la seconda...qui gennaio (l'ultimo mese di riferimento) si è chiuso con +5.5°C a fronte di una media di +1.3°C (fonte Regione Piemonte), ben 3.2°C sopra la media in attesa di febbraio...(dove stiam mangiando allo stesso ritmo di gennaio)

    ciao!
    Alex - l'unico meteofilo che aveva una stazione hippie
    Brezza di ponente, Alex molto caliente
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  5. #5
    Vento forte L'avatar di thunderstorms
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    Predefinito Re: Attenzione ai prossimi mesi: aggiungeremo un tassello importante al cambiamento climatico

    Ho letto attentamente l'articolo del sign.Andrea.
    Sebbene il mio pensiero non è ragionato come il suo vorrei porre una domanda.
    Normalmente,se la natura trova un equilibrio termico,credo che lo trovi per tutto il suo sistema (tutto il Globo).
    Ciò,allora,non giustificherebbe la controtendenza di zone come l'Antartide.
    Se la natura trova un equilibrio,non credo lo trovi riscaldando 3/4 di pianeta e raffreddandone 1/4.
    Marco Fioschini

    L'oscurità cela quel che di giorno puoi vedere. La luce cela quel che di notte puoi ammirare: l'immenso.

  6. #6
    Rameca
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    Predefinito Re: Attenzione ai prossimi mesi: aggiungeremo un tassello importante al cambiamento climatico

    Andrea ho letto le tue considerazioni tutte di un fiato e debbo dire che il tuo intervento è per certi aspetti illuminante, anche perchè suffragato dalla tua indubbia preparazione professionale e scientifica (testimoniata più volte dagli apprezzamenti nei tuoi confronti manifestati direttamente dal col. Giuliacci)
    Personalmente circa il clima dei prossimi 3 mesi faccio fatica a pensare in termini previsionali che facciamo presupporre al ritorno di una primavera old-style, o meglio temo che la parentesi stagionale intermedia possa essere di breve durata e comunque in generale orientata ad un equilibrio improntato al surplus termico di cui hai fatto cenno nella tua seconda ipotesi.
    Vedendo l'emissione di Reading per l'inizio della settimana prossima, ovvero un'avvezione di aria polare marittima a onda lunga (irruzione meridiana a dire il vero abbastanza normale nel tardo-inverno/inizio-primavera anche in anni climaticamente più simili alle medie del passato); in realtà non posso e non voglio fidarmi di codesta configurazione che sotto il suo aspetto di normalità nel trapasso stagionale in realtà sembra ''celare'' invece: la manifestazione di una disposizione barica pervicace e tipica piuttosto del nuovo clima. Che cosa voglio dire attraverso questa contraddizione appena espressa?
    Voglio semplicemente mettere in evidenza come la realtà climatica attuale che a livello emisferico vede la parte nord del pianeta accumulare in modo ininterrotto un surplus energetico di calore, che la natura cerca di smaltire proprio con scambi meridiani per ridurre questo differenziale termico che si accumula alle diverse latitudini, è come se la Terra fosse un uomo con in mano uno scaldino, all'aumentare della temp. questo l'individuo sentendo il fastidio se lo passerebbe nell'altra mano, aumentando ancora la temp. dopo un pò se lo prenderebbe nell'altra mano, successivamente un'altro scambio ancora ed un altro, insomma più aumenterebbe la temp. ed il fastidio e più questi scambi di mano risulterebbero veloci. In poche parole più aumenterà la temp. del pianeta e più gli scambi atmosferici tra polo e tropici diventeranno frequenti, ma nel contesto di un equilibrio generale che tenderà mediamente ad essere più caldo del passato.
    Alla luce di questo credo che dare la colpa al Nino o a qualche indice troposferico avverso non basti più a giustificare stagioni che stanno diventando sempre più diverse da come eravamo abituati a conoscerle, davvero penso sia riduttivo credere che la fase di surplus termico che ininterrottamente stiamo vivendo da circa 6 mesi sia dovuta al fatto che sfortunatamente la QBO non ha ancora cambiato di segno, e comunque un eventuale irruzione fredda continentale non avrebbe cambiato l'ottica del quadro sovraesposto, ovvero prima o dopo, presto o tardi qualche avvezione di aria artica anche di un certo magnitudo ci verrà a colpire, ma sarà un accadimento normale nella a-normalità del nuovo quadro climatico.

  7. #7
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: Attenzione ai prossimi mesi: aggiungeremo un tassello importante al cambiamento climatico

    Bentornato Andrea, l'ipotesi che una anomalia venga "memorizzata" dentro le acque profonde oceaniche è stata prospettata proprio ieri da gb. E' una cosa che mi ha fatto riflettere a lungo e mi fa riflettere anche ciò che dice Rameca sul fatto che una QBO che ritarda un mese o un Nino più o meno forte, in realtà divengano aspetti ormai secondari.

    Se così fosse, una ripercussione si avrebbe anche per le previsioni di lungo termine (occorrebbe lavorare come con la stratosfera con i gradienti verticali e la rappresentazione per strati degli oceani), ma quì siamo fuori tema. Ma se così fosse, non mi sorprenderei di quanto dicevo qualche giorni addietro che la compensazione su una limitata area del pianeta, p.e. in area mediterranea, soggetta ad anomalia non sia per niente automatica, e quindi potrebbe non avvenire, qualora le acque profonde dell'Atlantico tropicale abbiano incamerato una quantità di energia in grado di essere rilasciata per lungo tempo compensando quanto le teleconnessioni favorevoli al freddo potrebbero fare per una sola stagione, per esempio.

    Bella ed inquietante comunque questa teoria di gb, Maurizio e, per certi versi, anche tua Andrea
    Andrea

  8. #8
    Vento teso L'avatar di nago
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    Predefinito Re: Attenzione ai prossimi mesi: aggiungeremo un tassello importante al cambiamento climatico

    Citazione Originariamente Scritto da Giuffrey Visualizza Messaggio
    esattamente

    qualcosa mi dice che fra non molto dovremo cambiare le medie di riferimento
    e del modellame vario, cosa diciamo???
    “Sopra le nuvole il meteo è noioso”

  9. #9
    Uragano L'avatar di albedo
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    Predefinito Re: Attenzione ai prossimi mesi: aggiungeremo un tassello importante al cambiamento climatico

    Quindi, caro Andrea, sarebbe una sorta di "Day after tomorrow" alla rovescia?! Dai prossimi anni si potrebbe partire da queste medie per parlare di normalità, e semmai calare o salire.

    Certo, dire che è inquietante è poco...

  10. #10
    andrea.corigliano
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    Predefinito Re: Attenzione ai prossimi mesi: aggiungeremo un tassello importante al cambiamento climatico

    Citazione Originariamente Scritto da albedo Visualizza Messaggio
    Quindi, caro Andrea, sarebbe una sorta di "Day after tomorrow" alla rovescia?! Dai prossimi anni si potrebbe partire da queste medie per parlare di normalità, e semmai calare o salire.

    Certo, dire che è inquietante è poco...
    Non proprio un “The day after tomorrow” alla rovescia, ma una sorta di un “The day after tomorrow” per ogni singolo evento estremo che possa essere enfatizzato proprio dal surplus termico. Nel senso che, a mio giudizio, è plausibile l’attraversamento di una fase che vedrà ulteriormente accrescere l’entità delle fenomenologie diametralmente opposte di ogni tipo che tendono a susseguirsi sulla nostra penisola. A lungo andare, però, potrebbe essere possibile la convergenza di più scenari opposti verso uno comune che potrebbe scaturire dall’arresto della Corrente del Golfo, cioè deciso dal fattore dominante.

    Ciao Francesco!

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