come era da prevedere, benchè in netto ritardo e fisiologicamente connaturata al periodo in essere, la circolazione zonale stratosferica è ormai prossima allo stop in concomitanza con la completa inversione della Qbo.
A livello pratico, sulla ns. circolazione dovrebbe molto sommariamente tradursi in una tendenza sempre più visibile, da parte dell'atmosfera, nel prediligere scambi meridiani con tutto quello che ciò comporta in una fase stagionale prossima all'estate.
Nel frattempo, osservando gli attuali modelli, sembrerebbe concretizzarsi maggiormente una possibile fase instabile nel periodo compreso fra la prima settimana di maggio ad opera di una discesa fresca governata dalla parte + attiva di ciò che resta del Vp in direzione del mediterraneo (specialmente la parte orientale) e dell'Europa orientale che potrebbe scavare una depressione tendente a coinvolgere l'Italia segnatamente nei giorni compresi fra il 4 e il 7 maggio.
Il tutto potrebbe avere il merito indiscusso di allontanare per qualche tempo una pervicace azione stabilizzante con componente subtropicale continentale che invece potrebbe tormentare gran parte dell'Europa specie quella occidentale ancora per diverso tempo.
Ci torneremo![]()
Matteo
Concordo appieno con la tua previsione; gli attacchi più convinti dovrebbero arrivare da est.
Intanto ecco due belle mappe stratosferiche che ci fanno vedere come attorno ai 10 hPa il massimo di geopotenziale polare (nella prima) sia ormai in fase di strutturazione, ma soprattutto come venga previsto (nella seconda) in rapido rinforzo![]()
E poi a quote più basse, in prossimità della tropopausa, il VPS che cerca di distendersi in qualche modo verso l'europa orientale costringendo il blocco anticiclonico a deviare verso l'Atlantico![]()
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"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Ciao Lorenzo,
dovremo purtroppo abituarci sempre più al fatto che gli apporti più significativi in termini di precipitazioni per la ns. penisola non saranno più appannaggio dell'Atlantico ma solo di concomitanti fattori in primis quelli legati ad azioni retrograde continentali con la partecipazioni ovviamente di altri fattori circolatori anche derivanti dalla circolazione atlantica ma solo in seconda battuta.
Questo purtroppo a causa di molteplici fattori teleconnettivi e non solo magnificamente discettati dagli amici del comitato scientifico in primis, per l'Atantico, direi sen'altro le condizioni di AMO++
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Matteo
ke notizie![]()
certo anke se prendessimo l'ascendentenn voglio immaginare
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dai + fiducia![]()
Però ragazzi, occhio a non dirmi ( sò che non avete scritto propio questo )che è il cambio di fase in azione della QBO ( da + a- ) sarà il responsabile a 144-200 ore dell'evoluzione del tempo sul comparto europeo con la formazione di onde lunghe.
Per quanto non stimabili perfettamente a priori i tempi del forcing extratropiciale e sopratutto polare del cambio di qbo non sono certo ascrivibili ad una settimana!
Questo specialmente se il cambio di fase pare abbastanza debole e lento come quello attuale!![]()
Mi guarderei bene dal postare un'equazione tanto semplicistica![]()
Diciamo che il rallentamento stagionale del Vp unitamente all'inversione di segno di Qbo è e sarà elemento di possibili scambi meridiani tra cui forse quello in vista nella prima decade di maggio.
Si tratta di una fase di transizione graduale che si pone come elemento facilitante e non certo come causa unica e immediata.![]()
Matteo
E intanto arrivano progressivamente quelle conferme in merito alla fase instabile previste nel periodo sopra citato.
Si tratta di una discesa piuttosto fredda per il periodo che attraverso l'Europa centro orientale tende ad erodere il bordo orientale dell'alta pressione fino a scavare una "culla" nel mediterraneo dove si andrà ad alimentare una depressione che sarà foriera di una fase piuttosto perturbata e piovosa sull'Italia ma invero anche fredda sui paesi dell'Europa orientali.
Tornerà probabilmente la neve in Russia e le temperature anche in Italia scenderanno di diversi gradi (calcolando che siamo costantemente sopra media da mesi) fino a portarsi in media o leggermente sotto in alcuni casi.
A seguire la depressione potrebbe ricevere apporti di aria più temperata proveniente dalle medie latitudini dell'Atlantico, mentre sull'Europa occidentale e sul Regno Unito continuerà a fare caldo.
Da notare le temperature dei mari intorno all'Europa con forti anomalìe positive pronte ad incentivare fenomeni termoconvettivi anche intensi.
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Matteo
Eccoci arrivati al dunque.
La ns. penisola alle prese con un'ondata di maltempo causata da una depressione che, prendendo spunto da un altro 3d (http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=52436), mi permetto di definire assolutamente Mediterranea per la seguente motivazione:
la depressione è stata scavata da aria fredda di origine artico marittima che ha aggirato l'anticiclone originato da una rimonta subtropicale e arrivato nei giorni scorsi ad interessare fino a buona parte dell'Europa nord occidentale. Solo successivamente aria umida di derivazione Atlantica ne ha rinvigorito l'azione.
Ancora una volta, se avessimo dovuto contare solo sull'Atlantico, avremmo rischiato con tutta probabilità il nulla dal punto di vista precipitativo.
Inoltre a rinforzarne decisamente gli effetti hanno concorso le sensibili anomalìe termiche positive in seno al Mediterraneo e in particolar modo nei mari attorno alla ns. penisola.
Situazione di maltempo che dovrebbe vedere, a partire da domenica, una graduale attenuazione ma restando in un contesto comunque improntato alla variabilità, con innesco, specie nelle zone interne, di possibili fenomeni di natura termoconvettiva.
Il tutto in attesa di una probabile fase di maltempo che potrebbe colpire l'Italia nuovamente a partire dall'11 accompagnata da un nuovo a tratti consistente calo termico.
Eventuali segnali di una ritrovata stabilità sembrerebbero pertanto da posticipare forse anche oltre la metà del mese in corso.![]()
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Matteo
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