Citazione Originariamente Scritto da robyone Visualizza Messaggio
Se lo scienziato non MANGIA non può STUDIARE.
Un momento: tu fai un po' di confusione tra oggetto della ricerca e risultato della ricerca. Sono due cose separate. E' verissimo che la ricerca è sovente finanziata ed è verissimo che si sviluppano mode e tematiche su cui confluiscono filoni di studio. Un esempio palese è quello della medicina: su certe malattie (tumori, Aids) esistono biblioteche di lavori perché sono i filoni più "ricchi" della ricerca medica (pensa a tutte le varie associazioni contro il cancro, alle case farmaceutiche alla ricerca di un nuovo chemio ecc. ecc.).

Così anche in altre scienze (anche in alcune non naturali, come la mia economia) succede che un argomento ad un certo punto si impone sugli altri. Per interesse della gente, per emulazione, per dibattito ecc. ecc. Poi l'argomento un po' decade.

Tornando a noi: non mi stupisce affatto che oggi un climatologo si butti sul GW: sa che è un argomento che porterà il suo lavoro a essere considerato da un platea enormemente più vasta. Non mi stupisce per nulla, quindi, che le Università indirizzino i loro centri di ricerca verso studi in qualche maniera attinenti al GW: se non lo facessero avrebbero la sensazione di essere "fuori" dal dibattito.

Del resto, a parte gli ultimi ritrovati della medicina, è dai tempi dello Spazio e della Luna che non vedo un argomento scientifico diventare oggetto di dibattito così diffuso tra persone comuni. Questo da un lato genera mostri (Porta a Porta) ma, dall'altro, fa nascere un interesse che può portare buoni risultati. Tutto ciò che precede è una cosa e un discorso.

Ben diverso è il discorso che alcuni fanno attaccandosi a questo. E cioè che non è l'oggetto della ricerca ad essere pilotato (cosa che, ripeto, è naturale e legittima) ma il suo risultato. Perché una cosa è dire che lo scienziato X riceverà fondi se studierà il GW altra (ben altra) è dire che lo scienziato X riceverà fondi se scriverà un articolo che sosterrà l'ipotesi antropica del GW.

Perché questa seconda cosa non è vera. Un articolo scientifico alla fine viene valutato in base ai risultati che devono essere verificabili e contestabili. Ergo se uno artatamente scrive un articolo per dimostrare che il GW è antropico quando, in realtà, sulla base delle sue ricerche, avrebbe trovato che la causa è nelle scoregge dei platelminti del Kazakistan due e solo due sono le possibilità:

1) presenta dati falsi
2) non presenta dati falsi ma, per nascondere quelli veri (i platelminti), di fatto non conclude nulla.

Allora: l'ipotesi 1) è smontabile da qualunque revisore indipendente. Sarebbe un classico caso di falsificazione. Capitano, succedono. Ma in misura non così frequente e, presto o tardi, vengono a galla (ricordate la fusione fredda?).

L'ipotesi 2) non conviene affatto al ricercatore perché, di fatto, si troverebbe a dover ammettre di non essere arrivato a nulla. Ergo le ipotesi di partenza erano sbagliate, ergo i soldi del finanziamento sono stati buttati nel cesso.


Conclusione della faccenda. Il dire che l'ipotesi GW antropica viene sostenuta perché dietro c'è un business è una cavolata. Come ho detto ieri i soldi che stanno dietro al petrolio sono una quantità così immensa che nessun business "verde" potrà mai pensare di arrivarci anche solo lontano

Il dire che le ricerche sono finalizzate al GW è vero. Ma supporre da questo che le conclusioni siano quindi pagate, è altro errore madornale perché, di fatto, arriverebbe alla conclusione che gli scienziati falsificano sistematicamente i dati e nessuno se ne accorge.

Del resto (vedi il Battaglia da Vespa) se uno scienziato oggi trovasse argomentazioni solide per smontare l'origine antropica del GW e l'innocenza dei combustibili fossili diverrebbe, dall'oggi al domani, l'uomo più ricco del pianeta. Credo che tra sceicchi e petrolieri gli costruirebbero un laboratorio d'oro zecchino nel Dubai con assistenti di laboratorio rigorosamente scelte dalle pagine di playboy. Il Battaglia l'altra sera, infatti, è stato imbarazzante per pochezza e povertà di argomentazioni,. Non faceva altro che ripetre le litanie sulla PEG, l'ottimo medievale la verde (?) Groenlandia e via di signora mia in signora mia. Se non fosse uno che non crede al GW mai e poi mai avrebbe l'onore della TV e della pagine dei giornali. Ed è quello che abbiamo visto.

Immaginate uno scienziato un po' cazzuto, rispettato dalla comunità internazionale che sostenesse (con valide argomentazioni) la teoria dei platelminti. Come si dice a Roma: avrebbe svortato. Per mille generazioni.