Mi rendo conto che tra questo post e quello sugli spaghetti posso passare per profeta di sventure, ma tant'è...
L'articolo che vi consiglio è questo:
http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/6665147.stm
ed è il riassunto dell'autorevole BBC di un articolo apparso sull'autorevolissima Science.
Il succo è questo: se noi emettiamo 100 CO2 nell'atmosfera, 50 viene assorbita da mare e terra (vegetazione). I modelli climatici, anche dell'IPCC, nel predire il prossimo futuro assumono che il rapporto (50%) di CO2 catturata da mare e terra rimanga invariato. Così, per esempio, se dovessimo passare da 100 emissioni a 120, la parte ripulita sarebbe stata di 60. Questa ricerca, invece, sostiene che, da misurazioni effettuate a partire dal 1981, la quantità di CO2 ripulita dai lavandini "sink" naturali sia rimasta costante in quantità. Cioè se prima emettevo 100 e 50 veniva ripulito, passando a 120 sempre 50 viene ripulito, non 60. Ergo in atmosfera si libera 70 e non i 60 che si pensava.
La ragione di questo viene spiegata nell'articolo. Secondo loro per una serie di ragioni la CO2 che cade in mare non va a finire negli abissi innocui, ma rimane nello strato superficiale. Ciò provoca da un lato la saturazione dello strato (che quindi non è in grado di assorbire altra CO2) e dall'altro un pericolo per tutto l'ecosistema marino.
Non è che tutto questo risulti nuovo. Solo che, nelle simulazioni climatiche, si pensava che per qualche decennio almeno gli oceani avrebbero continuato ad assorbire in percentuale fissa, non in quantità fissa. Quest'effetto di saturazione era stato previsto, ma intorno al 2050. Siamo, insomma, 40 anni in anticipo.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
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