Se ad applicarlo è uno scienziato che abbia un principio di autorità equivalente a quello delle persone che deve criticare. Altrimenti no, altrimenti è presunzione.
Se un medico mi fa una diagnosi, può essere giusta o sbagliata. Ma dirò che è sbagliata solo quando un (o più, meglio) altri medici mi avranno detto che il primo medico ha sbagliato. Allora sì potrò dire che il primo ha sbagliato. Ma non sono IO la persona che può dirlo.
La prima regola base del metodo scientifico è che per poter affermare una cosa devi conoscerla. Se non la conosci, allora ti devi fidare di chi ne sa più di te. Infatti tutti gli scienziati di tutto il mondo quando si imbattono in un campo che non è esattamente il loro cosa fanno? Vanno alla ricerca delle pubblicazioni in quel settore che loro maneggiano appena e si fidano dell'autorità scientifica di chi ha formulato quell'ipotesi. Questo è il metodo scientifico, perché è solo così che riesci a cumulare la conoscenza: prendendo per buona quella degli altri nei campi non tuoi e andando tu avanti nel campo tuo. Così cumuli: altrimenti partiresti sempre da zero.
(Detto per inciso, faccio ricerca molto applicata e molto poco teorica, in questo periodo, e in un settore come l'economia che non è certo scienza esatta. Ma come pensi che funzioni un team di ricerca? Che tutti fanno e studiano tutto? O che se in quel settore Tizio e Caia (colleghi) ne sanno più di me, e io ho bisogno di una cosa del loro campo, la chiedo a loro?)
Quello che tu esprimi è uno scetticismo nei confronti degli scienziati, non è metodo scientifico. Perché, di fatto, tendi a ripartire sempre da zero.
Maurizio
Rome, Italy
41:53:22N, 12:29:53E
che imbarazzo: non pensavo di creare così tante diatribe con il mio post: ho solo postato un'informazione data dalla NAS e riportata da un'agenzia..............................................
......ma forse, a ripensarci bene, il tutto era voluto: così escono bene le varie opinioni e più facilmente si possono confrontare ipotesi, teorie, dati di fatto e irriducibili posizioni ideologiche......![]()
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Ultima modifica di FunMBnel; 22/05/2007 alle 16:09
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Gradirei che un mio post non venisse strumentalizzato per attacchi generalizzati ad altro utente.
Jadan, almeno con il sottoscritto, è sempre stato corretto anche quando su alcuni argomenti le nostre opinioni non erano concordi e posso garantire che non è una regola universale del panorama forumistico, anzi ...
Sono certo che nel caso specifico si sia arrabbiato alle prime righe e non abbia "colpevolmente", ma non "dolosamente" colto il resto.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.
Allora l'unico modo è leggersi i fondamenti scientifici delle rilevazioni basate sui carotaggi del ghiaccio.
E come dicevo in altro post, è sicuramente vero che se in uno o 10 anni si è superata la soglia attuale di CO2 potrebbe non essere rivelato, ma ai fini climatici è un non problema; ciò che conta è una media di (relativamente) lungo periodo.
Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
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Cioè, fammi capire: la forza rivoluzionaria del metodo scientifico, per te, consiste nella capacità di convincere piuttosto che di accreditare seguaci?
Io credo a chi dice che una rivoluzione scientifica (Copernico, Einstein, Darwin,...) non possa che essere la conseguenza di una crisi determinata da un cambiamento complessivo dell'insieme (fino ad allora accettato) degli impegni teorici di una comunità scientifica (insieme detto paradigma).
Il nuovo paradigma che si impone non è necessariamente il più vero o il più efficente, ma quello in grado di catturare l'interesse di un numero sufficiente di seguaci, e di guadagnarsi la fiducia della comunità scientifica.
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Ehm....siccome cominciavo a nutrire dei dubbi sulla mia capacità di ricordare la qualità di gran parte delle risposte postate in 5 pagine di 3d, sono andato a rileggermi il tutto....
.......e, con grande sorpresa (si fa per dire) cosa ho scoperto?
Un modus operandi non nuovo: quello di accreditare presunti approcci dogmatici ad interventi mirati (nel senso di scelti con cura) e specifici (nel senso di selezionati in base a ciò che si vuole confutare).
Mi si dimostri il contrario.
Altrimenti, meglio dire di non aver nient'altro da dire.
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c'è un rapporto di circa 1000 pagine che spiega tutte le affermazioni alle quali sono giunte gli scienziati
se sono state lette e vengono contestate precise affermazioni è un conto, altrimenti è inutile procedere nella discussione
consiglio a tutti di leggere il rapporto completo del I° gruppo di lavoro
http://ipcc-wg1.ucar.edu/wg1/wg1-report.html
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