La situazione attuale sull'Europa vede lo scorrimento di correnti mediamente zonali (da ovest verso est) su tutto il settore settentrionale del Continente (Scozia, Mare del Nord e Scandinavia in particolare, con tempo freddo ed instabile a nord di questa linea); due gocce fredde portano invece instabilità tra Penisola Iberica e Canarie da un lato, sui Balcani dall'altro, con un fine cordone ombelicale che passa dalle Alpi e dal Massiccio Centrale, dove i temporali pomeridiani e serali, incentivati anche dalla termo-convezione, si fanno notare.
Su tutte le altre Regioni del Continente ci sono pressioni e geopotenziali più elevati, con massimi relativi tra Ucraina e Polonia, ed uno ben più sviluppato in pieno Oceano.
Qua sotto ecco come si presentano le linee frontali più importanti sul nord europa ed in pieno Oceano:
Ora, sappiamo di essere alle porte di un peggioramento del tempo che per alcune aree del nostro Paese sembra annunciarsi piuttosto intenso; ma per capire come, quando e perché ci sarà il cambiamento dobbiamo partire un po' da lontano, qualche migliaio di chilometri ad ovest dell'Italia.
Guardate infatti questa mappa satellitare di stasera, riferita all'Atlantico ed al continente nord-americano:
Si nota da una parte un letto di nubi medie e basse tra la Groenlandia e Terranova, indice del contrasto tra correnti fredde che scorrendo da nord-ovest verso sud-est acquisiscono rapidamente vapore acqueo, e correnti già umide in partenza e meno fredde che risalgono da sud-est lungo le coste della Groenlandia.
Si tratta insomma di una linea di convergenza molto estesa, assimilabile ad un'occlusione particolarmente "alta" (si nota fin quasi sui 500 hPa).
Dall'altra parte si vede invece un intenso sistema frontale in piena azione sugli Stati Uniti centro-settentrionali, accompagnato da una Warm Conveyor Belt (in breve, una corrente calda strutturata su una fascia larga poche decine o centinaia di chilometri che risale verso le alte quote e verso nord in prossimità del fronte freddo) ben visibile grazie al tappeto di nubi che ricopre il territorio citato.
Insomma ci sono due correnti di origini diverse, ben strutturate a tutte le quote, che si riflettono a 300 hPa come due rami moderatamente intensi della Corrente a Getto; questi scorrono lungo direzioni diverse e, come si può anche intuire dalle frecce che ho disegnato sulla mappa, stanno per venire a contatto.
Cosa comporterà lo scontro? In realtà non può esserci uno scontro fisico vero e proprio, tuttavia entro poche ore (7-10 ore) i due fiumi d'aria inizieranno a scorrere parallelamente da NW verso SE a partire dalle coste di Terranova. Oltretutto, come si sa, l'unione fa la forza, ed allora è lecito attendersi una accelerazione rapida di tutto il getto, accelerazione che genererà una cosiddetta "Jet Streak" che dapprima cavalcherà l'Atlantico settentrionale raggiungendo domani attorno a quest'ora i 150 nodi (270 km/h) sul litorale groenlandese più meridionale, poi si tufferà nel bel mezzo dell'Oceano.
Questo movimento sarà causa di due fenomeni legati tra loro:
- tra venerdì sera e sabato mattina i geopotenziali tenderanno a crollare ad ovest delle Isole Britanniche, ed inizierà a svilupparsi una saccatura che dall'Artico scenderà molto rapidamente di latitudine fin verso lo stesso Regno Unito.
- Il calo di geopotenziali favorirà il riaggancio della goccia fredda adesso presente tra Portogallo e Canarie da parte della nuova saccatura, garantendone la "liberazione" dalla sua prigione e la risalita moderatamente veloce verso NE, ossia verso il Mediterraneo, che sabato vedrà i primi significativi effetti del cambiamento, con nubi sempre più estese e piogge che inizieranno a comparire a macchia di leopardo.
Ecco come si presenterà la situazione al suolo ed a 500 hPa nella giornata di sabato:
si vede che il ramo freddo sul nord-Europa perderà in gran parte importanza, mentre l'instabilità presente sulla Penisola Iberica inizierà ad estendersi verso la Francia. Il sistema frontale sull'Oceano, molto complesso, è quello che accompagnerà la corsa della Corrente a Getto. Poi sempre grazie al movimento della goccia iberica inizierà a formarsi una nuova perturbazione tra Algeria e Marocco.
Tra domenica e lunedì mattina la Jet Streak, sull'onda dell'entusiasmo, colpirà in pieno il Golfo di Biscaglia e la Francia, generando una linea di instabilità molto intensa, con piogge diffuse e forti, accompagnate da forti raffiche di vento e seguite da un ricciolo di nubi che segnerà l'avvenuto parto di un minimo di geopotenziale sulla Manica.
Nel frattempo la goccia fredda portoghese, ormai riassorbita quasi completamente dalla struttura di bassa pressione più grande, avrà raggiunto la Sardegna; questa sarà la fase più produttiva del peggioramento per il meridione d'Italia grazie all'arrivo del nuovo sistema frontale generatosi tra Algeria e Marocco poche ore prima:
mentre il centro-nord dovrà aspettare lunedì, quando la Jet Streak entrerà dalla Porta di Carcassonne, e colpirà Piemonte occidentale, Corsica (al mattino), Toscana (primo pomeriggio), Romagna e Marche (verso sera). Nel frattempo il gocciolone portoghese transiterà su Bocche di Bonifacio, Tirreno centrale e poi Calabria, accontentando un po' tutti.
Perché ritengo importante la Jet Streak? Perché va a chiudere l'asse di saccatura da ovest; quindi con tutta probabilità sarà in grado di generare molta convezione subito prima del suo passaggio (causa divergenza di massa d'aria in quota).
E poi? Passata la Jet Streak finisce tutto? Beh, intanto avremo clima più fresco (al nord e su parte del centro) o comunque meno caldo ed umido (altrove); poi sarà più ventilato, e fino a martedì compreso perlomeno in montagna permarrà una certa instabilità.
E poi, e poi ... e poi è pronta un'altra saccatura da ovest, ma il suo destino sembra un po' diverso da quella che l'ha preceduta: dovrebbe infatti rallentare alle porte dell'Europa, o al massimo farsi sotto solo per poche centinaia di chilometri in un primo momento. Verso venerdì proverà a farsi coraggio ed a stuzzicare un po' anche il Mediterraneo, ma bisogna morderle un po' le gambe, sembra intimidita.
Ne riparleremo![]()
Ultima modifica di Lorenzo Catania; 24/05/2007 alle 23:21
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Che dire, uno spettacolo di lettura!
una domanda: quindi il fronte che investirà il centro sud fra domenica e lunedì sarà ben distinto dalla saccatura nord-atlantica? mi riferisco sia all'origine delle masse d'aria sia alla tempistica.
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Sei un grande Lorenzo. Che analisi !!!![]()
Record :Tmin -9.7°C min più alta 24,9°C Tmax 40,4°C max più bassa -1.9°C Pioggia 24 h: 69,2mm Vento:91.4 km/h Pmin 975.8 hPa Pmax 1027.3 hPa
VUE :2011 -3,4°C +40,4°C 622,2 mm 2012 -4.0°C +38.7°C 800,9 mm 2013 -2.4°C +36.4°C 735,6 mm 2014 -2.4°C +35,2°C 1168,2 mm
Le masse d'aria in gioco sono sicuramente diverse: una è di origine nord-Atlantica, l'altra algerina-marocchina; la fenomenologia comunque non dovrebbe mancare del tutto, anzi visto il mare già caldo ed il rapido movimento dell'aria relativamente più fresca a seguire il ramo freddo del fronte, ci scappa qualche bel temporale anche al sud.
Passando al tempo attuale, intanto si cominciano a vedere i primi frutti del contrasto tra le due correnti d'aria sul Canada, su due zone diverse:
- quella interessata dalla perturbazione che ho segnato con "1", dove il ramo freddo inizia ad accelerare verso SE, sospinto dalla Jet Streak in formazione.
- quella che sta vedendo la nascita di un'onda baroclina ben distinta dal resto della struttura (la perturbazione "2"); questa perturbazione avrà però un destino diverso da chi l'ha preceduta, visto che rimarrà "a valle" della Jet Streak e non verrà accelerata verso SE.
Quindi i sistemi 1 e 2 entro poche ore verranno strappati l'uno dall'altro con una certa rapidità, consentendo un aumento dei geopotenziali nel bel mezzo dell'Oceano e separando così le due saccature descritte ieri sera.
Da segnalare che la seconda saccatura, quella che non ha un destino ancora ben definito, si svilupperà grazie alla collaborazione della linea frontale 2 con la 3, con quest'ultima già ben separata dal flusso principale
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"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Tecnico Meteorologo certificato (WMO 1083 – registro DEKRA DTC-TMT-001-17 secondo UNI CEI EN ISO/IEC 17024:2012). www.meteoravanel.it (webcam realtime e dati meteo da oltre 15 punti di osservazione e monitoraggio a Vittorio Veneto e dintorni).
Stazione meteo Pietra200 - Pietra Marazzi (AL) 200m slm ~ http://meteorob.altervista.org/Pietra200/hik/webcam.php
E'sempre un piacere leggerti.
Analisi estremamente accurata !!! E' un piacere leggerti !
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Le stazioni: (tsc009) Rignano Sull'Arno capoluogo(area urbana quota 110-200 m slm) e tsc024 (area extra urbana 330m slm). Il sito meteo:**Rignano meteo_dati meteo on line**
Vamos!!
Attenzione perchè viene segnalato un rischio elevato di grandine al NW:
Parts of NW Italy were included into a level-1 due to an enhanced large hail threat.
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[CENTER]--> Marco <--
***...Always Looking At The Sky...***
""[URL="http://dailymotion.alice.it/video/x3ov8b_peak-oil-how-will-you-ride-the-slid_tech"]How Will You Ride The Slide[/URL]""
[B] Don't panic. But if you panic, be the first.
[/B]
[/CENTER]
Primi segnali di cambiamento nel loop della finestra satellitare di nostro interesse:
http://wind.met.fu-berlin.de/cgi-bin...laymode=Endlos
in alto a sinistra ecco i primi effetti del getto in fase di accelerazione, con una banda nuvolosa (che ricalca il sistema frontale atteso per domenica pomeriggio-lunedì) in movimento sempre più rapido verso SE.
In basso, sull'Algeria ed il Marocco, le prime estese bande nuvolose si preparano ad organizzarsi in un'onda frontale, la perturbazione attesa domenica al sud e su parte del centro; d'altra parte il gocciolone freddo tra Portogallo e Canarie inizia a disassarsi ed a "sentire" in qualche modo il cambiamento di configurazione in atto, quindi anche le correnti alle varie quote tendono molto lentamente a cambiare, favorendo la nascita di quest'onda baroclina.
Nel frattempo la pressione sull'Europa centrale cala per l'arrivo del fronte freddo dal settore nord del Continente, e qua e là si sviluppano ammassi temporaleschi degni di questo nome
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"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
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