
Originariamente Scritto da
Lorenzo Catania
Non proprio, perché in realtà l'inverno è mancato TOTALMENTE solo alle latitudini mediterranee più meridionali, su parte dei Balcani e sull'Italia; altrove almeno alcuni episodi di gelo degni di un inverno ci sono stati. Passati 3-5 mesi dall'inverno però, con tutti i cambiamenti che ci sono stati nel frattempo (risalita delle temperature, del geopotenziale, ritiro del Vortice Polare e quant'altro) l'atmosfera ha sicuramente cercato di "mediare" in qualche modo le anomalie, e quindi non ha più memoria di ciò che è stato.
Se si va invece a parlare di indici teleconnettivi (
NAO,
ENSO e tuti gli altri) si entra in un altro discorso: avendo alcuni di questi indici una certa ciclicità più o meno accentuata, è possibile prevederne a spanne l'evoluzione, e quindi cercare di fare una previsione di massima per il futuro, previsione che però a livello di ATMOSFERA può arrivare a 2-3 settimane, non di più; oltre ha ben poco a che vedere con quello che sta succedendo adesso o che è successo fino a poche settimane fa.
Ma l'atmosfera interagisce anche con il mare e gli oceani, e quindi diventa importante anche la valutazione delle temperature marine superficiali (le famose
SST) che hanno una inerzia termica leggermente maggiore (in profondità MOLTO maggiore) rispetto all'atmosfera.
Si potrebbe allora pensare che la situazione invernale degli oceani possa aver influito su quello che sarà nelle prossime settimane o nei prossimi mesi; ma per parlare di 3-5 mesi di distanza dobbiamo pensare a modifiche non solo alla superficie, ma anche in profondità: ecco che allora entra in gioco soprattutto l'oscillazione tra il Nino e la Nina (valutabile con un indice chiamato
ENSO).
Che cos'è successo nei mesi scorsi da questo punto di vista? Durante l'inverno (specie prima parte) abbiamo avuto un Nino moderato sul Pacifico Equatoriale ed in effetti il fatto che gli anticicloni subtropicali siano rimasti più a nord del dovuto in alcune zone (compresa l'Italia) può essere ricollegato in qualche modo a questo fenomeno.
Ora, il fatto è che da qualche mese a questa parte l'indice è cambiato bruscamente, ed attualmente siamo in presenza di una Nina sostenuta sul Pacifico equatoriale, che potrebbe presto cambiare un po' le carte in tavola, magari anche a nostro favore
Insomma, per riassumere, l'influenza dell'inverno scorso sull'estate che verrà è minima, e valutabile soprattutto tramite le oscillazioni delle temperature oceaniche

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