Ok, proviamo a riesumare allora qualche dubbio primaverile, scaturito da quest'altro 3d dedicato all'EA: http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=51639
Oltre a PDO e AMO, ci dovrebbero essere altri fattori che possono condizionare questo pattern (anche se va detto che finora la letteratura scientifica, ricca di studi su NAO/AO, PNA, ENSO......, è ancora abbastanza povera in materia EA, forse perché in fondo è una sorta di NAO traslata).
Uno di questi l'ho appena scovato, garzie ad una brillante intuizione primaverile di simone:
Difatti, sembrerebbe che condizioni stratosferiche più idonee (leggasi VPS meno forte e persistente, effetto Baldwin e Dunkerton permettendo...) date da minimo solare e QBO-, possano essere "sfruttate" molto meglio (in termini a noi cari...
) in anni accompagnati dalla Nina, piuttosto che dal Nino.
Anomalie del GPH a 100, 250, risp. 1000 hPa per il periodo fra 5 e 15 giorni dopo il picco dei StratWarmings. A sinistra (WARM) negli inverni (DJF) connotati dal Nino, a destra (COLD) dalla Nina.
Stratwarming in anni accompagnati dalla Nina (dal Nino) possono spesso favorire una configurazione troposferica connotata da blocchi nordatlantici/scandinavi ("corda" atlantica tesa, data da LP nordatlantica) e entrata del getto antiroraria (oraria) sull'Europa centro-meridionale, in tipoco pattern EA- (EA+).
L'anno scorso, oltre alle numerose condizioni pessime avute e anlizzate in questo 3d
http://forum.meteonetwork.it/showthread.php?t=47130
gli impulsi di upperwarmings avuti soprattutto a dicembre non sono risusciti a diffondersi a quote più basse anche per il motivo di cui sopra, e il pattern EA+ ha imperversato per mesi...
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