Da Repubblica.it
http://www.repubblica.it/2007/12/sez...voluzione.html
Fino a oggi era possibile stabilire che tempo avrebbe fatto
al massimo per cinque giorni. Ora si guadagnano altre 24 ore
La rivoluzione del meteo
un giorno in più di previsioni
Tutto merito di uno strumento francese installato a bordo di un satellite in orbita a 840 km dalla Terra
di LUCA MERCALLI
Le previsioni del tempo si allungano. Grazie a una nuova strumentazione, infatti, è possibile prevedere che tempo farà per i prossimi sei giorni. Fino ad ora, invece, anche i più bravi meteorologi potevano spingersi fino ad un massimo di cinque. Una vera e propria rivoluzione per gli esperti che potranno anticipare ancora di più eventi climatici, tifoni, temporali. Tutto grazie al lavoro di un gruppo francese che ha messo a punto un nuovo strumento in grado di fornire una migliore osservazione dei dati di partenza e di affinare, così, le previsioni.
È proprio quello che fa il nuovo interferometro IASI, imbarcato nell'ottobre 2006 sul satellite europeo MetOp, in orbita a 840 km dalla Terra. Questo strumento consente uno screening molto più dettagliato e globale delle condizioni atmosferiche attuali. Dopo i primi mesi di funzionamento, i risultati sono già incoraggianti, e si ritiene, appunto, che presto si possa estendere fino al sesto giorno l'affidabilità che attualmente gode il quinto giorno di previsione.
Prevedere il tempo che farà, del resto, è stato da sempre un sogno per l'uomo. In passato ci si affidava a proverbi distillati dalla sapienza popolare, di vana utilità, poi è arrivata l'era della tecnologia, con gli strumenti automatici e i computer. Le basi teoriche del comportamento fisico dell'atmosfera erano note già un secolo fa, ma solo l'avvento del calcolatore elettronico, nel secondo dopoguerra, ha permesso di disporre dell'enorme potenza di calcolo necessaria per l'elaborazione dei dati di partenza.
Il primo successo operativo nella previsione del tempo venne raggiunto il 4 marzo 1950 nei laboratori di Aberdeen (Maryland), grazie al lavoro indefesso dell'équipe di Jule Charney e di John von Neumann, l'inventore del computer. Ma la strada era ancora lunga, e nei decenni successivi i miglioramenti arrivarono di pari passo con l'incremento delle capacità informatiche, dell'osservazione e della modellizzazione del complesso sistema atmosferico.
Per elaborare una previsione meteorologica il punto di partenza è l'osservazione dei dati atmosferici sull'intero pianeta, grazie alle stazioni installate sulla terraferma e sui mari - circa 15 mila su tutto il globo - ma anche ai "palloni-sonda" che eseguono un profilo verticale dell'atmosfera fino a circa 40 km di altezza. Un'enorme messe di informazioni che, ogni tre ore, viene trasmessa ai centri di calcolo, dove viene elaborata da alcuni tra i più potenti computer oggi disponibili, capaci di decine di migliaia di miliardi di operazioni al secondo. Le cartine che ne derivano vengono diramate ogni 6 o 12 ore ai centri di previsione, dove il meteorologo le studia apportandovi però anche il suo contributo di esperienza legato alla geografia locale. Oggi il successo delle previsioni ha raggiunto livelli ragguardevoli: nel 98 per cento dei casi il pronostico per le 24 ore successive è corretto, vale a dire che, in un anno, mediamente sono solo 6 o 7 i giorni con previsione sbagliata. Poi si scende al 93 per cento al secondo giorno, al 79 al terzo, via via fino al 70 per cento circa del quinto giorno, un traguardo comunque di tutto rispetto.
Con IASI ci si spinge ancora avanti. Tutti questi sforzi per guadagnare un solo giorno in più? Ebbene sì perché solo potenziando le capacità di calcolo e di osservazione si riuscirà in futuro a giungere a una previsione "perfetta". Ma, qualunque siano gli ulteriori sviluppi, questi traguardi sono tra i risultati più avvincenti della scienza moderna, e - nonostante gli imponenti investimenti - garantiscono ritorni economici circa venti volte superiori, grazie ai danni materiali che consentono di evitare e alla corretta pianificazione delle attività umane.
(4 dicembre 2007)
Fino a oggi era possibile stabilire che tempo avrebbe fatto
al massimo per cinque giorni. Ora si guadagnano altre 24 ore
Vedremo alla prova dei fatti la bontà o meno di questo nuovo sistema anche se io rimango dell'idea che per previsioni affidabili le carte vanno guardate a 72 h., mentre parlerei di linee di tendenza oltre tale limite temporale.
Stazione meteo Sacrofano (Roma)http://nuovosalario.altervista.org/C...antage_Pro.htm
Paolo, www.centrometeoitaliano.it
La legge di Meteo-Murphy:
"Se qualcosa può andar male lo farà!"
"Col Zimon el ha el capel, o che'l fa brut o che'l fa bel!"
"Le Dolomiti di valle mia,
sono poesia, sono poesia...."
Always looking at the sky-sport
Marco
positivismo gratuito.
più pluviometri per tutti!!
Dovrà essere valutato alla prova dei fatti, naturalmente più dati si hanno meglio è, però non mi convince come è impostato l'articolo: "si guadagnerà un giorno". Forse sarebbe stato più corretto dire che il nuovo sistena aiuta a incrementare l'attendibilità delle previsioni, ma mi convinco sempre di più che aveva ragione Alberto Tomba quando diceva: "Fa notisssia, non fa notissia". Cosi fa più notisssia.![]()
C'è da chiedersi se il titolo che il contenuto l'abbia scritto di proprio pugno il sig. Mercalli o se siano sue dichiarazioni elaborate da un giornalista e/o titolista che com'è noto spesso tendono a male interpretare argomenti a loro sconosciuti (quando non sono in mala fede).
Ormai ho assistito a troppe "licenze poetiche" di tali personaggi per non dubitare che anche in questo caso abbiano travisato dei discorsi scientifici.
Questi signori dovrebbero, quando possibile, far leggere l'articolo redatto all'intervistato di turno prima della pubblicazione proprio per evitare di mettere in bocca parole non dette o ragionamenti equivocati.
Lo so, sto chiedendo la luna......
Ultima modifica di Conte; 04/12/2007 alle 10:33
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"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
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