devi mettere una latitudine tipo 86
non 90 che sennò sbarella
inoltre come ampiezza della carta devi inserire 45
per aldo: lo split si realizza rapidamete dopo le 240h
già le 00 di stamattina ipotizzavano nel lungo una forte elitticità con inevitabile split , le 06 lo hanno anticipato
ribadisco, essendo long(issimo) range, è capacissimo di essere cancellato già dal 12h
whatever it takes
Scusate ragazzi,faccio volentieri un passettino indietro per i profani come me che, benchè di fisica poco intendano ( e che suppliscono con passione e dedizione) tuttavia avrebbero desiderio di mettere dei punti fermi in quello che, in questi giorni è un verificarsi di eventi tropo e stratosferici che, in un contesto dinamico quale quello attuale, rischiano di "incasinare" non poco le ipotesi evolutive per il prossimo futuro.L'approfondimento bellissimo operato dagli amici del CS (tlc), in merito alla teoria ( o legge) di D. e B., secondo cui vi sarebbe un riscontrato nesso causale tra il CW (canadian warming) e un notevole rinforzo del Vps (interrelazione tropo- stratosferica) riscontrata in primis (ma anche oltre) alla quota di 10 hpa e visibile da un incremento dell'indice NAM, pone anzitutto un doppio ordine di quesiti in merito agli effetti di breve e di lungo periodo.Anzitutto i primi: il CW ben visibile alla quota di 100 hpa dovrebbe aver radici troposferiche e, in particolare , trovar la sua ragione di essere negli attuali indici teleconnettivi legati ad un indice PDO negativo e al rinforzo in tal senso operato dalla NIna strong ma forse (dico forse
) anche dagli effetti contenitivi (quindi poco propensi nel permettere una loro propagazione) delle SSTA atlantiche, ancora in AMO+ (benchè in netto ridimensionamento e "rilocalizzazione" rispetto allo scorso anno).A differenza rispetto all'autunno 2006 tale riscaldamento mi pare decisamente progredito verso gli States con l'effetto di traslare ulteriormente l'asse del Vp presso i meridiani centrali dell'Atlantico.(L'anno scorso la zonalità alta veniva coadiuvata da altri paramentri teleconnettivi ascrivibili in primis all'effetto Nino).E questa mi pare essere compatibile con l'attuale situazione circolatoriaGli effetti di lungo periodo sarebbero, sempre in base quanto sopra, ascrivibili agli effetti discendenti del cooling generati dal CW e dovrebbero portare, sempre secondo la nota teoria, ad un progressivo nuovo complessivo raffreddamento del Vps con effetti in troposfera (molto probabili qualora superata la soglia dell’ 1,5) perduranti da 10 a 60 gg.Pertanto , volendo grossolanamente semplificare ( se ho ben inteso), sempre secondo tale ipotesi, un riscaldamento si propaga alle quote superiori per ritrasmettersi alle quote inferiori con effetti paradossalmente opposti.A questo punto le cose si complicano in quanto intervengono i primi veri e propri riscaldamenti stratosferici in alta quota (upper warmings) ben visibili dapprima alle quote di 1 e 5 hpa e poi via via più in basso in base al livello di permeabilità tra piani isobarici.MI chiedo allora a questo punto, se tenuta per “buona” la quota corrispondente a 10 hpa per la rilevazione del NAM “critico”, esso non possa essere considerato il “crocevia” tra gli scambi tropo stratosferici e non sia quello il più idoneo ad eventuali test di propagazione.Se ciò si rivelasse cosa attendibile potrebbe effettivamente venir verificato quale degli effetti contrapposti (cooling o warming) possa successivamente prevalere negli schemi circolatori troposferici.Magari ho detto una serie di fesserie o di ovvietà pazzesche ma mi piacerebbe avere riscontro comune su quanto ipotizzato.
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Matteo
Qui si vede meglio....
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ocio
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Visione assolutamente coerente con l'output stratosferico a 50 e 100hpa di stasera...ma di strada da percorrere ce n'è ancora tanta
50 hpa:
50hpa.jpg
100hpa:
100hpa.jpg
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Roberto
Always looking at the sky....
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