
Originariamente Scritto da
mat69
Lo ha spiegato molto bene Daniele (Neo) di M3V ma non solo anche molti amici di
MNW: affinché gli eventi stratosferici ormai praticamente conclamati (siamo o saremo a breve sotto un MMW o se vogliamo usare termini vecchi uno Stratwarming Major nel bel mezzo dell’inverno) possano trovare propagazione in troposfera e perfino nei piani “border line” della stratosfera, è necessario che si aggiungano da parte della troposfera stessa degli elementi forzanti e sinergici ovvero che, a un certo punto i vettori rappresentati dall’E-P flux e i riscaldamenti stratosferici che vengono dall’alto si incontrino laddove è necessario per stabilire e consolidare il cambio della circolazione a tutte le quote.
Per fare questo devono ovviamente puntare verso le latitudini polare o
cmq dove serva per aprire del tutto quello che la stratosfera ha “socchiuso”.
Gli odierni forecast a 240 in bassa strato evidenziano proprio come questo elemento troposferico forzante attualmente ancora latiti e come il riscaldamento in sede aleutinica (che è quello necessario per dare la spallata definitiva alla “porta socchiusa”) in realtà trovi come obiettivo preferenziale anziché quello di concentrarsi in loco per strutturare la necessaria ondulazione destabilizzante nei confronti del
vps, quello di disperdersi nel Pacifico sconfinando sugli States.
La causa di ciò è probabilmente ascrivibile alla somma di 3 elementi teleconnettivi: la
PDO fortemente negativa, il contributo
ENSO- e la situazione opposta di
AMO+ in Atlantico che, pur meno intensa rispetto al 2007, si è recentemente leggermente incrementata rispetto al mese di dicembre.
L’asse del
Vp tende così a posizionarsi sull’E-Coast degli Stati Uniti e il mio timore è che in realtà, mancando al momento anche validi elementi forzanti di natura subtropicale (
MJO) vada a creare un unico ponte alto con la precedente ondulazione responsabile della circolazione Atlantica piovosa appena trascorsa, apportando una fase alto zonale destinata a perdurare almeno fino alla fine del mese in corso sotto il segno dell’alta pressione e delle temperature sopra media.
Saranno fondamentali i prossimi tre giorni , a mio avviso, per vedere se eventualmente un nuovo upper warming tuttora già visibile nei piani alti della stratosfera possa costituire un ‘ulteriore occasione di dialogo fra i diversi piani atmosferici magari con il graditissimo aiuto di una Madden in fase più favorevole.
Questo ovviamente senza voler portare scoramento alcuno e naturalmente senza alcun pregiudizio circa le occasioni che febbraio vorrà regalarci, ma sulla base di alcuni (magari non tutti) elementi rivisitati e soggettivamente valutati dal sottoscritto.

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