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Comitato Tecnico Scientifico
e l'inverno saluta....
Si avvia, con tutta probabilità alla definitiva chiusura, nel comparto europeo, l'inverno 2007/2008.
Un inverno che ha mostrato il suo lato più "tradizionale" per 1/3 all'incirca del tempo cronologicamente messo a sua disposizione dal calendario meteorologico.
La chiusura anticipata (alcuni diranno che c'è già stata
)potrà essere verosimilmente decretata verso la metà di questo mese quando i modelli, quasi tutti concordemente, intravedono una netta ripresa dei moti zonali nel comparto euroatlantico a seguito di un fugace quanto infruttuoso tentativo, da parte dell'anticiclone delle Azzorre, di imporre un blocco alla circolazione oceanica e di avviare un drastico cambio circolatorio all'insegna del freddo.
Tutto ciò dicevo, probabilmente non dovrebbe concretizzarsi, non tanto a causa della circolazione in seno al Vortice Polare complessivamente considerato, il quale dovrebbe fisiologicamente avviarsi ad un progressivo rallentamento, quanto a causa del suo nulceo più attivo che agisce tra Canada e Groenlandia. Questo a partire dalla metà della prossima settimana è previsto migrare verso est andando progressivamente ad occupare con la sua parte più attiva, i meridiani centrali del nord Atlantico e, grazie alle anomalìe AMO+, dare il via ad un pattern EA WR ++.
Quest'azione andrà ad erodere la parte più elevata dell'anticiclone nel frattempo protesasi verso nord inibendo ogni velleitario tentativo di intrusione polare e di bilobazione del Vortice.
La probabile e futura conseguenza sarà la graduale occupazione da parte della stessa Hp delle medie latitudini europee e di congiungimento con la cellula presente nel medio Atlantico e pertanto un'azione stabilizzante che potrebbe insistere, senza escludere marginali interferenze da parte del vortice, alle latitudini più basse per diversi giorni, anche fino a fine mese.
Al momento, si può vedere come incognita a questa analisi, l'azione della Madden Julian Oscillation, la quale qualora operasse in fase 6 in buona magnitudo, potrebbe conferire maggior tenacia al blocco orientale in fieri, prolungando la fase continentale prevista a partire dal prossimo fine settimana.
La responsabilità di quanto avvenuto e di quanto purtroppo probabilmente NON avverrà (fatta la dovuta eccezione per l'episodio continentale a breve scadenza) potrebbe semplicisticamante ma forse correttamente essere attribuita, per parte non trascurabile, agli effetti di un ENSO negativo strong che ha prodotto rilevanti effetti diretti sulla circolazione subtropicale e indotti sui paramentri teleconnettivi oceanici in genereale.
L'ondulazione principale operante attraverso il Vp nel Pacifico settentrionale è venuta pressochè meno a causa di una diffusa anomalìa negativa non limitata alla zona identificabile con la PDO.
Le anomalìe positive di geopotenziale create da riscaldamenti troposferici tra la siberia orientale e le Isole Aleutine hanno avuto la meglio nel propagarsi verso est fino agli States, imponendo la rotazione dell'asse del Vortice polare anche esso verso est e in posizioni a noi sfavorevoli.
Vediamo a questo punto cosa ci riserverà il mese di marzo, rimanendo comunque consapevoli che saremo ormai in un contesto primaverile.
Ovviamente sempre speranzoso di un poderoso abbaglio da parte mia........
intanto godiamoci i giorni a venire.
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