Fase di maltempo sul Mediterraneo dovuta alla presenza di un area depressionaria.
Da notare, ovviamente, la presenza di un nuovo sistema nuvoloso con perno sul Tirreno meridionale. Ora, osservando i parametri tali da qualificare il sistema sinottico, prima di emettre previsioni, si evidenzia come non siamo in presenza di un vero e proprio processo frontogenetico. (almeno sino alle ore 15 UTC) classico.
Questo per la mancanza di una Warm Conveyor Belt vera e propria che è limitata nei piani medio alti. La iniziale debole avvezione calda (prevista in incremento in serata) è invece dovuta alla componente ageostrofica.
Infatti, il Parametro termico Frontale non mostra massimi pronunciati. Tuttavia, solo nella parte più meridionale, i forcing provvedono ad una intensificazione nuvolosa. Qui, i termini dell’equazione Omega sono tutti in fase (avvezione di vorticità crescente con la quota, avvezione calda e scambi diabatici di calore) tanto che le Omega risultano abbastanza elevate. Questo spiegherebbe come in questo settore(principalmente sullo Ionio) “forzato” dai termini quasigeostrofici prendan vigore formazioni temporalesche, anche inseriti in un promontorio di thetaE. L’avvezione umida, invece, richiamata dalla componente ageostrofica, determina un aumento del Cape e linfa energetica per i sistemi convettivi.
L’onda è inclinata negativamente. Ora, generalmente, queste configurazioni sono associate con una attività convettiva maggiore rispetto alle onde…positive. Ho tentato, o meglio azzardato, di dare una spiegazione: forse è conseguenza di una diversa circolazione ageostrofica che facilita meglio un incremento delle velocità verticali. Mah, sarà…
Siccome questa situazione permarrà ancora indisturbata, la vorticità è destinata ad incrementarsi ancora tanto da intensificare la componente caldo umida e dunque ulterioremente il minimo al suolo. Infine lo shear del vento è tale da ipotizzare una possibile degenerazione in sistemi convettivi un pochino velenosi. Dove? Bò, e che ne so…