Scusa se mi intrometto, ma penso che una precisazione possa contribuire alla discussione.
SSTA+ non sempre e necessariamente inducono
SLPA- e viceversa
SSTA- favoriscono
SLPA+. In generale questo può essere vero perle zone tropicali (vedi ad es. l'origine dei cicloni, senz'altro favoriti in presenza di acque superficiali più calde).
A latitudini più alte, laddove frequenti scambi di masse d'aria portate dalla disposizione del jet stream causano avvezioni di natura termica assai diversa su una medesima area, le cose sono un po' più complesse.
Si può in breve dire che le
SSTA generano una reazione barotropica nell'atmosfera simile alle onde Rossby.
Se la disposizione delle correnti in quota tende a generare un promontorio dinamico e questo "ridge" si sviluppa sopra
SSTA+, allora spesso le
SSTA+ tendono a rafforzare ulteriormente questo promontorio, portando ad avere un
HP al suolo leggermente più ad est delle
SSTA+. Il contrario avviene con
SSTA- che possono indurre saccature nel getto polare in quota, portando a sua volta a
LP al suolo un po' più ad est delle
SSTA-.
In generale il jet stream polare tende ad aggirare le
SSTA+ in senso orario (a nord dell'equatore, è ovvio!) e le
SSTA- in senso antiorario.
In sostanza le
SLPA possono essere generate attraverso amplificazione (o diminuzione) dei promontori o delle saccature della jet stream in quota passante al di sopra delle
SSTA.
Poi c'è anche il caso in cui vaste
SSTA+ si trovano, con la loro grande ed estesa sorgente di energia (latente e sensibile), su aree normalmente invase da masse d'aria fredde di origine artica. È questo il caso delle latitudini più alte e in questo caso gli effetti sono una rapida ed ulteriore intensificazione delle
LP, che tendono, poi a persistere e stabilizzarsi su quella determinata porzione di oceano caratterizzata da
SSTA+, dalla quale continuano a ricevere ulteriore energia. Ad est di questa ciclogenesi, persistenti venti superficiali provenienti da meridione trasportano aria calda verso il polo e sono così in grado di creare anomali
HP dinamici, stazionari e parecchio estesi.
Un buon esempio che illustra quanto ho appena scritto è l'inverno del 1962/63 nel comparto Pacifico/Nordamerica.
Persistenti sviluppi di intensa ciclogenesi nell’aria artica affluita dal Polo e dalla Siberia nordorientale sopra una vasta zona di SSTA+ (grossomodo a 40 gradi N e 170 gradi W) hanno potenziato e stabilizzato un esteso promontorio di HP sulle coste pacifiche nordamericane e un altrettanto estesa e persistente saccatura di LP su gran parte del Nordamerica ad est delle Rocky Mountains.
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