Maluccio siamo messi, eh robertino. . ?
Si male.
E' uscito l'aggiornamento sull'anomalia del volume dei ghiacci artici al 15 giugno 2019.
Il 2019 sta seguendo il trend del 2012 a quanto pare
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Sticaxx'..! Addirittura come nel 2012? Ma allora cambia ben poco lassu'
Sta seguendo lo stesso trend (terribile) del 2012, ma anche del 2010, 2012, 2016 e 2017, tutti anni che in questo periodo hanno avuto un andamento dell'estensione quasi identico ma che poi hanno differito di oltre un milione di chilometri quadrati per quanto riguarda l'estensione minima.
C'è anche moltissima incertezza sui dati di volume, tra i dati PIOMAS e quelli dei danesi c'è una forte differenza sia nei dati di un singolo anno sia come trend di fondo, per i danesi dal 2007 il volume è sostanzialmente stabile mentre per gli americani il declino in termini di volume è continuato, a differenza dell'estensione estiva che secondo tutti i dati si è stabilizzata su un livello molto basso.
Non saprei dire chi abbia ragione, forse propendo leggermente per i danesi vista la maggiore coerenza tra volume ed estensione.
Nei grafici e nelle mappe DMI tra 2019 e 2012 c'è un abisso, il 2019 sarà qualcosa tipo 20% in più rispetto al 2012 alla data odierna.
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Occhio che il grafico PIOMAS pubblicato da me, valuta l'ANOMALIA del volume dei ghiacci e non l'ammontare complessivo.
Detto questo, possono esserci delle differenze nei metodi di calcolo.
Ho visto, ma se due anni sono uguali in valore assoluto devono esser uguali anche in anomalia. C'è proprio una differenza enorme tra i due metodi, che può arrivare al 20-30% in valore assoluto, anche molto di più come anomalia.
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Anche nello spessore credo, no…?
Dopo un periodo caratterizzato da una modesta perdita di ghiaccio, a partire dalla metà di giugno, la perdita di ghiaccio nel Mar Artico è aumentata e l'estensione alla fine del mese è scesa al di sotto del 2012. Un modello di circolazione atmosferica ha favorito la perdita di ghiaccio durante il mese di giugno, caratterizzato anche da temperature superiori alla media nella maggior parte dell'Oceano Artico, in particolare nei mari Laptev e nel Mare Siberiano orientale.
L'estensione del ghiaccio marino artico per giugno, ha raggiunto una media di 10,53 milioni di chilometri quadrati (4,07 milioni di miglia quadrate). Si tratta di 1,23 milioni di chilometri quadrati (475.000 miglia quadrate) al di sotto della media 1981-2010 e 120.000 chilometri quadrati (46.300 miglia quadrate) al di sopra del precedente minimo raggiunto nel giugno 2016. L'estensione a fine mese è rimasta ben al di sotto della media sul versante pacifico dell'Artico, con acque aperte che si estendevano dallo stretto di Bering e lungo le coste dei mari di Chukchi e Beaufort fino all'isola di Melville, nell'arcipelago artico canadese. Le temperature superficiali del mare (SST) nelle aree prive di ghiaccio, sono risultate insolitamente elevate, fino a 5 gradi Celsius (9 gradi Fahrenheit) sopra la media nel Mare di Chukchi, come indicato dai dati SST della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAAA) forniti sul sito web UpTempO del Polar Science Center dell'Università di Washington. Al momento , ampie zone d'acqua aperta sono visibili nei mari Laptev e Kara con un'estensione inferiore alla media nella baia di Baffin Bay e lungo la costa sudorientale della Groenlandia.
L'estensione nei primi 10 giorni del mese è scesa rapidamente, ma poi il tasso di perdita è improvvisamente rallentato. Dal 12 giugno al 16 giugno, l'estensione è rimasta quasi costante a 10,8 milioni di chilometri quadrati (4,17 milioni di miglia quadrate). In seguito a questa pausa, l'estensione è poi scesa abbastanza rapidamente per il resto del mese. Nel complesso, il ghiaccio marino si è ritirato quasi ovunque nell'Artico durante il mese di giugno. Fanno eccezione il Mare della Groenlandia settentrionale e orientale, a sud-est delle Svalbard, vicino alla Terra di Francesco Giuseppe, e nella parte sud-orientale del Mare di Beaufort, dove il bordo del ghiaccio si è leggermente espanso.
Durante il mese di giugno, le temperature dell'aria al livello di 925 hPa sono risultate superiori alla media del periodo 1981-2010 nella maggior parte dell'Oceano Artico.
Mentre il mese di maggio è stato particolarmente caldo sulla baia di Baffin e su un'ampia area a nord della Groenlandia, nel mese di Giugno le maggiori anomalie positive di oltre 6-8 gradi Celsius hanno riguardato i mari di Laptev e la Siberia orientale . Condizioni climatiche leggermente più fresche rispetto alla media, sono state riscontrate sul Mare di Barents e Kara, sulla Groenlandia centrale e sull'Artico canadese occidentale.
La circolazione atmosferica a livello del mare è stata caratterizzata da un'alta pressione sul versante nordamericano dell'Artico, con massimi di pressione sulla Groenlandia e nel mare di Beaufort, abbinata a una bassa pressione sul versante eurasiatico dell'Artico, con le pressioni più basse sul Mare di Kara . Questo modello di circolazione, ha richiamato aria calda da sud attraverso il Mare di Laptev, dove le temperature sono risultate particolarmente elevate rispetto alla media. Questo modello di circolazione ha una certa somiglianza con il modello del Dipolo Artico, che è noto per favorire la perdita di ghiaccio marino in estate. Modello che è stato particolarmente accentuato fino all'estate del 2007. Finora, il modello circolatorio per la stagione di fusione 2019 è molto diverso da quello degli ultimi tre anni, caratterizzati da una bassa pressione sull'Oceano Artico centrale.
L'estensione media per giugno 2019 è stata di 10,53 milioni di chilometri quadrati (4,07 milioni di miglia quadrate) ed è risultata la seconda più bassa da quando sono iniziate le registrazioni satellitari. L'attuale minimo storico di 10,41 milioni di chilometri quadrati (4,02 milioni di miglia quadrate) è stato stabilito nel giugno 2016. Nel complesso, l'estensione del ghiaccio marino nel mese di giugno 2019 è diminuita di 2,03 milioni di chilometri quadrati (784,00 miglia quadrate). A causa del tasso di perdita abbastanza lento verso la metà del mese, il tasso di perdita complessiva per giugno ha finito per essere abbastanza vicino alla media 1981-2010. Il tasso lineare di declino dei ghiacci marini per giugno 1979-2019 è stato di 48.000 chilometri quadrati (19.00 miglia quadrate) all'anno, ovvero il 4,08% per decennio rispetto alla media 1981-2010.
Data Download
National Snow and Ice Data Center |
Di seguito l aggiornamento relativo all estensione della banchisa artica.dati e grafici gentilmente concessi dal Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA)
02/07/2019: 8,782,986 km2, -131,234 km2 rispetto alla precedente estensione
03/07/2019: 8,677,207 km2, -105,779 km2 rispetto alla precedente estensione
04/07/2019: 8,601,738 km2, -75,469 km2 rispetto alla precedente estensione
2016(8,598,133 km2)-3,605 km2 rispetto al 2019
2019(8,601,738 km2)
2010(8,622,441 km2)+20,703 km2 rispetto al 2019
2017(8,661,889 km2)+60,151 km2 rispetto al 2019
2012(8,674,157 km2)+72,419 km2 rispetto al 2019
2014(8,698,978 km2)+97,240 km2 rispetto al 2019
2011(8,707,425 km2)+105,687 km2 rispetto al 2019
2007(8,925,495 km2)+323,757 km2 rispetto al 2019
2006(9,020,920 km2)+419,182 km2 rispetto al 2019
2013(9,051,233 km2)+449,495 km2 rispetto al 2019
2018(9,079,816 km2)+478,078 km2 rispetto al 2019
2015(9,284,536 km2)+682,798 km2 rispetto al 2019
2009(9,407,098 km2)+805,360 km2 rispetto al 2019
2008(9,449,086 km2)+847,348 km2 rispetto al 2019
2005(9,492,372 km2)+890,634 km2 rispetto al 2019
media anni 2000 (9,593,030 km2)+991,292 km2 rispetto al 2019
media anni 2010(8,798,035 km2)+196,297 km2 rispetto al 2019
media anni 1990(10,345,141 km2)+1,743,403 km2 rispetto al 2019
media anni 1980(11,023,948 km2)+2,422,210 km2 rispetto al 2019
VISHOP
Volume ghiaccio marino registrato nel giorno:04/07/2019
Il grafico mostra la variazione annuale del volume del ghiaccio marino artico nell'emisfero settentrionale, esclusi il Mar Baltico e il Pacifico. Il volume del ghiaccio viene calcolato sulla base degli spessori del modello HYCOM-CICE. In ogni cella della griglia il volume è calcolato come spessore moltiplicato per la concentrazione e per l'area, con i contributi di tutte le celle della griglia al volume totale. La banda grigia intorno al valore medio climatologico corrisponde a più/meno una deviazione standard basata sulla media decennale 2004-2013.
Sea Ice Thickness and Volume: Polar Portal
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