Citazione Originariamente Scritto da baccaromichele Visualizza Messaggio
Il massimo raggiunto il 6 marzo sembra ormai definitivo e dunque il più basso mai registrato.
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Intanto in questa ultima settimana il vento e le anomalie ben positive di temperatura hanno avuto i loro effetti. Nell'immagine satellitare di ieri sono ben visibili le aperture vicino alle coste siberiane. In queste zone il ghiaccio è già molto sottile, l'aggiunta di queste aperture e fratture potrebbe favorirne una fusione ancora più rapida nei prossimi mesi.
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Mentre su buona parte dell'artico abbiamo ghiaccio piuttosto sottile, a nord della Groenlandia, vicino allo stretto di Fram quest'anno troviamo il ghiaccio più spesso, quello in grado di arrivare tranquillamente al prossimo anno con la condizione che non venga spinto nell'Atlantico.
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Nell'ultima settimana però i venti sono stati piuttosto favorevoli ad esportare ghiaccio attraverso lo stretto di Fram, nell'animazione sotto si vede molto bene questo processo nei giorni tra il 15 ed il 22 marzo. Da notare anche come il ghiaccio, dopo ormai molto tempo, riesca a raggiungere le coste nord delle Svalbard spinto dai venti, questa volta senza fondere il che ci conferma che si tratti di ghiaccio piuttosto spesso che si sta buttando verso l'Atlantico.

Il primo giorno è quello in cui l'area nera in alto a sinistra è più grande
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Per quanto riguarda i prossimi giorni la situazione non sembra cambiare di molto, continueranno il flusso di aria calda verso la Siberia ed i venti che spingono il ghiaccio verso l'Atlantico. Come esempio nella mappa le anomalie di temperatura per domenica 26
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Più la banchisa è destrutturata, maggiore è la sua vulnerabilità ai venti...