Nell'articolo in realtà dice che, nel mese di settembre, nell'intervallo 2030-2050 il polo potrebbe essere privo di ghiacci, che è una bella differenza rispetto al dire che dal 2030 potrebbe essere privo di ghiacci.
Per quello che è l'andamento degli ultimi 4-5 anni, in realtà, io lo reputo abbastanza improbabile che nel brevissimo possa essere totalmente privo di ghiacci, visto che anche nell'eccezionale estate 2012, il minimo si attestò comunque sui 3,5 milioni di kmq, pochissimo in rapporto alla media, ma non pochissimo se rapportato al potenziale zero assoluto di cui stiamo parlando.
Questo non vuol dire che la situazione sia rosea, però non è che si debba fare i profeti di sventura a tutti i costi: per ora è un fatto che, dal 2005 in avanti, c'è stato un rallentamento nel calo dell'estensione minima, visibile in qualunque grafico disponibile sulla rete, cosa voglia dire non lo so, però ne prendo atto e vediamo cosa succede nei prossimi anni.
Non diamo per scontato che, siccome siamo in epoca GW, allora non possano succedere cose inattese o non così lineari come sarebbe lecito aspettarsi.
La mia stazione meteo: https://www.wunderground.com/dashboard/pws/IREGGI57
Si vis pacem, para bellum.
secondo me la sventura la portano e la hanno portata i minimizzatori e negazionisti e non chi, come me e altri, ha sempre portato a sua argomentazioni numeri e articoli scientifici nonchè evidenze ed ha descritto la realtà.
Anche io non credo che nel 2030 saremo senza ghiacci al polo nord ma nel 2035 la presenza di ghiaccio potrebbe essere limitata a qualche grosso iceberg alla deriva purtroppo. L'accelerazione dopo il 2014 è molto forte del GW, più forte del previsto già poco roseo.
Sperare va bene, ma prendere atto della realtà e mettere in atto contromisure forse sarebbe meglio, in questo settore come in altri:
l'auto elettrica o il contenimento delle emissioni (impossibili da realizzare ed inutili a questo punto oltretutto) a mio parere sono solo palliativi buoni per le finanze di qualcuno e la coscienza di qualcun altro, serve ben altro per affrontare un cambio climatico sempre più insidioso.
Buona domenica
in realtà è proprio dando risalto a questi "studi" che si alimenta il negazionismo.
perché è proprio fuori da ogni logica concezione poter asserire che nel settembre 2030 non ci sarà ghiaccio marino al Polo Nord.
ripeto, deve succedere qualcosa di apocalittico (mancano solo 7 anni), la "normale" (inteso non che sia normale, ma appunto seguendone il trend) decrescita che stiamo vivendo non è lontanamente sufficiente.
in più il tutto è riportato da un articolo che, dando un titolo del genere, ha il chiaro intento di fare sensazionalismo (che novità, la stampa itaGliana....).
Si vis pacem, para bellum.
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