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  1. #1
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    Predefinito Re: Non se ne esce tanto facilmente

    Certamente, ad essere sincero, è da molto tempo che non ho dato fiducia a questa estate. Nessun inverno zonale è stato mai seguito da grandi estati. Inoltre le estati con qbo+ non hanno dato garanzia di stabilità. La situazione che si va prospettando non è molto lontana dal 1995 o 1996. Anche nel 2006, l'estate partì male ma poi si riprese, ma quest'anno la situazione sembra diversa e più bloccata.

  2. #2
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Non se ne esce tanto facilmente

    Citazione Originariamente Scritto da naturalist Visualizza Messaggio
    Certamente, ad essere sincero, è da molto tempo che non ho dato fiducia a questa estate. Nessun inverno zonale è stato mai seguito da grandi estati.
    Ehm......1983, ti dice nulla?

    A meno che con grandi estati tu non intenda estati fresche e perturbate.

    ~~~ Always looking at the sky~~~








  3. #3
    Vento forte
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    Predefinito Re: Non se ne esce tanto facilmente

    Ciao ragazzi, volevo portare un mio contributo personale sul fatto che l'estate non sia ancora iniziata in nessuna parte d'Europa ...

    Ho trascorso il ponte del 02 Giugno a Berlino e ho trovato temperature massime per tre giorni sempre tra i +30°C e i +32°C ! Stiamo parlando di massime di circa 10°C oltre la media del periodo ! Chiaramente i tedeschi non sembravano dispiaciuti della cosa ( Non vengono da noi a fare le ferie...)

    Per dovere di cronaca

  4. #4
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di 4ecast
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    Predefinito Re: Non se ne esce tanto facilmente

    Grazie Diego. Infatti maggio è stato un mese estivo in gran parte d'Europa segnatamente in queste zone: Isole Britanniche, Paesi Bassi, Scandinavia meridionale, Danimarca, Francia e Germania settentrionali. Questo è dovuto al fatto che ci sono stati oltre i +2° di anomalia sulle medie di riferimento e dunque le temperature sono state quelle che si avrebbero nel primo mese estivo di giugno. Inoltre in tutte queste aree, eccetto la Bretagna, maggio si è rivelato avaro di precipitazioni.
    Dal punto di vista dello schema generale ella circolazione questo è dovuto a ben tre pulsazioni dinamiche di matrice subtropicale che hanno puntato l'Atlantico settentrionale settore di nord-est, esattamente tra le isole Britanniche, l'Islanda ed il mar di Norvegia. La prima di esse nella prima decade di maggio, è partita con direttrice Spagna-Francia, isolando una cella altopressoria tra il settore di nord-est dell'Atlantico e la Scandinavia. Il secondo è stato di matrice atlantica con l'azzorriana che ha puntato decisamente verso nord ed è avvenuto nella prima parte della terza decade. Ondulazione questa che ha provocato un affondo di aria molto fredda sul Marocco, sulla Spagna e sul deserto a sud dell'Atlante. Come risposta dal 26 maggio la massa d'aria sahariana ha invaso la nostra penisola e poi il centro Europa spostando poi l'asse più ad est sui Balcani. L'elevazione meridiana di questa onda ha di nuovo alimentato l'alta nordica ma l'azzorriana spingeva ancora, tanto che si poteva notare un ponte molto alto con doppia alimentazione. Insomma l'alta nordica è rimasta bene o male sempre alimentata con aria calda in quota.

    Andrea

  5. #5
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Non se ne esce tanto facilmente

    Vorrei tornare un attimo su quanto detto a proposito del mese di giugno.

    Una situazione che non vede vere e proprie figure bariche protagoniste dello scenario euromediterraneo ma tanti centri di azione e altrettante zone di quiete, una situazione, in sostanza, assai ondulata e complessa.
    Fatta questa premessa, al fine di muoversi all'interno di questo "campo minato" prendiamo come riferimento principale le attuali SST relative all'Oceano Atlantico e zone limitrofe.

    I principali centri d'azione li troviamo uno sui meridiani centrali dell'Atlantico settentrionale, l'altro sull'Europa settentrionale mentre, tra la il regno unito e la penisola scandinava, troviamo una vasta area di alta pressione.
    Più a sud ovvero alle medie latitudini e zone subtropicali troviamo l'alta pressione delle azzorre che, a fasi alterne, crea un debole legame con l'hp scandinavo, una depressione iberico - mediterranea mentre più ed est dovrebbero crearsi i primi veri prodromi dell'anticiclone subtropicale a interessare l'Europa orientale centro meridionale coinvolgendo, a tratti e in parte le nostre regioni meridionali e centrali adriatiche ma principalmente in azione tra la Romania e il Mar Nero.
    Bene. L'Italia probabilmente si troverà, almeno fino all'inizio della terza decade del mese, lungo un immaginario spartiacque che divide le masse d'aria umide provenienti dell'Atlantico da quelle più fresche e moderatamente instabili provenienti dal Vecchio continente.
    L'elemento comune, in entrambe le fasi, è rappresentato dal fatto che entrambe queste masse d'aria, a fasi praticamente alternate, andranno ad alimentare la falla presente tra la penisola iberica e il Mediterraneo occidentale, rinnovando condizioni di tempo poco stabile con connotati a tratti diversi.
    Ne conseguiranno fasi altalenanti più umide ed uggiose ma più calde con fasi più fresche e instabili.
    L’anticiclone delle Azzorre, del tutto latitante almeno fino a tutta la seconda decade di giugno, a tratti in congiunzione con l’hp anglo scandinavo, creerà i presupposti per fasi fresche e instabili.
    Il ponte anticiclonico sarà tuttavia non particolarmente tenace per cui alle fasi fresche si alterneranno correnti più umide di matrice oceanica ad alimentare la depressione presente tra le coste ispanico portoghesi e il mediterraneo occidentale.
    Il tutto in un contesto sinottico che di estivo ha ancora ben poco.

    Ultima modifica di mat69; 04/06/2008 alle 19:56
    Matteo



  6. #6
    Tempesta violenta L'avatar di Tex
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    Predefinito Re: Non se ne esce tanto facilmente

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Vorrei tornare un attimo su quanto detto a proposito del mese di giugno.

    Una situazione che non vede vere e proprie figure bariche protagoniste dello scenario euromediterraneo ma tanti centri di azione e altrettante zone di quiete, una situazione, in sostanza, assai ondulata e complessa.
    Fatta questa premessa, al fine di muoversi all'interno di questo "campo minato" prendiamo come riferimento principale le attuali SST relative all'Oceano Atlantico e zone limitrofe.

    I principali centri d'azione li troviamo uno sui meridiani centrali dell'Atlantico settentrionale, l'altro sull'Europa settentrionale mentre, tra la il regno unito e la penisola scandinava, troviamo una vasta area di alta pressione.
    Più a sud ovvero alle medie latitudini e zone subtropicali troviamo l'alta pressione delle azzorre che, a fasi alterne, crea un debole legame con l'hp scandinavo, una depressione iberico - mediterranea mentre più ed est dovrebbero crearsi i primi veri prodromi dell'anticiclone subtropicale a interessare l'Europa orientale centro meridionale coinvolgendo, a tratti e in parte le nostre regioni meridionali e centrali adriatiche ma principalmente in azione tra la Romania e il Mar Nero.
    Bene. L'Italia probabilmente si troverà, almeno fino all'inizio della terza decade del mese, lungo un immaginario spartiacque che divide le masse d'aria umide provenienti dell'Atlantico da quelle più fresche e moderatamente instabili provenienti dal Vecchio continente.
    L'elemento comune, in entrambe le fasi, è rappresentato dal fatto che entrambe queste masse d'aria, a fasi praticamente alternate, andranno ad alimentare la falla presente tra la penisola iberica e il Mediterraneo occidentale, rinnovando condizioni di tempo poco stabile con connotati a tratti diversi.
    Ne conseguiranno fasi altalenanti più umide ed uggiose ma più calde con fasi più fresche e instabili.
    L’anticiclone delle Azzorre, del tutto latitante almeno fino a tutta la seconda decade di giugno, a tratti in congiunzione con l’hp anglo scandinavo, creerà i presupposti per fasi fresche fresche e instabili.
    Il ponte anticiclonico sarà tuttavia non particolarmente tenace per cui alle fasi fresche si alterneranno correnti più umide di matrice oceanica ad alimentare la depressione presente tra le coste ispanico portoghesi e il mediterraneo occidentale.
    Il tutto in un contesto sinottico che di estivo ha ancora ben poco.

    quoto
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  7. #7
    Uragano L'avatar di Gravin
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    Predefinito Re: Non se ne esce tanto facilmente

    Andrè, cosa ne dici dell'uscita LR di questa sera?


    Tks





    http://www.predazzo-meteo.it/index.php
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  8. #8
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: Non se ne esce tanto facilmente

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Vorrei tornare un attimo su quanto detto a proposito del mese di giugno.

    Una situazione che non vede vere e proprie figure bariche protagoniste dello scenario euromediterraneo ma tanti centri di azione e altrettante zone di quiete, una situazione, in sostanza, assai ondulata e complessa.
    Fatta questa premessa, al fine di muoversi all'interno di questo "campo minato" prendiamo come riferimento principale le attuali SST relative all'Oceano Atlantico e zone limitrofe.

    I principali centri d'azione li troviamo uno sui meridiani centrali dell'Atlantico settentrionale, l'altro sull'Europa settentrionale mentre, tra la il regno unito e la penisola scandinava, troviamo una vasta area di alta pressione.
    Più a sud ovvero alle medie latitudini e zone subtropicali troviamo l'alta pressione delle azzorre che, a fasi alterne, crea un debole legame con l'hp scandinavo, una depressione iberico - mediterranea mentre più ed est dovrebbero crearsi i primi veri prodromi dell'anticiclone subtropicale a interessare l'Europa orientale centro meridionale coinvolgendo, a tratti e in parte le nostre regioni meridionali e centrali adriatiche ma principalmente in azione tra la Romania e il Mar Nero.
    Bene. L'Italia probabilmente si troverà, almeno fino all'inizio della terza decade del mese, lungo un immaginario spartiacque che divide le masse d'aria umide provenienti dell'Atlantico da quelle più fresche e moderatamente instabili provenienti dal Vecchio continente.
    L'elemento comune, in entrambe le fasi, è rappresentato dal fatto che entrambe queste masse d'aria, a fasi praticamente alternate, andranno ad alimentare la falla presente tra la penisola iberica e il Mediterraneo occidentale, rinnovando condizioni di tempo poco stabile con connotati a tratti diversi.
    Ne conseguiranno fasi altalenanti più umide ed uggiose ma più calde con fasi più fresche e instabili.
    L’anticiclone delle Azzorre, del tutto latitante almeno fino a tutta la seconda decade di giugno, a tratti in congiunzione con l’hp anglo scandinavo, creerà i presupposti per fasi fresche e instabili.
    Il ponte anticiclonico sarà tuttavia non particolarmente tenace per cui alle fasi fresche si alterneranno correnti più umide di matrice oceanica ad alimentare la depressione presente tra le coste ispanico portoghesi e il mediterraneo occidentale.
    Il tutto in un contesto sinottico che di estivo ha ancora ben poco.

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  9. #9
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Non se ne esce tanto facilmente

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
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    mmm

    Matteo



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