Mantenendo una costante linea di coerenza e, se vogliamo, di scanzonata sovraesposizione e dopo comunque una ponderata analisi a 360° di tutto quanto si può, oggi mi sento di affermare con sufficiente affidabilitÃ* che l'ultima decade di Dicembre avrÃ* caratteristiche climatiche decisamente orientate verso il freddo perturbato di origine continentale su gran parte della penisola, principalmente sul centro-nord e segnatamente, come sempre accade in occasione di flussi continentali, sul versante adriatico.
Le motivazioni sono essenzialmente legate alla evoluzione bicellulare della iniziale situazione di blocco nord-atlantico in divenire nel prossimo week-end, cui sarÃ* associato un intenso flusso freddo di origine artica marittima.
La successiva tendenza a positivizzazione della NAO non significa infatti altro che la rotazione oraria dell'asse del promontorio indotta dal forcing innescato dallo split del VP in area sub-artica canadese.
Tale evoluzione avrÃ* con molta probabilitÃ* l'effetto di produrre una cospicua retrogressione fredda dall'Europa nord-orientale con obiettivo i Pirenei passando per l'arco alpino e la contemporanea affermazione in area baltica di un valido promontorio dell'alta russa in progressiva estensione all'Europa centrale.
Da segnalare, a completamento dell'analisi e ad integrazione di una possibile estensione della rigida fase climatica alla prima decade di Gennaio, l'incipiente intenso SW in progressiva estensione temporale dai piani superiori della stratosfera e spaziale dall'artico russo-asiatico verso la Scandinavia.
Ecco qualche mappa esplicativa:
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