Un titolo un po’ provocatorio, ma che rispecchia la tendenza degli ultimi anni. In effetti, a differenza ad es. degli anni 90 (con la parziale eccezione del 1995 e del 1996),
gli anni 2000 (con le eccezioni del 2001 e ovviamente del 2003) hanno visto una prevalenza di mesi di agosto assai perturbati e instabili (2002, 2005, 2006, 2007), a volte anche freschi (2005, 2006, 2007) sull’Europa centro-meridionale e occidentale.
Cosa aspettarci quest’anno? Nell’ outlook del CS già avevamo delineato una certa tendenza.
In questo TD cercherò di fornire qualche analisi un po’ più aggiornata.
Non prenderò in considerazione, al momento, i vari run ECMWF o GFS long range: la mia vuole essere un’analisi puramente teleconnettiva.
Farò capo a 4 indicatori predittivi:
[1] SSTA atlantiche;
[2] SSTA indiane (zona WTIO) e corrispettivo indice IOD;
[3] Stato dei monsoni westafricano e indiano;
[4] SSTA pacifiche.
[1] La situazione appare improntata ad una certa persistenza, ma c’è cmq qualcosa di nuovo che emerge nelle ultime settimane.
Si tratta del progressivo riscaldamento della parte occidentale del Nordatlantico accompagnata da un relativo raffreddamento di quella orientale, segnatamente al largo delle isole britanniche.
Ora: la situazione appare in ogni caso ben diversa dal pattern delle SSTA che accompagna le estati più calde sull’Europa centro-occidentale;
tuttavia un accentuato gradiente delle SST fra la parte centro-orientale e quella occidentale dell’oceano, in sé, tende cmq a favorire una predisposizione del jet in uscita del Nordamerica sull’oceano in una maniera tale per cui potrebbero essere favoriti promontori anticiclonici sul medio Nordatlantico e poi sulla parte orientale del continente europeo.
Il riscaldamento delle SST al largo di Terranova di queste settimane
potrebbe rafforzare il regime di circolazione descritto sopra, favorendo lo spostamento della LP nordatlantica a nordest dell’Islanda (in area GIN) e l’irrobustimento dell’HP subtropicale dal medio Nordatlantico verso l’Europa occidentale, con connotazioni di zonalità a maggior carattere anticiclonico rispetto a luglio e una disposizione delle anomalie in parziale configurazione “Atlantic Ridge” (Cassou et al. 2005) ma con l’anomalia positiva spostata un po’ più verso l’Europa occidentale (probabilmente di durata cmq abbastanza limitata; non è da escludere un ritorno a condizioni di EA+/SNAO-/Regime 3, stante il punto [2]).
Un aspetto da non trascurare, poi, è il fatto che la parte occidentale (nordatlantica e westafricana) dell’ITCZ potrebbe shiftare maggiormente verso nord, a differenza di quanto non abbia fatto finora (mentre era la parte più orientale a sostare a latitudini più elevate, spinta anche dal rialzo delle SSTA in zona WTIO).
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La parziale e provvisoria fase di SSTA- su buona parte del Golfo della Guinea a giugno sosterrebbe questa ipotesi (Baldi et al. 2003).
[2] Infatti un discreto incremento delle SST in zona WTIO, associato a persistenti SSTA- in zona SETIO, ha spinto in alto l’indice IOD, e questo, solitamente, è correlato con una seconda parte d’estate/inizio autunno più caldi della media in Europa centro-meridionale.
A seconda della disposizione dell’ITCZ, questa anomalia può concentrarsi sul centro-ovest (vedi 1994) o centro-est (come l’anno scorso) del continente. Questa differenza (cmq tutt’altro che trascurabile) è anche associata alla forza dei monsoni westafricano e/o indiano.
[3] In Africa occidentale, finora, la stagione monsonica è iniziata abbastanza in anticipo e da inizio giugno abbiamo avuto un leggero surplus precipitativo, ma solamente in zona costiera, fra il Golfo della Guinea e la parte meridionale del Sahel.
La penetrazione del monsone verso nord avviene con una certa difficoltà: nelle ultime 2 settimane il surplus è rimasto in zona costiera, mentre nell’entroterra saheliano è iniziato un certo deficit.
La previsione effettuata a suo tempo dell’IBIMET dava una stagione monsonica abbastanza in media (o leggermente sotto). Probabilmente, l’inizio più piovoso potrebbe anche essere bilanciato da una seconda parte più deficitaria. Un previsto spostamento verso nord dell’ITCZ dell’Africa occidentale,potrebbe cmq solo parzialmente sopperire ad un’eventuale deficit monsonico saheliano nelle prossime settimane.
In India la stagione è pure partita in anticipo e sopra le righe. È poi seguita una fase di minor vigore del monsone e ora, a metà luglio, una fase abbastanza fluttuante. Cmq a fine prima decade, con qualche giorno di anticipo, il monsone ha praticamente toccato l’intera penisola, apportando surplus in misura maggiore sulla parte settentrionale del subcontinente. Da inizio estate, finora, abbiamo circa un 4% in più di pioggia (All-India Summer Monsoon Rainfall).
In questo caso ci sono buone possibilità che il monsone ad agosto persista con forza e vigore. L'IMD prevedeva un monsone nella norma, ma va cmq sottolineato che queste proiezioni abbracciano tutta la lunga stagione monsonica, cioè da fine maggio ad ottobre.
Nell’analisi effettuata nell'apposito TD sottolineavo come ci fossero 3 parametri su 5 che lasciavano prevedere un IMI più intenso della media. Ad oggi, possiamo dire che a questi 3 si è aggiunto l’indice IOD in forte incremento (che tende a rafforzare il monsone) e la situazione del Pacifico (vedi punto [4]) non dovrebbe inibire troppo il monsone (nonostante la neutralizzazione della Nina e una provvisoria situazione delle SST Nino-like, cmq l’anomalia troppo orientale per poter influenzare in modo decisivo il monsone).
Questi sono i compositi (anomalie del GPH500 hPa) dei mesi di agosto con monsone indiano particolarmente più intenso della media meno quelli con un monsone particolarmente meno intenso della media:
A seguire, invece, il campione di mesi di agosto con monsone indiano più intenso associato a monsone westafricano meno intenso della media:
[4] Uno sguardo infine al Pacifico: situazione di relativa stabilizzazione delle anomalie. A fronte di una PDO- (con però le SSTA+ sul Nordpacifico che si sono spostate verso est quasi a lambire le coste californiane), abbiamo una Nina ormai neutralizzata e, come già detto, una situazione Nino-like sull’est dell’oceano. In sé, questa situazione potrebbe favorire l’emergenza di una fase di SNAO+, con la zona di HP che dal medio Nordatlantico si spinge verso l’Europa nordorientale e maggior instabilità sul Mediterraneo (soprattutto centro-orientale).
Ma il fatto che le SSTA non siano particolarmente rilevanti (e che ci siano ancora molte perplessità a proposito dello stato futuro dell’ENSO), tenderebbero a relativizzare parecchio l’influenza di questo predittore sulla seconda parte della stagione estiva europea.
Tirando le somme: ho la netta impressione che agosto 2008 potrebbe anche differenziarsi un po’ dai mesi di agosto degli ultimi anni, pur se non me la sentirei (ad oggi) di prevedere un mese completamente stabile e anticiclonico sull’Europa centro-meridionale e occidentale. Probabilmente potremmo assistere ad una netta divisione fra una parte del mese con benefici (in termini di stabilità e calore) maggiori ad occidente e una parte con benefici maggior ad oriente.
~~~ Always looking at the sky~~~
Fossero tutti competenti alla tua stregua... leggere le tue analisi è una delizia!
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complimenti, steph, analisi coi controfiocchi
la parte finale è però un pò sibillina:
Probabilmente potremmo assistere ad una netta divisione fra una parte del mese con benefici (in termini di stabilità e calore) maggiori ad occidente e una parte con benefici maggior ad oriente.
intendi la prima parte più calda ad occidente e la seconda a oriente?
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super dettagliata analisi !
max +42°c 14/8/03 / min -13°c 7/2/91- T a n o G. -Castelferretti , frazione a circa 5 km a s/o di Falconara Marittima (AN)
Fammi capire, Steph.
1) Dalle immagini delle SSTA, concentrandosi in atlantico ovest (al largo delle coste americane) si nota una certa diminuzione (come trend) del gradiente meridionale. Questo mi farebbe pensare ad una diminuzione dell'intensità del getto in entrata in atlantico con aumento della posibilità di scambi meridiani anche nel settore est atlantico (da qui una tendenza ad ATL WR).
2) Facendo riferimento a Rodwell-Hoskins (2001), lì si specula sul ruolo importante che soprattutto il monsone asiatico ha per i giochi in mediterraneo. Sostanzialmente si nota come un'anomalia positiva del suddetto provochi, per il periodo estivo, una area piuttosto estesa di downdraft in mediterraneo est. Questo mi fa supporre possa portare ad una formazione di un anticiclone piuttosto duraturo per l'area suddetta. Meno importanza viene data al monsone africano per il destino in mediterraneo.
Possono punto 1 e 2 coesistere? E trovi questo combaci con la tua analisi?
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Secondo me, la prima parte potrebbe essere più calda nell'Europa orientale, anche per via dell'assorbimento dell'alta scandinava che verrà riassorbita ad oriente. I primi di agosto, dal 2/3 vi saranno possibilità di incursioni atlantiche tra la Francia e la Spagna, mentre nella seconda parte di agosto, si farà ingerente l'alta delle Azzorre, spingendo le incursioni atlantiche verso est (Balcani). Per la prima parte sembra una zonalità bassa, dopo la moderata onda più calda dovuta a quanto detto sopra.![]()
Quest'anno vedo un agosto anomalo,quindi per caldofili estremi... non il solito agosto che da sempre è l'anticamera dell'autunno,con rare ecceizoni tipo 2003 o qualche anno 90
basterebbe poi anche un agosto 3°meno del 2003 per essere caldo eccezionale,il 2003 fu troppo fuori scala,che il secondo agosto piu caldo posto è distanziato di 3° medi,un enormita per un mese e ancor piu grande a confronto col secondo posto,che di solito la differenza è di centesimi di grado!!
complimenti per l'analisi![]()
Inverno 2016?" Che l' HP si ammali di PRIAPISMO !!"
Cassano M: PET
“Mai discutere con un cretino..dopo 5 min non si capisce + chi sia tra i due”
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