Nei mesi con 2-3 gradi di temperatura in più rispetto alla media, frequentissimi negli ultimi anni, la gente comune non si accorge di niente in quanto fa il confronto con gli anni recenti.
Penso che anche se la temperatura aumentasse di 6 gradi non cambierebbe tantissimo per la percezione dei non appassionati.
Inoltre penso che neanche questo aumento dirimerebbe i dubbi sulla parte di aumento "naturale" e sulla parte di aumento "antropico"; sicuramente i modelli avrebbero comunque delle imprecisioni, si baserebbero su probabilità e ciò basterebbe a qualcuno per credere che sia tutto parte di un ciclo naturale.
PESCARE LE SARDE DALLE GUGLIE DEL DUOMO
Mario Tozzi sulla Rai ha trasmesso una ricostruzione virtuale di Milano inondata a causa dell'innalzamento del livello del mare. Attribuendo l'innalzamento di 160 mt ( Milano infatti è a 152 mt sul livello del mare) senza alcuna prova alle emissioni antropogeniche.
Questo è un articolo di "Le scienze" che introduce la peer review
http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1333164
qui la peer review:
e cito
"Più plausibile, ma ancora accelerata da condizioni estreme, di portare il totale il livello del mare entro il 2100 ad un aumento di circa 0,8 metri."
0,8 mt ( che è più dei livelli stimati dall’ipcc 0,2-06 mt) contro i 160 mt di Tozzi.
Ma davvero crede che in un secolo la temperatura può aumentare di SEI gradi??Praticamente Cuneo,che negli ultimi anni ha una temperatura media di +12°,arriverebbe a 18°,come Palermo
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Lou soulei nais per tuchi
Milano non è ne a 152mt ne a 125mt, piazza del Duomo a Milano si trova a 121.6mt sul livello del mare, nelle cartine geografiche viene riportato il valore di 122mt.
Per quanto riguarda quello che dice Tozzi, non perdo neppure il tempo a leggere, non mi piace il suo modo di terrorizzare l'umanità, infatti è definito da molti un cassandra!.
da Diego.
Valgerola: la più bianca d'inverno, la più verde d'estate!
LE MEZZE VERITÀ DI TERZO PIANETA SU RAI 3 di Maurizio Morabito
Mario Tozzi cade sul Lago Chad
Nella puntata del 15 dicembre di "Terzo Pianeta" (la nuova trasmissione di Mario Tozzi il sabato sera su Rai3) è stato trasmesso un piccolo pezzo per mostrare come il Lago Chad si stia prosciugando a causa del cambiamento climatico (e delle irrigazioni umane).
Peccato che non ci sia stato tempo per dire che quello stesso lago si e' prosciugato gia' nell'8500 aC, nel 5500 aC, nel 2000 aC, nel 100 aC e ultimamente anche nel 1908.
E perche' non c'e' stato tempo? Perche' un'informazione del genere avrebbe minato l'idea di "Tristia" (il nome Gaia forse era troppo allegro) che ci sia qualcosa di particolarmente preoccupante nel fatto che il Lago si stia prosciugando di nuovo. Difficile immaginare che le emissioni di anidride carbonica e l'ammontare delle irrigazioni fossero gia' dietro quanto successo ben sei volte negli ultimi diecimila anni.
Il Tozzi ha poi introdotto un servizio sui futuri "conflitti sull'acqua". Si e' parlato di vari posti nel mondo dove l'utilizzo di fiumi da parte di una nazione potrebbe portare a eventuali guerre.
Di nuovo, e' stato un peccato che non si sia trovato alcun minuto in cui portare analogie con il passato. In questo caso, pero', la spiegazione e' piu' facile: non esiste memoria storica di "guerre dell'acqua". Semplicemente, non sono mai successe.
Dobbiamo allora evincere che il messaggio di fondo di "Terzo Pianeta" e' che il mondo va abbastanza bene, visto che per intrattenere i telespettatori adesso bisogna addirittura inventarsi i problemi?
Maurizio Morabito
IDEM per Al Gore!
Non ho visto la trasmissione e non conosco nè Tozzi ne Morabito, però, del bacino del Ciad mi sono interessato anch'io, puoi leggere qualcosa qui:
http://marcopifferetti.altervista.org/ciad/ciad.htm
è vero che è soggetto a forti variazioni di livello e che in passato ha già avuto momenti critici, ma è anche vero oggi gravitano sul quel bacino 22.000.000 di persone a riscio emigrazione (una volta non era così) e che gli scenari IPCC vedono per questa area una ulteriore progressiva diminuzione delle precipiatazioni.
Ma è inutile parlare del passato, ci interessa il futuro, non credo che i "conflitti sull'acqua" avverrano solo in loco, ma saranno probabilmente una drammatica realtà migratoria, anche qualora si dimostrasse (lo ritengo improbabile) che il riscaldamento non ha cause antropiche.
Marco Pifferetti Albinea - Reggio E.
http://marcopifferetti.altervista.org/index.htm
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