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    Burrasca forte L'avatar di Lorenzo Catania
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    Predefinito L'estate sta per subire un primo diretto allo stomaco

    Che ne dite? Ripartiamo con il nowcasting? Mi sembra l'occasione giusta, no?

    Certo, non si tratta della tempesta equinoziale (quella verrà più avanti), ma intanto si cominciano a vedere i primi segnali di cedimento della bella stagione.
    Andiamo allora a vedere cosa sta per succedere, anche se vi premetto che fare una previsione precisa della fenomenologia dei prossimi giorni è davvero dura, perché entreranno in gioco diverse figure bariche e numerose variabili.
    Partiamo con la situazione attuale: nel suo vagare verso nord, il vecchio ciclone tropicale Hanna è stato agganciato dalla Corrente a Getto in sviluppo dagli Stati Uniti verso l'Atlantico, determinandone una trasformazione radicale, che lo ha portato ad assumere le sembianze di una normale depressione extratropicale, depressione che adesso possiamo osservare bene su una moviola satellitare a poche centinaia di chilometri ad ovest delle Isole Britanniche.
    Sarà proprio questa perturbazione ad interessare direttamente le nostre regioni nel prossimo fine settimana, anche se la sua evoluzione ulteriore sarà in parte determinata da altri fattori. Vediamo quali cercando intanto di seguirne le trasformazioni delle prossime 72 ore:

    - Mappa 1: ore 12z di oggi. Il ciclone di nostro interesse si affaccia sulle Isole Britanniche. E' già in fase di maturità, con un settore occluso piuttosto giovane, un ramo caldo piccolo ma intenso, ed un fronte freddo ben sviluppato e seguito da aria di origine groenlandese (nel settore interessato anche dalla linea di instabilità post-frontale) e dalle medie latitudini statunitensi (il ramo disteso sulle Azzorre).
    Intanto sull'Europa centrale e Mediterranea insiste una situazione di calma, con aria calda in quota, una palude barica al suolo (addirittura una depressione termica in vicinanza delle coste africane, con qualche infiltrazione di aria umida che fa esplodere qualche isolato ma violento ammasso temporalesco) e venti deboli. Sulla Russia settentrionale invece sono già arrivate le prime staffilate di aria fredda artica.



    Mappa 2: ore 00z prossime. Il ciclone avanza verso est, sostenuto da una risalita di aria calda corposa tra Manica e Mare del Nord; il ramo freddo si distende ulteriormente, ma tende a dissolversi nel tratto terminale. La linea di instabilità seguita dall'aria fredda ed instabile groenlandese invece si intensifica, e tende a raggiungere il ramo freddo.
    Sembra insomma procedere tutto in maniera lineare.



    Mappa 3: ore 12z di domani, giovedì. Qui iniziano i "guai" per la perturbazione collegata al ciclone. Da una parte, sul lato ovest, inizia ad essere deformata dall'orografia europea; in particolare tenete d'occhio il settore disteso sul Golfo di Biscaglia, che nelle ore successive si sposterà a velocità sempre più elevate.
    Dall'altra parte invece la risalita calda tende ad affievolirsi, sia per l'invadenza del ramo freddo, che taglia un po' i ponti con le zone di rifornimento, sia perché ostacolata ad est e nord-est da correnti in quota nettamente contrarie alla sua avanzata.
    Fate attenzione anche al rametto freddo in formazione tra Baltico, Polonia ed Ucraina, generato da un principio di avanzamento verso ovest della goccia fredda sulla Russia settentrionale.



    Mappa 4: ore 00z di venerdì. L'aria fredda a seguito del fronte atlantico tende a concentrare il suo avanzamento in due zone: una, che non ci interessa, poco ad est della Scozia; l'altra, ben più importante, sulla Porta di Carcassonne. Indirettamente questo porta alla lenta dissipazione del ramo sulla Spagna. L'aria instabile nel frattempo, seguendo questo moto, si organizza in ossequio alle avvezioni di vorticità conseguenti concentrandosi sulla Scozia ed il Golfo di Biscaglia settore nord.
    Il ramo caldo, per quanto detto nella mappa precedente, frena bruscamente, ed il fronte caldo inizia ad essere avvicinato dal rametto freddo sulla Polonia.
    La pressione inizia a calare sul Mediterraneo settentrionale.



    Mappa 5: ore 12z di venerdì. L'aria fredda entrata da Carcassonne, guidata dalla nuova goccia fredda formatasi su Biscaglia, viene sparata addosso alle Alpi occidentali, e costretta a passare a nord della catena; tuttavia qualche infiltrazione probabilmente riuscirà ad interessare parte delle nostre regioni di nord-ovest (specie aree montane). Una parte dell'aria fredda, però ormai stemperata dall'assenza di un flusso deciso, entrerà dal Rodano, generando un po' di Maestrale, senza però grossi "danni". Dietro ad essa per qualche ora l'aria si farà più stabile, con assenza di fenomenologia evidente; ma l'avanzata della goccia fredda presto accenderà l'instabilità sulla Francia.
    Insomma, in questa prima fase non dobbiamo attenderci cose particolari, se non qualche forte temporale su parte del nord (le solite zone).
    Tornando alla sinottica comunque notate il rametto freddo polacco che inizia ad accelerare verso ovest, raggiungendo il ramo caldo ed avvicinandosi all'aria fredda da Carcassonne, che "rulla" verso est. Stiamo per assistere ad uno scontro frontale, insomma.



    Mappa 6: ore 00z di sabato. La parte settentrionale del fronte atlantico ormai è totalmente occlusa e perde d'importanza; nel frattempo il rametto freddo polacco ha raggiunto il suo obiettivo ed ha portato alla rapida occlusione di una parte della perturbazione di nostro interesse, tra Germania ed Inghilterra. L'aria fredda da Carcassonne continua la sua gitarella, iniziando a rallentare sull'Austria orientale; quella dal Rodano arriva su Sardegna e regioni dell'alto Tirreno, senza però troppa convinzione. In questa fase comunque qualche temporale dovuto allo "scalzamento" dell'aria calda preesistente tra Sardegna e Tirreno centrale potrebbe nascere, ma siamo ben lungi dal poter confermare questa ipotesi.
    Insomma, i primi refoli di aria più fresca iniziano ad interessare l'Italia (buona parte del nord, Toscana e Sardegna), ma non siamo ancora nella fase produttiva del peggioramento; dovremo attendere l'ingresso della goccia fredda nel Mediterraneo, prevista per 12-24 ore dopo.



    Però aspettiamo a fare previsioni di piogge o temporali, dove, come e quando; intanto vediamo se le prospettive delle prossime 72 ore verranno rispettate
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    Ultima modifica di Lorenzo Catania; 10/09/2008 alle 11:19
    "La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)

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