"Talvolta i perdenti hanno insegnato più dei vincenti. Penso di aver dato qualcosa di più e di diverso alla gente"
ZDENEK ZEMAN
infatti, è inutile star qui a discernere tra qual è la causa principale tra temperature e precipitazioni... entrambe sono fondamentali, e sono entrambe state soggette a forti variazioni che pregiudicano l'esistenza dei ghiacciai nelle forme attuali, così come si sta verificando sempre più in fretta negli ultimi anni.
ovvio che una stagione più nevosa, come è stata la primavera scorsa, fa gridare al cambiamento, ma se poi settembre fa una settimana di africa cosa vuoi...![]()
https://meteoravanel.it/ webcam realtime e dati meteo da oltre 15 punti di osservazione e monitoraggio a Vittorio Veneto e Pian Cansiglio
e oltre ai semplici valori di temperatura e precipitazioni, sono da valutare le condizioni igrometriche e il vento: le prime che accentuano la fusione in caso di alti valori, le seconde che asportano la neve anche se caduta in gran quantità...
tanti fattori concatenati!
https://meteoravanel.it/ webcam realtime e dati meteo da oltre 15 punti di osservazione e monitoraggio a Vittorio Veneto e Pian Cansiglio
arrivo ragazzi arrivo, un attimo di pazienza
per quanto riguarda l'eterna diatriba temperature vs. precipitazioni cito il lavoro più importante per quanto riguarda i Ghiacciai delle Alpi fatto da
M.Zemp
http://www.geo.uzh.ch/~mzemp/Docs/Zemp_PhD_2006.pdf
Zemp ha riprodotto un modello basato sui dati di bilancio di massa di tutti i ghiacciai delle Alpi (quelli disponibili ovvio). Per un mio esame universitario ho poi provato ad applicare il suo modello ai dati meteo di Sils (Engadina) ed alle osservazioni sulla ELA (equilibrium line altitude) in Lombardia (settori Ortles e Bernina) il modello Zemp sembra funzionare molto bene nelle stagioni testate.
detto questo posto un paio di slides molto molto interessanti sul rapporto ricavato fra precipitazioni e temperatura
le slides parlano da sole comunque per il Caa % la percentuale di superficie in accumulo rispetto alla media 1971-90.
Interessante far notare come l'estate 2003 abbia fatto registrare una anomalia sui 6 mesi estivi di 2,7° a Sils rispetto alla media 61-90, plottando questo valore nel grafico vedete come le precipitazioni (incrementi o decrementi verosimili (+-30%) diventino poco influenti.
in conclusione il peso delle precipitazioni è ovviamente piuttosto elevato in condizioni termiche che al momento sembrano defunte (le ultime estati mostrano valori fra +1 e +2° rispetto alla media di riferimento). Più alziamo lo scarto dalla media delle temperature più queste diventano fondamentali annullando quasi il peso delle precipitazioni.
del resto sempre considerando i dati di Sils (la serie climatica più importante delle Alpi centrali) si vede chiaramente come, ad oggi, il regresso sul lungo periodo dei ghiacciai delle Alpi centrali non sia imputabile ad un decremento delle precipitazioni ma ad un inesorabile incremento termico. Aumento termico al quale si è aggiunto negli ultimi anni un netto decremento delle precipitazioni, il quale ha certamente peggiorato le cose
(è be n evidente come, fra la seconda metà degli anni 90' ed il 2002 le precipitazioni nella stagione di accumulo siano state complessivamente sopra la media ultracentenaria! questo impulso è stato annientato dal corrispettivo aumento termico tanto che non ci sono stati segnali di fasi positive durate più di 1-2 stagioni consecutive (vedi 2001 su alcuni settori Alpini)
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osservatorio meteo dei Burnigui di Andalo Valtellino www.meteovaltellina.it
http://www.youtube.com/elnibi
ho trovato questo post
http://forum.meteonetwork.it/showthr...t=inverno+2001
Stazione meteo Sacrofano (Roma)http://nuovosalario.altervista.org/C...antage_Pro.htm
Paolo, www.centrometeoitaliano.it
Ottimo.
Questo risponde a tutte le mie domande.
Grazie mille Ricky
Stazione meteo Sacrofano (Roma)http://nuovosalario.altervista.org/C...antage_Pro.htm
Paolo, www.centrometeoitaliano.it
bentornato luca !!!
Aggiungo che si vedono anche due figure importanti: un bel doppio minimo (figura rialzista - giallo) ed un doppio massimo (figura ribassista - verde).
Non c'è che dire. Le coincidenze ci sono....
Se, tra un decennio o lì intorno, dovesse verificarsi un secondo 2003, saremmo di fronte ad una figura ribassista.....
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Giovanni Tesauro
Responsabile Rete Stazioni Meteorologiche MeteoNetwork-Meteo.it
Dati in diretta da Capiago Intimiano (CO, 375 m s.l.m.) http://www.dropedia.it/stazioni/intimiano_sud/index.htm
Mi complimento per l'intervento che permette di avere un approccio corretto alla questione e dal serio carattere scientifico.
Ci sarebbe un po' da discutere sulla serie storica delle precipitazioni che sembra non avere avuto significative variazioni. Un conto è fare la sommatoria al pluviometro di Sils, un altro è misurare la neve sui ghiacciai. Anche ad ottobre - novembre e in maggio in alto può piovere molto (soprattutto se la tendenza delle temperature è in crescita): salgono i mm nel pluviometro, fonde il ghiaccio o scendono i cm di neve sul ghiacciaio. E la realtà degli ultimi anni parla chiaro: se già a luglio i ghiacciai hanno l'aspetto che dovrebbero avere a fine stagione vuol dire che, indipendentemente dalla temperatura, di neve ne è caduta ben poca nella stagione di accumulo. E il vento che negli ultimi anni ha asportato la neve (quanti se ne sono lamentati qui nel forum?) non lo consideri?
Altro discorso: la temperatura. Quella di un ampio fondovalle ai piedi di alte montagne non rispecchia sempre quella che si riscontra sui ghiacciai.
Utilizzando questo link:
http://www.meteosvizzera.admin.ch/we...001.reg12.html
si può spesso vedere che in caso di alta pressione l'inversione termica regna sovrana e al Piz Corvatsch (3315 m slm) la temperatura è addirittura più alta di quella di Samedan (1807 m slm)! Non voglio asserire che la serie di Sils sia da buttare, ma certe differenze ci sono e vanno messe in evidenza.
Per il momento mi fermo qui per non annoiare. Eventualmente altre considerazioni le farò più avanti.
Guido
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Ultima modifica di guid49; 16/09/2008 alle 21:05
Per fortuna ho ancora gli script del corso di glaciologia di Haeberliche ho avuto la fortuna di seguire anni fa, qualche rudimentale concetto ancora me lo ricordo…
Le fluttuazioni di un ghiacciaio sono reazioni ad un forcing climatico. Perciò il cambiamento della lunghezza di un ghiacciaio (avanzata o ritiro) è il segnale indiretto, ritardato (i tempi di reazione e di risposta sono sostanzialmente proporzionali alla sua dimensione, Holzhauser et al. 2005), filtrato ma pure accentuato di un cambiamento del clima.
Invece il bilancio di massa (cambiamento nel volume e spessore) è la risposta diretta e non ritardata alle condizioni atmosferiche annue (Haeberli e Hoelzle 1995).
Detto questo, ne consegue che l’energia e il bilancio di massa sulla superficie glaciale sono influenzati dal cambiamento nelle condizioni atmosferiche, sostanzialmente radiazione solare, temperatura dell’aria, precipitazioni e, in misura minore, pure vento e nuvolosità.
Tuttavia la temperatura dell’aria gioca un ruolo predominante poiché associata al bilancio radiativo, agli scambi di calore turbolento e al ratio di precipitazioni solide/liquide (Kuhn 1981, Ohmura 2001).
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