Sul fronte assitenza seria ai marinai sono in prima linea e trovo scandaloso lo stato di semi abbandono meteo che esiste in Italia. Sono proprio curioso di vedere se anche stavolta ci saranno incidenti in mare nell'area menzionata. Non sopporto che in tempi come quelli attuali in cui si possiedono mezzi di previsione e di comunicazione molto efficaci accadano ancora eventi luttuosi.![]()
Ultima modifica di Conte; 29/10/2008 alle 00:34
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Infatti gia'accadde nella burrasca del 6-9 Agosto 1985 se non sbaglio in cui in tutto il Tirreno specie quello settentrionale i venti toccarono il SW forza 9 e picchi di 10 tutto questo con una rodanata non mensionata!!!!Il risultato fu'imbarcazioni da diporto affondate e qualche disperso,mentre nel meteofrance della vicina Corsica gia'sapevano tutto,e ci esortarono a non uscire in mare,ma come al solito la meteo Italiana lascio' a desiderare!!!!!La cosa passo'alla storia come la burrasca del 6-9 Agosto dell'85
Tacque,e dato di piglio al gran tridente i nembi raduno',sconvolse l'onde,tutte incito'le raffiche dei venti,e di nuvole empi'la terra ed il mare;e giu'dal Ciel precipito' la Notte!
Omero-Odissea
W il Libeccio!!!
Il mio sogno?Vedere la +32°c ad 850 hpa su Roma.
W il caldo!!!
Ho voluto mettere in rilievo le condizioni meteo-marine in un 3d a parte proprio perché, quando si parla di maltempo, nell’immaginario collettivo si pensa solo a precipitazioni abbondanti, temporali violenti, frane e allagamenti. Chi abita lontano dalla costa non credo che riesca ad immaginare quanto possa essere potenzialmente distruttiva la tempesta di libeccio che si abbatterà dopodomani in queste zone. Unica nota positiva, se così vogliamo chiamarla, è che la violenza della mareggiata si costruirà in loco e quindi sarà destinata ad esaurirsi, per fortuna, nel giro di 24 ore, ovvero prima dell’arrivo del secondo fronte perturbato atteso per il fine settimana. Se, invece, la violenza del vento (e quindi delle onde) fosse stato legato ad un forte gradiente innescato da un esteso e profondo vortice ciclonico centrato sull’ovest del continente, il fetch (*) sarebbe stato ben più lungo e quindi le pessime condizioni del mare si sarebbero perpetuate per almeno 2-3 giorni. Situazione critica quindi, ma abbastanza rapida nella sua evoluzione.
(*) è il massimo cammino che compie l’onda prima di infrangersi sulla costa.
Ciao!
Finalmente qualcuno che si degna a parlare di mare durante un affondo perturbato!!!!
Sono un super conoscitore e super appassionato di mareggiate sul Golfo del Mar Ligure.
Avendo la casa a Varigotti, vicino a Finale Ligure, sono particolarmente preparato nell'analisi delle libecciate che colpiscono soprattutto la riviera di ponente.
Studio da diversi anni i possibili scenari che innescano in Liguria questi fenomeni naturali marini, secondo me i più meravigliosi in assoluto nel campo meteorologico.
Intanto c'è da dire che eventi di questa portata, erano molto più frequenti soprattutto in autunno (e in pieno agosto).
Il cambiamento negli ultimi anni del posizionamento dell'anticiclone dell'azzorre che ha avuto una delle tante conseguenze, quello di tagliare le discese atlantiche sulla penisola italiana, ha causato anche un ridimensionamento del numero di libecciate sui bacini occidentali.
Concordo in pieno sulla distinzione che hai fatto riguardo le cause che fanno variare la durata di una mareggiata.
Non sono completamente d'accordo sul sul significato tecnico che hai attributo al fetch.
Il fetch è quel tratto di mare dove la direzione e la forza del vento sono costanti. Ci si riferisce dunque a una zona dove le onde sono spinte costantemente dalla forza del vento.
Non fa parte del fetch la superficie dove le onde poi, per forza di inerzia, si propagano (onde lunghe).
Dimmi se sbaglio. Dalla tua mini spiegazione ho inteso che tu comprendi anche questa.
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Sì, hai ragione. Sono stato troppo sintetico nella definizione. A tal proposito, ti posto due definizioni da due libri di testo:
“È il massimo cammino che il vento e le onde da esso generate possono percorrere prima di incontrare ostacoli che impediscano o modifichino il loro modo di avanzare e svilupparsi” (Manuale di Meteorologia marina – Luciano Peduli)
“È la lunghezza del tratto di mare sul quale il vento può soffiare senza incontrare ostacoli; ovvero l’estensione di mare libero sul quale il moto ondoso può propagarsi senza infrangersi sulle coste” (Capire il tempo e conoscere il mare – Gianfranco Meggiorin).
Se ci fai caso io spesso parlo del mare specie nel nowcasting,una volta infatti contestai il fatto che il meteoam,dava ad Ustica con vento forza 6-7 mare addirittura molto grosso che nella scala Douglas corrisponde ad onde di 9-14 metri,mentre nella Beaufort un vento forza 7 arriva con il Fetch esteso intorno ai 5 metri.........![]()
Tacque,e dato di piglio al gran tridente i nembi raduno',sconvolse l'onde,tutte incito'le raffiche dei venti,e di nuvole empi'la terra ed il mare;e giu'dal Ciel precipito' la Notte!
Omero-Odissea
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bè anche il tg5 non ha mostrato nient'altro che venti moderati sulel coste tirreniche..
A rischio sono invece mar Ligure,mar di Sardegna,coste della Toscana e del Lazio(dove ci sono gia' danni per la mareggiata a Ponza e ad Anzio).
.."Ma una parte di me ascoltava il silenzio di quel bosco,di tutti quegl'esseri nascosti,e pensavo..esiste anche questo intorno a noi,cio' che non verra' mai toccato,nè visto da tutti gli uomini comuni..solo da quelli che vivono davvero..
Purtroppo sono in atto anche crociere nel Mediterraneo,con le nostre stupende giganti della Costa..
hanno WebCam non eccezzionali,ma segnano pressione e venti..
cliccate su ogni nave..
http://www.costacrociere.it/B2C/I/WebCam/webcam.htm
.."Ma una parte di me ascoltava il silenzio di quel bosco,di tutti quegl'esseri nascosti,e pensavo..esiste anche questo intorno a noi,cio' che non verra' mai toccato,nè visto da tutti gli uomini comuni..solo da quelli che vivono davvero..
Dal "Manuale di Meteorologia":
“L’altezza H e la lunghezza L dell’onda dipendono dall’intensità e dalla persistenza del vento e dalla lunghezza del tratto di mare su cui il vento soffia, per una certa durata, con direzione costante o quasi invariata. Questo tratto di mare prende il nome di fetch”
Mi trovo completamente d’accordo. Secondo me il fatto che l’intensità del vento sia costante, come dice l’Istituto Idrografico, non è condizione strettamente necessaria: la velocità del vento può variare anche abbastanza, ma senza essere inferiore ad un certo valore di soglia. Mi spiego meglio: l’ingrediente più importante che determina il fetch è che il vento spiri, per tutto il tratto di mare interessato, dalla stessa direzione, in modo tale che i fronti d’onda si propaghino lungo la stessa direttrice e non si abbia, così, mare incrociato. In questo caso (mareggiate su Levante Ligure) si avrebbe quindi un fetch consistente se il libeccio cominciasse a spirare, appunto con direzione costante, dal mare di Alboran verso le Baleari e via via verso il Golfo di Genova. Quanto all’intensità del vento, è logico che non può esserci un SW 8 sulle Baleari e bonaccia sul Mar Ligure per avere il fenomeno, ma un range di 3-4 gradi nella scala di intensità del vento, oltre un certo limite, ci sta tutto per mantenere o intensificare il fenomeno. Quale potrebbe essere questo limite?
A mio avviso, la definizione esatta, permettendomi di completare la definizione data dal CEM, dovrebbe essere:
“L’altezza H e la lunghezza L dell’onda dipendono, soprattutto, dalla persistenza del vento e dalla lunghezza del tratto di mare su cui esso agisce con direzione costante o quasi invariata. In secondo luogo, l’intensità del vento dovrà essere almeno superiore a forza 4 della scala Beaufort. Il tratto di mare dove si verificano simultaneamente queste condizioni prende il nome di fetch”
Infatti, le onde cominciano a definirsi quando il vento raggiunge F4.
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