
Originariamente Scritto da
mat69
A partire circa dalla metà del mese in corso, e segnatamente indicherei come date probabili il 17/18, non è, a mio avviso fantascientifico, ipotizzare una situazione di blocco alle correnti atlantiche e al conseguente avvento per buona parte dell'Europa e della nostra penisola, di una fase di maltempo di stampo invernale.
Le ragioni di questo tipo di circolazione erano state in parte già sommariamente tracciate nel mio precedente 3d:
http://forum.meteonetwork.it/showpos...17&postcount=1
Ora che l'uscita della
Mjo in fase 5 pare cosa probabile come possibile anche la sua successiva evoluzione in fase 6, gli altri parametri teleconnettivi sembrerebbero avvalorare tale possibile evoluzione.
In particolare va confermandosi un probabile rallentamento dell'uscita del getto polare dal continente nord americano (salvi gli effetti troposferici non del tutto vautabili del Canadian Warming

che lascia una porta aperta a imponderabili stravolgimenti del quadro delineato).
Questo deriverebbe in particolare da una situazione teleconnettiva di
PNA neutra (o legg. negativa) e dalla forte anomalìa positiva nel medio Atlantico a cui fa da contrappeso una situazione
AMO+ fortemente ridimensionata.
Da ciò potrebbe derivarne una caduta dell'indice
NAO a valori anche negativi e nella peggiore delle ipotesi prossimi alla neutralità.
Date queste premesse, per quanto specificamente riguarda il futuro scenario italico, potrebbero, di qui a fine mese, delinearsi tre successivi scenari: il primo quello caratterizzato direttamente da una discesa artico marittima con effetti iniziali un pò su tutte le regioni ma con evoluzione maggiormente penalizzante per il centro-sud; il secondo che individua una depressione insistere al centro sud alimentata da aria fredda proveniente dai quadranti nord orientali ed il terzo e più complesso scenario che potrebbe vedere interagire aria via via più fredda di origine continentale con aria umida delle medie latitudini oceaniche.
Allargando la visuale a tutto il comparto europeo ed atlantico, questo significherebbe il concretizzarsi di anomalìe di geopotenziale positive a nord del 50 parallelo dall'Atlantico fino all'Europa occidentale e negative al di sotto con il Mediterraneo culla di sistemi perturbativi.
Il quadro termico, con tali premesse, sarebbe naturamente orientato verso una fase precocemente invernale.
Naturalmente se gli effetti del
CW non dovessero essere troppo incisivi, l'apporto freddo ne risulterebbe maggiormente incrementato, dato il probabile asse di saccatura dello stesso posizionato verso l'Europa centrale, diversamente si riproporrebbe una partenza zonale a breve oltre il 60 parallelo con scambi meridiani meno accentuati ed effetti termici meno rilevanti.

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