Salve ragazzi:
Mi sembra un tantinello che ci si stia facendo prendere la mano da considerazioni un po' troppo personali.
A parte che sarebbe meglio, parlando di "global..", non generalizzare: scrivo da Roma e sto seguendo anche per lavoro la piena in evoluzione.
Normale evento periodico autunnale, scatenato però da fenomeni molto concentrati e violenti con forte attività elettrica. Un'attività temporalesca caratteristica di forti sbalzi termici: sino a qualche anno fa gente come Guido Caroselli era solita ricordare che perturbazioni temporalesche in marzo non avrebbero dovuto far pensare a un ritorno del freddo ma anzi avrebbero dovuto esser preso come un beneagurante arrivo della primavera, ovvero di correnti d'aria calda foriere di contrasti termici con l'aria fredda ancora invernale.
In sostanza gli eventi di questi giorni non fanno altro che tradire che da qualche porta c'è un po troppo caldo: sia in quota che in mare, e non è un caso che a Roma abbiamo avuto ben cinque eventi con tempi di ritorno di 200 anni in meno di tre mesi.
Qui trovate il gruppo dell'INGV che studia le anomalie nel nostro Mediterraneo
http://gnoo.bo.ingv.it/mfs/B4G_indic...ST_anomaly.htm
http://gnoo.bo.ingv.it/mfs/B4G_indic...HC_anomaly.htm
http://gnoo.bo.ingv.it/mfs/B4G_indicators/SSS.htm
penso troverete parecchi spunti di riflessione.
Per contro vi posso confermare che a Mosca fa ancora molto "caldo" per il periodo e che a Praga, come da diversi anni a questa parte, continua a piovere anche in pieno dicembre, come faceva anche ieri quando sono partito: lì ad esempio ci si lamenta per l'assenza di neve che sarebbe anche normale in questo mese.
Questo non serve ad affermare nulla, forse solo che il globo è molto vasto e non è buono tirare le somme solo perché da noi quest'anno, dopo due stagioni molto calde, ci tocca un inizio d'inverno molto violento e burrascoso.
Ancora vi ricordo che l'alluvione in atto nel Lazio è anche dovuto alla quota neve, ancora troppo alta per la stagione che non trattiente le precipitazioni in montagna ma le scarica tutte a valle.
In ultimo trovo doveroso sottolineare che l'IPCC non ha scienziati autonomi ma consulenti specialistici che non fanno altro che sorbirsi decenni di pubblicazioni e ne tracciano (pur sempre in politichese quindi edulcorando gli eccessi) la linea comune, ovvero quella che al momento della redazione descrive in maniera crescente la condivisione di alcune teorie da parte della comunità scientifica globale (usando eufemismi come "molto probabile" invece che "certo" oppure "alquando remoto" invece che "da escludere" e così via) senza escludere altre vie ma introducendole con i dovuti distinguo sull'eventuale esiguità dei sostenitori.
Vi invito comunque a leggere, prima, per discutere meglio poi
http://www.ipcc.ch/ipccreports/assessments-reports.htm
Su alcune cose si può discutere e questo fa bene alla scienza: ma su altre questioni è bene ammettere l'evidenza e cominciare a concentrarsi sull'entità dei fenomeni e non sulla loro esistenza.
PS: per molti di voi che sono del nord, quando descrivono questo autunno/inizio di inverno come "freddo", sarebbe bene dare un'occhiata anche alle serie delle temperature dalla Campania in giù, dove ancora persistono seppure in maniera meno continua minime superiori ai 15-20 gradi e in maniera alquanto diffusa in termini geografici.
Esiste la paleoclimatogia, fondata su tecniche di indagine basati su principi scientifici, NON su racconti e dipinti. Ti riporto alcuni metodi adottati:
1) Data proxy, in cui occorre trovare una quantità che sia legata ad esempio alla temperatura e vedere se questa quantità è in qualche modo osservabile nel passato con errori statistici. Vengono in aiuto della ricerca il decadimento di radioisotopi, tracce di eruzioni vulcaniche associabili ad una certa data, il carbonio 14…
2) Sedimenti marini, perché in fondo al mare si accumulano i corpi ed i gusci di animali da cui si può studiare la temperatura del mare, il ciclo idrologico e la presenza di gas in atmosfera.
3) I ghiacci. Dall’analisi delle bollicine presenti dentro il ghiaccio si può avere un buon tracciante dell’aria antica: posso ad esempio trovare CO2. Ci si può chiedere quale sia la relazione tra CO2 e temperatura superficiale perchè la variazione della popolazione degli isotopi dipende dalla temperatura: ad esempio, una maggiore concentrazione di Ossigeno 18 in oceano ed una sua minore concentrazione nei ghiacci significa che la temperatura è bassa.
Prove scientifiche incontestabili… NON pittori o scrittori.
Metodi oggettivi, NON soggettivi.
Ho dei dubbi sul perchè altra CO2, dell'ordine delle ppm, debba cambiare le cose, visto che la curva di assorbimento è logaritmica, l'atmosfera è satura di vapore acqueo, e credo tutto l'IR in quelle finestre è già assorbito adesso. Bisognerebbe chiudere altre finestre semmai.
Mica penso che i dati riportati siano senza valore o presi navigando in internet senza competenza ! Ma qui ben pochi hanno davvero davanti lo strumento e la certezza dei dati su cui lavorano, anche molti insigni e degnissimi scienziati si limitano a lavorare su dati che gli vengono dati.
Si, temo proprio che molti scienziati tradiscono l'etica, tanto che qualcuno ha rifiutato il Nobel per coerenza.
Credo che proprio le prove sui dipinti e racconti siano molto significativi invece. Per i vigneti il problema è che ora ci sono i trattori e prima i cavalli o gli asini. C'era molto più caldo di adesso come dopo c'era più freddo, ed il responsabile era senz'altro il Sole, dato che non eravamo in grado di inquinare molto, a parte i casi di eruzioni vulcaniche ovviamente.
Se la differenza di energia fosse irrilevante per il Sole, come sarebbe sbocciata la PEG ?
Certo, il motore atmosferico rallenterebbe per un raffreddamento prolungato, con diminuzione delle fasi ad alto indice, tipiche dei primi anni 90, ed aumento delle situazioni di blocco.
Franco Battaglia è "solo" un chimico ? E perchè un climatologo cosa è ? Cosa ha studiato ? Ma avete idea di cosa studia un chimico ? Mica si limita ai processi industriali di produzione del PVC. Tutto dipende da cosa ha approfondito dopo, Io non lo conosco, ma un chimico studia tutto, non solo una parte dello scibile scientifico.
Anche ammesso e non concesso che il riscaldamento ci sia, resta da dimostrare la causa, come ho scritto da un'altra parte qui.
Giuliacci non c'entra, lui parlava giustamente solo dell'effetto temporaneo dell'attività solare, se è temporaneo ovviamente. Se continuasse, dico semplicemente che probabilmente torneremmo indietro con le temperature fino a scordarci dei bei tempi del riscaldamento globale.
Io ho espresso solo una mia opinione su quanto declamato come verità assoluta. Peraltro non mi sogno di affermare che Io abbia ragione, però è la mia opinione e non la cambio per ora.
Per quanto mi riguarda lasciamo perdere, se avete tanta fiducia nella teoria del GW, mi sembra di essere il difensore di ufficio della Natura.
Curioso come ogni volta che si tocca il sacro dogma tutti si scaldano. Mi ricorda altri dogmi di secoli fa.... l'antropocentrismo che continua.
Ma si sa, l'Uomo può tutto.![]()
Attenzione:
asserire che è la natura ha tenere i soli registri del Global Warming equivale ad un passepartout per l'uomo a far quello che vuole tanto nulla può in confronto della Veneranda Madre, equivale a dare fiducia infinita all'uomo tanto la Natura farà sempre il suo corso.
Questo è Antropocentrismo vero: non dare all'uomo le proprie responsabilità con la scusa dell'Immensità della Natura e lasciargli fare quello che vuole in nome di dio Sviluppo.
Il discorso è molto più complesso: sulle reali potenzialità dell'uomo circa le sue facoltà di cambiare e modellare ciò che la Natura ha costruito nei millenni darei all'uomo qualche possibilità in più.
Basti pensare a cosa avvenne durante la Rivoluzione Industriale in pochi decenni, in Inghilterra o nei bacini carboniferi della Ruhr e del Donetsk.
Quanto al climatologo, beh non è un chimico: il climatologo è l’esperto che studia le variazioni cicliche delle condizioni del tempo e le grandi evoluzioni del clima nel corso degli anni. Si differenzia dal meteorologo in quanto non effettua osservazioni e previsioni sull’andamento climatico quotidiano ma studia i grandi cambiamenti delle temperature e delle condizioni stagionali e le loro cause. E' una figura molto importante per l’aiuto che è in grado di fornire nelle politiche di prevenzione dei danni ambientali più rilevanti, ma anche per la sua capacità di suggerire tecniche di correlazione tra colture, sviluppo industriale e condizioni ambientali.
Il chimico si limita ai processi molecolari, il climatologo è un po' come l'ingegnere dell'atmosfera che deve avere una preparazione a 360 gradi.
Qui poi si fa confusione con la Paleoclimatologia che è una branca ancora diversa, ben definita nel mondo anglosassone meno da noi.
Quanto a F. Battaglia, con tutto il rispetto, invita a leggere quanto riportato qui, ricordando l'autorevolezza di Nimbus, gestita dall'AM:
http://www.nimbus.it/nimbusonline/00...fettoserra.htm
sorrisi a parte, lascerei il professore alle sue lezioni in quel di Modena.
E' ovvio che in 30 secindi di intervista sul TG5 dedicati al perchè di un inverno finalmente "in riga", non potevo essere che aapprossimativo. Ma se è vero che chi segue questo forum in genere dìsegue anche meteo.it, allora mi chiedo perchè ai più è sfuggita la vera motivazione delle mie afferamazioni (vedi su meto.it "clima prevsioni"). ecco infatti la mia spiegazione sul ns.sito:
"a nostra stella, nel suo ciclo undecennale, infatti ha raggiunto il minimo di attività nelle macchie solari - e quindi anche nella quantità di calore inviato sulla terra - un anno e mezzo fa, ma al momento ancora non vi sono segni di inizio di decisa ripresa dell'attività delle macchie cosicché il ciclo ha già raggiunto una durata di 12,5 anni (il valore medio è di 11 anni). Del resto recenti studi dimostrano che la temperatura del pianeta ha una buona correlazione con la durata del ciclo (un anno in più nella durata comporta in media un raffreddamento di circa 0,2 °C nella temperatura del globo). Per di più un sole poco attivo significa anche vento solare molto debole (il flusso di particelle cariche, elettroni e protoni, emesse dai brillamenti e dalle protuberanze del sole) e quindi sarà anche più debole il campo magnetico mobile che il vento solare trascina con sè nel suo spostamento verso la terra. Questo comporta una minore deviazione, in prossimità della terra, dei raggi cosmici (particelle cariche velocissime provenienti dalla spazio galattico e che vengono deviati in presenza di forti campi magnetici come quelli generati appunto dal vento solare quando è intenso). Una maggiore dose di raggi cosmici aumenta anche una loro proprietà, quella di rendere cariche, per urto, molte molecole d'aria della bassa atmosfera. A sua volta l'aumento delle molecole d'aria elettrizzate dai raggi cosmici aumenta anche la probabilità di formazione di nubi basse. Ma la maggiore nuvolosità riduce anche ovviamente la radiazione solare in arrivo e quindi condizioni più favorevoli al freddo.
E anche l'anticipo con cui quest'anno l'inverno si è affacciato sullo scenario europeo è una conferma diretta del fatto che al momento il sole è insolitamente "pigro" da ben 18 mesi. In effetti le macchie solari, il cui numero misura appunto il grado di attività della nostra stella, nell'anno in corso sono state assenti per ben 215 giorni (fonte NASA), il valore più basso degli ultimi 100 anni dopo quelli, nell'ordine, del 1913, 1912 e 1954."
"La meteorologia è una scienza inesatta, che elabora dati incompleti, con metodi discutibili per fornire previsioni inaffidabili" (A. Baroni)
Sinceramente con una propensione a blocchi atlantici mi aspetto proprio una carta di questo tipo...con il freddo che si fa sentire prima ad ovest e poi piano piano piano avanzare in Russia
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mica tutti i forum possono vantarsi di ospitare il "nostro" Colonnello che spiega così bene le cose.....
GRAZIE MARIO
Ma quando la neve si scioglie, il bianco dove va a finire?
Grazie colonnello per la sua semplice ed esauriente spiegazione ....
Speriamo allora che quest'inverno ci regali davvero tanto freddo...
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