Citazione Originariamente Scritto da andrea.corigliano Visualizza Messaggio
Io ho riportato i dati di un professionista, non li ho pescati in rete. Quanto ai tuoi dubbi sull’IPCC, pensi che, ad esempio, gli scienziati che si occupano delle problematiche del clima arrivino a tal punto da tradire l’etica professionale pur di dire cosa i potenti desiderano che sia detto? Enrico… è la morte della scienza. Allora scusami… chiudiamo bottega e andiamocene tutti a casa.

Ricordo che l’IPCC non fa ricerca, ma cerca di analizzarla e valutarla. Il suo ruolo è quello di valutare in maniera obiettiva, trasparente e chiara la letteratura globale scientifica, tecnica e socio-economica rilevante per comprendere il rischio dei cambiamenti climatici indotte dalle attività umane.

Quanto agli scettici che tanto si prodigano a imbastire teorie, guarda un po’ cosa afferma il Prof. Franco Battaglia, professore di chimica dell’ambiente (ergo… NON CLIMATOLOGO) dell’Università di Modena, un anti GW. Da “L’effetto serra antropogenico è irrilevante” – Rivista “innovare” (2007) egli sostiene:

“Variazioni di temperatura ci sono sempre state. Se andiamo indietro nel tempo, il pianeta patì la piccola era glaciale tra il 1400 ed il 1700: I DIPINTI DELL’EPOCA TESTIMONIANO la laguna di Venezia ed il Tamigi ghiacciati, usati come piste da pattinaggio e attraversati da carri. E tra il 1100 ed il 1300 ci fu quel che i climatologi chiamano periodo caldo medioevale, con temperatura di 2-3 °C superiori a quelle odierne quando, RACCONTA CHANCER, fiorivano i vigneti anche nel nord dell’Inghilterra”

Un dipinto ed un racconto sono prove scientifiche? Ti sembra, ora, che le fiere del ghiaccio sul Tamigi siano un indicatore climatico consistente? Ti sembra che esista un legame diretto clima-fiere del ghiaccio? Allo stesso modo… ti sembra che i vigneti siano un indicatore climatico consistente o che esista una correlazione tra clima-vigneti? Pensa un po’… nel 1087 documenti storici dimostrano che nel sud dell’Inghilterra erano presenti circa 50 vigneti. Oggi, uno studio di Jones e Mann del 2004 e di Schmidh del 2006 testimonia che dalla Cornovaglia al Lancashire ed allo Yorkshire ci siano circa 400 vigneti. Allora, com’è la faccenda se oggi la temperatura è circa 2-3 °C inferiore a quella del periodo caldo medievale? È vero che il clima ha un impatto sulla viticoltura, ma bisogna anche considerare altri aspetti, come la diversa convenienza economica delle pratiche agricole.



Misure satellitari dimostrano che la differenza di radiazione che colpisce la Terra tra quanto il sole si trova alla massima attività e quanto si trova alla minima è di circa 0.24 W/m^2, troppo piccola per innescare un cambiamento. Va anche detto che se l’attività minima tende a protrarsi per più tempo sarebbe plausibile una tendenza ad una diminuzione globale della temperatura; ma un anno, due anni, tre anni… non sono sufficienti per poter dire che si è innescata una tendenza perché la durata di un minimo o di un massimo solare non sono prevedibili: quest’anno ne abbiamo avuto la dimostrazione. In ottica GW, un periodo freddo o piovoso può essere visto come effetto del GW stesso. Facciamo sempre l’errore di vedere il GW come un feedback che innesca solo fenomeni di matrice calda perché dimentichiamo sempre di vedere il problema dal punto di vista energetico. Riscaldamento vuol dire energia e questa si distribuisce su tutte le forme di dinamica dell’atmosfera: IN GENERALE non esiste una meta preferenziale che favorisce le dinamiche calde rispetto a quelle fredde.

Tra l’altro, una minore radiazione solare in arrivo sulla Terra significherebbe un indebolimento della circolazione generale dell’atmosfera su tutto il globo, proprio perché manca il… carburante solare e i fenomeni risulterebbero ben meno intensi e duraturi. Se si verificasse questo, è logico andare incontro ad anni freddi, ma la causa di questi anni freddi sarebbe esterna al sistema climatico terra-atmosfera (cioè il sole) e non a cause interne al sistema stesso (cioè l’effetto serra) e quindi incomparabili. Evitiamo quindi di confonderci e di tenere le due cause ben separate.


è un sistema veramente complesso quello del clima. Coinvolge atmosfera, idrosfera, geosfera (eruzioni), eliosfera, antroposfera con scambi continui, visibili o meno all'osservazione umana. Per questo allo stato attuale l'osservazione storico-statistica del passato climatico, pur lacunosa e piena di dubbi è fondamentale. Cioè dato che non si conosce alla perfezione il sistema clima, ci dobbiamo aggrappare molto alle testimonianze storiche e alle supposizoni.