Dati Davis Vp2 :estremi ad Ostuni dal 25/2/07
max + 42,8° ( 24/07/07)
min piu' alta + 30,0° (24/07/07)
max piu' bassa + 1,0° ( 15/12/07)
min - 2,0° (15/12/07)
pioggia max 70,1 mm ( 28/11/08)
neve max 30 cm (15/12/07)
*** www.meteovalleditria.it ***
*** www.apuliaimmobiliare.it***
...e nel frattempo possiamo organizzare una bella scampagnata per raccogliere le prime margheritine...non solo al sud !!!!
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Dati Davis Vp2 :estremi ad Ostuni dal 25/2/07
max + 42,8° ( 24/07/07)
min piu' alta + 30,0° (24/07/07)
max piu' bassa + 1,0° ( 15/12/07)
min - 2,0° (15/12/07)
pioggia max 70,1 mm ( 28/11/08)
neve max 30 cm (15/12/07)
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Ormai + guardo i modelli e + non fanno altro che rimbombarmi queste parole:
" il rischio di neve a bassa quota anche sul Tirreno sarà molto più elevato."
è presto per dirlo ma sembra che abbia avuto l'occhio molto lungo il Guido
...infatti se ha detto tirreno e non adriatico ci sarà un motivo
...e la rodanata che si incomincia a intravedere nel medio-lungo lo è pienamente
aspettiamo.....
Inverno 2016?" Che l' HP si ammali di PRIAPISMO !!"
Cassano M: PET
“Mai discutere con un cretino..dopo 5 min non si capisce + chi sia tra i due”
Up con il nuovo Outlook di Guido Guidi
Stratwarming, ci voleva il deterministico | Climate Monitor
Stratwarming, ci voleva il deterministico
Di Guido Guidi il 09 feb 2009 PDF Version
Nelle ultime settimane ne abbiamo lette - e scritte - un pò di tutti i colori. Dai toni a volte entusiastici a volte delusi a volte distaccati dei forum, alle incursioni di questo o di quell’altro esperto su fonti più o meno accreditate, all’attendismo di chi, non sapendo che pesci pigliare, ha preferito aspettare che le cose fossero più chiare per allineare il proprio pensiero.
Su queste pagine abbiamo fatto una scelta diversa. Pur tra mille incertezze e perplessità, abbiamo preferito dar la precedenza alla convinzione che determinati meccanismi atmosferici, se pesantemente alterati da dinamiche interne ed improvvise come quelle dell’ultimo Sudden Warming stratosferico, avrebbero necessariamente dovuto portare degli effetti più che tangibili. Qualcuno, con malcelato distacco, non essendo salito per tempo sul treno in corsa, ha preferito sentenziare che in fondo un pò di freddo in inverno, indotto da “normali” movimenti meridiani dell’aria, non rappresenta nulla di speciale. Al riguardo mi ha colpito un’affermazione di Carlo Colarieti Tosti, sul cui sito sono disponibili più informazioni sulla stratosfera di quante non ce ne siano in qualunque altro sito italiano e con il quale abbiamo seguito e studiato questo sudden warming sin dall’inizio. Poche ma eloquenti parole: “in un contesto di dinamiche atmosferiche per loro natura prevalentemente zonali, rappresenta già un errore catalogare una brusca inversione di tendenza come normale”. Ma tant’è, per entrare nel merito di questa questione occorrerebbe riprendere dal principio la teoria della circolazione generale atmosferica ed ora, per quanto attraente, una tale azione finirebbe per essere un puro esercizio di stile.
Mi premono tuttavia un paio di considerazioni. Innanzi tutto una premessa: non siamo alla ricerca dell’evento eccezionale, nè del primato nell’averlo individuato. Le manifestazioni estreme delle dinamiche atmosferiche, in quanto tali, hanno una importante componente caotica, proprio per la natura assolutamente non lineare del sistema in seno al quale si manifestano. E’ dunque impossibile, con gli strumenti di cui disponiamo, prevedere con esattezza dove e quando queste saranno più incisive, perchè non disponiamo di informazioni esatte sullo stato iniziale del sistema. Ma, confidando nell’esperienza, nell’osservazione e nella lettura di ciò che è accaduto in passato, possiamo andarci vicino. La natura è più precisa di qualsiasi altro meccanismo e l’atmosfera non fa eccezione.
Un paio di esempi relativi a quanto sta accadendo in alta atmosfera. L’effetto più tangibile del riscaldamento stratosferico è quella che in gergo tecnico viene definita retrogressione. In sostanza il vortice polare subisce prima un rallentamento della sua rotazione ciclonica e poi con l’inversione dei venti zonali l’intera struttura inizia a ruotare nel senso opposto. Questo accade progressivamente dalle quote più alte a quelle più basse, perchè, come abbiamo sottolineato anche in un precedente post, nelle strutture anticicloniche il traferimento dell’energia avviene dall’alto verso il basso. Non c’è un orologio che scandisce i tempi di questo trasferimento, ma quando il riscaldamento è imponente come quello che ha caratterizzato questo sudden warming, il processo è inesorabile e può avvenire anche a più riprese. Il primo effetto sul territorio europeo del cambiamento di circolazione lo abbiamo visto arrivare nei primi giorni del mese. Il Mediterraneo è stato solo sfiorato ed è tornata a prevalere temporaneamente la componente zonale. Il secondo - più deciso - arriverà come da programma nei prossimi giorni, con una componente artica più marittima che continentale. Sarà dunque la Valle del Rodano e non la Porta della Bora a favorire l’ingresso dell’aria fredda sul nostro territorio. E questo accadrà circa venti giorni dopo il massimo del riscaldamento alla quota di 10 hPa, verificatosi attorno al 25 del gennaio scorso, rispettando quanto accaduto anche in altri analoghi episodi.
Ma il bello, si fa per dire, deve ancora venire. Infatti se il primo manifestarsi del cambiamento di circolazione è stato indotto dal distacco di un debole polo freddo del vortice polare, il secondo - quello prossimo venturo - sarà prodotto da una circolazione fredda alle medesime quote più vasta ed organizzata, ma pur sempre derivata, cioè non appartenente al core del vortice polare che continua a stazionare molto più ad est. La differenza è nel fatto che questo passaggio sarà molto meno temporaneo e vedrà prevalere la componente meridiana in troposfera parecchio più a lungo, caratterizzando tutta la seconda parte di questo mese. A seguire, complice il fatto che la stagione sta progredendo, il vortice polare farà sempre più fatica a riprendere vigore, perchè stiamo andando verso la stagione della rottura definitiva della sua struttura, quello che viene solitamente definito final warming.
Con buona pace delle previsioni di primavera anticipata, già sbandierate da alcuni blasonati centri di calcolo, è più che probabile che una buona parte del prossimo mese di marzo, veda prevalere frequenti scambi meridiani che notoriamente non portano le margherite. Questo la natura lo sa, ed infatti, mentre l’anno scorso di questi tempi c’erano già le mimose in fiore, ora la natura è ancora addormentata, segue il suo orologio e se ne frega altamente delle previsioni. Curiosamente, ora che i modelli deterministici mostrano in tutta evidenza di “sentire” nel tempo giusto gli effetti in troposfera di questo stratwarming, si sente parlare di brusco ed improvviso cambiamento di circolazione. Brusco ed improvviso? Direi di sì, ma eviterei di dire inatteso."
Applausi.
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"We are all star people, from the dust we came and to the dust we shall return. So let's celebrate Love. Ciao Mamma.
Bellissimo, chiaro, semplice!
Onore a Guidi!!!
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Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
riesce sempre a spiegare i concetti in modo chiaro e preciso usando un linguaggio elegante e nello stesso tempo semplice....del resto è anche il meteoman che mi piace di più tra tutti, proprio per il suo modo di esporre le previsioni, ben supportato anche da una proprietà lessicale notevole! ...mi unisco agli applausi!
"Noi non sappiamo aver pazienza. Vogliamo l'uovo, il culo caldo e la gallina. Ma quella, appena ha fatto l'uovo se ne va, e il culo caldo non ce l'hai. So che è un pò volgare, ma è così...." 07-06-2011 G.Trapattoni
Beh...dal momento che un pistizzese ha aperto il topic, credo sia una cosa buona
Il fatto è che non ho capito bene!
Febbraio sarà un mese ad altro rischio neve per centro sud e tirreniche?
[URL="http://www.materameteo.it"]www.materameteo.it[/URL] - [I][B]MateraMeteo.it, Stazione meteo e Webcam[/B][/I]
Bravissimo e coraggioso Guido Guidi. Ha scelto di esporsi mentre quasi tutti facevano marcia indietro. Sempre bello e didattico leggere le sue analisi![]()
In attesa.........Dati aggiornati ogni 5 minuti qui. http://www.meteotitano.net/ora.php
Esposizione chiara, semplice e lineare....davvero un Grande, con il non trascurabile merito di aver inquadrato l'evoluzione quando tutti i modelli non vedevano altro che correnti zonali a tutta birra.
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