Non eludo la domanda, c'ho dormito su
un ea/wr++ nato all'inizio di febbraio dura meno di uno nato a marzo perchè non sostenuto dall'ITCZ
quest'anno poi deve trascorrere con Nina e guarda caso si becca la fase 6 che lo fa w-shiftare quindi ci saranno grossi attacchi sull'est europa
se il marzo scorso durò dal 4 al 18, ad ottobre dal 3 al 17, oggi potrebbe durare fino al 21 o giù di lì,a meno che non vada bene l'attacco del 16-17 c.m. (ma non sembra il caso)
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Andrea
Grazie Andrea della risposta
Ponendo l'occhio ai modelli stasera è molto piu' probabile l'ipotesi che duri fino al 21.
Stamattina erano ECMWF e Ukmo a vedere un ea=wr+ a oltranza , mentre Gfs e Ngp erano possibilisti verso un attacco da est a smontare il pattern malefico.
Stasera anche GFs traballa .....vedrem.
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Non traballa per niente , è proprio sicuro caro Stefano. Purtroppo tutto ad est e a noi direi neppure le briciole ( e con noi intendo tutta Italia ) Vediamo se la notte porta consiglio ai GM ma effettivamente qua la sfiga cosmica continua
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Record :Tmin -9.7°C min più alta 24,9°C Tmax 40,4°C max più bassa -1.9°C Pioggia 24 h: 69,2mm Vento:91.4 km/h Pmin 975.8 hPa Pmax 1027.3 hPa
VUE :2011 -3,4°C +40,4°C 622,2 mm 2012 -4.0°C +38.7°C 800,9 mm 2013 -2.4°C +36.4°C 735,6 mm 2014 -2.4°C +35,2°C 1168,2 mm
Veniamo ad affrontare il prossimo periodo con un analisi di quanto sta succedendo e con quanto potrà accadere nei prossimi 20 giorni.
Obbligatoria prima la consueta occhiata agli spaghi, che ci permettono di capire quanto secondo ENS è possibile aspettarci nel prossimo futuro.
Come possiamo vedere anche gli spaghi testimoniano un periodo di relativa stabilità che con pochi sussulti ci accompagnerà in questa settimana. Termiche che restano attorno allo 0 ai 1500 m. Probabilmente gli unici sussulti in territorio italiano in questa settimana lo avranno sulle nostre isole maggiori dove saranno possibili fenomeni perturbati .
Vedendo l’evoluzione proposta da GFS si arriva alla conclusione che da noi succederà poco o niente. La discesa di aria fredda sembra prediligere direttive più orientali e probabilmente risulteremo schivati sia pur di poco da questo episodio invernale che risulterà particolarmente attivo nell’Europa Orientale e sulla penisola Balcanica.
In riferimento alle previsioni fatte già nel post del 7-2 direi che a grandi linee il periodo 15-20 Febbraio si conferma per quelle che erano i presupposti dell’evoluzione 1 .
http://forum.meteonetwork.it/showpost.php?p=1515927&postcount=1108
Pur nell’estrema compatezza che dimostrano i GM nei confronti del periodo che ha da venire direi che l’unica incognita che può essere posta nell’evoluzione di questa irruzione fredda potrebbe essere il destino della depressione cerchiata in blu a largo della Spagna. I modelli inizialmente vedono un movimento verso est che poi viene smorzato dalla roccaforte altopressoria europea. Qua si gioca probabilmente l’ultima possibilità che avremo relativamente ad un episodio invernale in Febbraio.
Un’occhiata alle emisferiche a 200 hPa per delineare anche la decade 20-28 Febbraio.
Questa è la situazione prevista a 6 giorni con la conferma della discesa dell’aria artica verso l’est Europeo come da pronostico.
Come possiamo ben vedere le zone privilegiate da discese di aria fredda continuano ad essere quelle che praticamente hanno beneficiato di un Gennaio freddo. Vediamo infatti quanto postato da Andrea relativamente al Gennaio 2008 e notiamo le anomalie termiche del primo mese del 2008 e scorgiamo che nel complesso l’emisfero boreale ha goduto di un inverno relativamente freddo ( e i dati della crisofera lo documentano abbondandantemente tanto che questo parrebbe risultare il più freddo tra gli ultimi inverni) Discorso a parte merita l’europa dove infatti siamo rimasti per tutto Gennaio sopra media.
E allora entriamo nel campo previsionale per i prossimi 5 giorni , e poi affrontiamo l’ultima decade di Febbraio e la prima di Marzo.
A grandi linee la previsione fatta a suo tempo resta confermata e pertanto il periodo 15-20 febbraio
Successivamente nel periodo dal 20-28 Febbraio mi aspetterei la ripresa di un flusso atlantico alto con relativo al passaggio di sistemi perturbati sul centro europa, con effetti probabilmente limitati al Centro Nord. Si tratterà pertanto di un periodo con temperature primaverili e con precipitazioni limitate alle zone citate.
Per finire e qua si entra nel gioco delle speculazioni, per il periodo successivo potrebbe risultare possibile un elevazione dei gpt in Atlantico Occidentale e solo allora probabilmente potremo avere il tanto agognato peggioramento di stampo invernale purtroppo un po’ troppo tardi…
Saluti a tutti.
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Cari Stefano e Luigi, un EA/WR+ veramente coriaceo e capace di dirigere lungo i percorsi già battuti Gennaio, tutto il freddo dell'emisfero nord indotto dalla Nina STRONG.
Come dice Luigi, l'unica speranza risiede nel fatto che per qualche motivo a me sconosciuto, la vasta area di bassa pressione subtropicale di derivazione atlantica, entri sull'Africa settentrionale e sul mar di Alboran-Baleari, recidendo il blocco dell'EA/WR. Sarebbe forse la prima volta che vedo ciò e per questo mi piacerebbe che accadesse
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Andrea
Per come sprofonda quella bolla ad ovest sulle Canarie, l'alternativa più valida ora sarebbe che una scheggia impazzita del vortice atlantico-canadese prendesse la via del golfo di Biscaglia-Pirenei. In quel caso, il richiamo balcanico potrebbe non restare fine a se stesso
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Andrea
Neache così impossibile visto il muro che si appresta a crearsi sull'Europa Settentrionale.
In effetti si nota anche un tentativo di aggancio tra l'alta groenlandese e la alta Europea, questo porterebbe il flusso Atlantico mediamente più a sud e intaccherebbe il supporto su cui conta la stessa alta europea isolandola e mettendo fine al tanto coriaceo EA WR.
Ocio![]()
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Ecco i dubbi che ho espressi in volgare:
Suppuniamo che un vortice nord-atlantico riesca a penetrare sul Mediterraneo da nord-ovest, per avere un richiamo balcanico l'alta pressione dovrebbe staccarsi tanto dalla sua radice africana che da quella atlantico-subtropicale e portarsi sull'Europa centro-settentrionale (in poche parole, una Nao negativa).
In tal caso dovremmo avere prima un flusso di correnti continentali di richiamo sulla fascia meridionale dell'Hp, poi s'innesterebbe l'ingresso del minimo atlantico: di tutto ciò però non se ne vede traccia nelle mappe.
E' molto più probabile, ahinoi, che la fascia alto-pressoria resti unita e si schiacci alle nostre latitudini, con flusso atlantico poco ondulato che scorre al di sopra di questa fascia e nessun tipo di retrogressione fino a data da destinarsi. Purtroppo è proprio questo che sembrerebbero indicare le mappe a lunga scadenza.
Quale evento dovrebbe verificarsi per consentire una rottura di questo meccanismo perverso?
Generalmente i lunghi blocchi di settimane in EA/WR sono stati abbattuti da ovest. Ovest nell'accezione più generale. Può essere un rinforso zonale con ricollocazione dei massimi ad est oppure proprio un'irruzione di aria artico-marittima generalmente che punta il Rodano, ma in questo caso il blocco EA andrebbe in retrogressione sull'Atlantico.
Anche per questo dicevo che un'azione di pura tunnelizzazione da ovest ad opera di una goccia atlantica con passaggio EA/WR+ -> NAO- mi sembra incomprensibile, perchè verrebbe a mancare la spinta baroclina in quanto il blocco unicellulare è troppo basso di latitudine. Occorre prima come dicevi, passare ad un blocco bicellulare (da non confondersi con quello a bicella) con isolamento dell'aria calda a nord e poi erosione da parte correnti orientali. Ma questa è un'altra storia e si chiama Scand+.
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Andrea
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