
Originariamente Scritto da
albedo
Rispondo un po' a tutti.
Dice giusto Meteoman che la causa principale di questo "privilegio" caldo di cui beneficiamo (o maleficiamo) in questi giorni è dovuto principalmente all'effetto favonico del vento orientale, che non è mai cessato totalmente.
C'è un doppio effetto: sulle temperature, segnatamente minime, che sono marcatamente più elevate delle zone circostanti, nessuna esclusa; e poi sull'umidità, veramente bassa per il periodo e per la stessa zona. Basti pensare che sia nel Valdarno superiore che in quello inferiore, come in Lucchesia fin quasi alla costa, in queste sere si formano banchi di nebbia, quando da noi abbiamo il 35% di umidità e visibilità ottima.
Rispondo anche a 4ecast sul fatto che a Firenze non vi fosse vento: in realtà un po' di vento c'è, ma in città si avverte poco (specie zone nord-ovest) perché sprofonda in una buca. In realtà basta salire a 100 m di quota e il vento è fisso: difficile pensare che con queste condizioni il gradiente termico sia in grado di produrre inversione in prossimità del suolo.
Infine, per Pio. E' vero che un po' di isola di calore c'è in tutta la Piana, ma con una grande differenza fra il Pistoiese, limite periferie ovest e sud/ovest di Prato e il resto della piana e grande isola di calore fra Campi, Sesto e Firenze.
Basta vedere le temperature medie delle minime e paragonarle col passato. Quelle di Pistoia non sono granché variate; quelle di Prato sono leggermente variate e quelle di Firenze sono profondamente variate negli ultimi 20 anni.
A Pistoia e dintorni ancora possiamo tranquillamente avere i - 10° da inversione durante l'inverno e le minime estive raramente superano i 20°. Condizioni che fino agli anni '60 erano la norma su tutta la piana.
A Firenze la situazione è molto cambiata rispetto al passato, sempre più quanto più ci si avvicina al centro cittadino.
Ecco perché l'attuale situazione si può definire anomala ed eccezionale per le tre province interne e l'isola di calore in questo caso ha un effetto relativo.

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