
Originariamente Scritto da
Lorenzo
Oggi un po' di polemica, che a dire il vero sto covando da diversi giorni.
Ci si chiede spesso il motivo per cui tanti e tanti forumisti competenti della stanza del sud non scrivano più.
Non
li conosco personalmente e a dir il vero può essere successo di tutto, anche qualcosa a livello privato che è avulso dalle dinamiche del forum; però posso immaginare che a lungo andare un clima del genere possa stancare anche il più entusiasta. E non parlo di clima meteo.
Parlo di un modo di approcciarsi alla meteo che secondo me è dannoso e controproducente.
So che viviamo un periodo in cui le temperature globali aumentano e le anomalie positive fioccano, ma a prescindere da questo non ci si può e non ci si deve aspettare che le carte siano puntualmente positive dal primo dicembre al primo marzo e che sia inverno 1929 tutti gli anni. Anche perché per una questione prettamente tecnica ci sono zone in cui l'anticiclone si eleva e zone in cui cala una depressione. Non possiamo essere tutti coinvolti e tutti nello stesso momento. Riprendendo in considerazione il
GW, nei prossimi anni potrebbe andare sempre peggio, e vivendo la situazione con questo spirito, rischiamo di abbandonare tutti la meteo.
Fondamentalmente, da appassionati di meteo e non da tifosi della "nevenelbalconedicasamia" basterebbe aprire le mappe e lasciarsi incantare dalle grandi dinamiche dell'atmosfera, a prescindere dal fatto che siano favorevoli o meno. Io in questi giorni rimango incantato nel vedere determinati geopotenziali scendere così in basso, anche se magari non portano il gelo e portano neve solo nel nordovest.
Dunque mi ripeto, se devo immaginare un motivo per l'abbandono dei vari Valeloco, Faina, Fabio Campanella, Roby, Franko, Latos eccetera eccetera, io immagino sia proprio questo approccio. Poi posso anche sbagliare.
Conscio di aver espresso un parere sul quale tanti possono essere in disaccordo, auguro buona giornata e buone feste a tutti voi
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