
Originariamente Scritto da
burian br
Premetto che quest'intervento è solo una osservazione sul concetto di attendibilità di una previsione, sorvolo sul resto, ma non sono d'accordo che le previsioni siano di scarsa attendibilità solo perchè sono lontane nel tempo.
Il problema secondo me è che l'attendibilità di una previsione la fanno il mix tra scenari ufficiali + medie delle Ensemble + Ensemble. Se oggi a 240 h (faccio per esempio) tutti i modelli convergono per medie molto elevate e ciò è supportato da ufficiali ancor più estremi, pensare che possa andare così è lecito ed è lecito pensare anche che, vista l'elevata concordanza tra i modelli, lo scenario a 240 h sia più che affidabile.
Poi è vero, vista la distanza temporale tutto può cambiare, ma la sostanza dei fatti no. Ed infatti se andiamo a vedere le mappe, per il 12 Giugno da noi non arriva più alcuna +28, ma in Grecia sì:
Immagine
Abbiamo evitato la +28 di 300 km, non si può dire sia stato un flop delle previsioni così eclatante.
Non esiste un manuale per il perfetto previsore, ma in tanti anni ho imparato che oltre agli elementi già nominati (scenari ufficiali dei vari modelli, loro Ensemble, le medie delle
ENS e aggiungerei la ripetitività, cioè il ripetere run dopo run gli stessi scenari e le stesse
ENS confermandoli e rendendoli sempre più convincenti) ce n'è solo uno in più: l'osservazione del comportamento dei modelli.
Ed ecco quindi che:
E la possibilità che gli scenari fossero ridimensionati la avevo citata fin dall'inizio:
Questo solo per dire che a mio parere una previsione è attendibile sulla base di vari elementi, e se molti di questi sono più che orientativi ritengo che una previsione sia attendibile anche se fosse molto lontana nel tempo

Segnalibri