A Mola 0 millimetri oggi, speriamo in qualche pioggia nei prossimi giorni
T attuale 21ºC forte vento di scirocco
Ultima modifica di japigia; 17/09/2024 alle 18:45
Radar molto particolare con Puglia letteralmente divisa in 3 con province colpite Foggia, Brindisi e Lecce attualmente (agli estremi N/S).
Forti temporali autorigeneranti ad Ovest del Gargano con punte di oltre 100 mm; al contempo altri temporali con radice stazionaria con tanta attività elettrica stanno interessando il confine Brindisi/Lecce:
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2025 -> estremi: -3,1°C (13/1)/37,9°C (26/6)
vento massimo: 58,7 km/h ENE (14/2)
UR minima: 28% (15/8)
Purtoppo la perturbazione ed il minimo in sè è stato poco strutturato e l'omogeneità dei fenomeni, anche stamani presto senza l'aiuto della convezione, è venuta meno.
I rovesci in gran parte temporaleschi si sono formati nelle aree esposte allo Scirocco, vedasi tarantino orientale ed hinterland assieme a gran parte della Valle d'Itria e le coste otrantine. Anche sul Gargano, per "sollevamento orografico" hanno picchiato duro i temporali e inaspettatamente anche sul Tavoliere settentrionale, grazie ad una minore invadenza dello Scirocco, in convergenza col Maestrale.
Tutte le zone appena citate vanno dai 60-70 mm ai 100/130 mm. Purtoppo la PC sta funzionando a tratti e non si riesce ad avere un quadro più dettagliato della situazione.
Anche qui nel barlettano la situazione è stata molto fumo e poco arrosto, tanta cumulogenesi sottocosta scappata poi in mare e verso il golfo di Manfredonia per via del SE teso.
Ultima modifica di Gianfranco; 17/09/2024 alle 23:42
In realtà la maggior parte delle piogge ha interessato una fascia compresa tra brindisino orientale + leccese occidentale, grosso modo all'interno di una fascia delimitata tra due linee, una poco più ad ovest di Brindisi-Porto Cesareo e un'altra tra Lecce e Gallipoli. Ovviamente sono limiti approssimativi, ho usato queste località perchè sono le più celebri.
Si è trattato di un vero e proprio autorigenerante, perdurato ore e ore, che ha generato accumuli impressionanti: 112 mm a Porto Cesareo, 110 mm a Salice Salentino, 133 mm a Erchie. Non sono stati semplici rovesci temporaleschi sparsi.
Ne ho parlato nel mio resoconto che posterò fra poco, in ogni caso previsioni che hanno cannato, nessuna prevedeva un autorigenerante sul golfo, con l'instabilità che era vista in Adriatico più vivace e attiva ore prima quanto si è davvero verificato.
Questo conferma, ad ogni modo, come delle previsioni per le piogge ci si possa fidare poco, meglio affidarsi al nowcasting e ad un pizzico di esperienza: quando al pomeriggio, alle 16, ho visto quell'asse formarsi tra Brindisi e Porto Cesareo, ho avuto la sensazione sarebbe durato un bel po'. L'intuito non ha fallito, anche se mi darei più meriti del dovuto se affermassi che lo avevo previsto perchè sinceramente non mi aspettavo che persistesse così tanto, affatto.
Le previsioni suggerivano che la giornata sarebbe stata instabile e all'insegna di rovesci sparsi, anche e volentieri a carattere temporalesco, dopo la mattinata; pertanto quando tra le 7 e le 8 le immagini satellitari hanno rilevato lo sviluppo di multiple celle sul golfo di Taranto, disposte su due linee lunghe qualche decina di km, è venuto spontaneo pensare che da essa sarebbe giunto il peggioramento del tempo nelle ore successive.
Fin da subito un paio di elementi, alla luce dell'esperienza maturata in tanti anni, avevano tratto la mia attenzione: la disposizione delle celle a formare una linea e, soprattutto, l'estrema lentezza con la quale codesta struttura si muoveva. Si tratta di due fattori che, quando assieme, depongono a favore di un potenziale autorigenerante, un sospetto diagnostico che passa a diagnosi definitiva solo in presenza del terzo e ultimo fattore fondamentale: il tempo di permanenza della struttura.
Nell'arco della mattinata tale linea temporalesca è evoluta molto lentamente verso est, ma nonostante tutto è rimasta abbastanza circoscritta ad un breve tratto compreso tra la costa tarantina e il golfo di Taranto poco al largo. Il vero e proprio cambiamento è avvenuto alle 16, quando il sistema si è improvvisamente espanso verso nord generando dei temporali anche nell'entroterra salentino. E' in questo frangente che anche Brindisi è entrata nei giochi.
Fino a quel momento, la giornata a Brindisi era proceduta tranquilla. La notte era stata fresca, con una minima di 17,1° all'aeroporto e 16,6° a S.Elia strappate all'alba, e parzialmente nuvolosa, dispensando anche qualche piovasco verso le 5 che aveva fatto cumulare 1 mm; la mattina e il primo pomeriggio erano invece trascorsi con temperature non oltre i 22/23° su tutta la città e sotto un vento teso da levante al mattino e poi da scirocco dopo mezzogiorno, con pioggia a partire proprio da mezzogiorno stesso. Proprio a causa delle piogge che nel primo pomeriggio hanno mantenuto bassa la temperatura, le massime di giornata risalgono alla mattinata con 22,4° all'aeroporto e 23,1° a S.Elia.
Alle 16,20 pioveva ormai da circa tre ore, ad intensità che mai era stata eccessiva, quando un fragoroso tuono irrompe e preannuncia l'arrivo di un temporale. Solo che non si trattava di un banale temporale, ma dell'estensione settentrionale del sistema autorigenerante che traeva la sua origine sul golfo di Taranto.
Il sistema, in movimento continuo seppur molto lento per tutte le ore antecedenti, si è improvvisamente stoppato: per ore e ore, dal golfo hanno continuato a svilupparsi e giungere temporali sul Salento, in una ristretta fascia in cui Brindisi segnava quasi il limite occidentale pur essendo ancora ben presa anche se non quanto la zona più colpita, una ristrettissima zona al limite tra le tre province di Brindisi, Lecce e Taranto, dove la stazionarietà dell'autorigenerante unita alla sua eccezionale durata ha determinato quantitativi ingenti, superiori al centinaio di millimetri: 112 mm a Porto Cesareo, 110 mm a Salice Salentino, 133 mm a Erchie, questi sono gli accumuli più elevati di cui sono venuto a conoscenza e che porto a titolo d'esempio.
Brindisi è stata più ai margini, ma è sempre stata ben dentro il sistema dalle 16,30-17 fin ben oltre, in realtà, la sua fine, avvenuta all'incirca tra le 21,30 e le 22 quando dalla visione del satellite si è compresa che l'autorigenerante fosse ormai morto per via delle correnti che lo hanno dissipato spingendo l'asse, finalmente, verso est, poco al largo della costa adriatica salentina.
Tra le 17 e le 19 si può identificare la prima fase dell'interessamento di Brindisi nell'autorigenerante, con tuoni, lampi e abbondanti precipitazioni; alle 19, più o meno al momento del tramonto, è subentrata una fase di tregua nella quale pareva che il tutto stesse finendo tant'è che a NW le nubi si erano così diradate da intravedere sprazzi di cielo azzurro dal quale timidamente penetravano dei raggi solari che hanno dato all'atmosfera un'inusuale colore giallo-grigiastro. La pioggia, però, non ha mai smesso di cadere, e alle 19:30 si è rifatto buio prima del dovuto per dare luogo al secondo tempo. Quest'ultimo è stato caratterizzato da un innalzamento paradosso della temperatura, sotto raffiche sciroccali sempre più forti, mentre lampi e tuoni e pure stavolta dei fulmini sono ritornati ad essere abbondanti: il sistema, infatti, si era espanso ad ovest, o meglio si erano sviluppati dei temporali ad ovest della città e questo spiega le raffiche intense da SE che si sono registrate (50 km/h all'aeroporto, con media di 30 km/h!) nonchè l'incremento della temperatura per via del richiamo d'aria più calda (alle 20,30 si è tornati a quasi 21°, dopo che nelle due ore precedenti si era scesi sotto i 18°).
L'ultimo atto dell'autorigenerante si è consumato tra le 21 e le 22, quando la struttura era ormai completamente compromessa con la sua radice nonchè alimentazione sul golfo che era stata tagliata, ma intanto su Brindisi sono continuati ad affluire gli ultimi temporali che hanno determinato ulteriori tuoni, lampi e pioggia per un'ora.
Alle 22 la linea temporalesca aveva perso ogni contatto con lo Ionio e si ritrovava poco al largo della costa adriatica, ormai alla deriva verso est. Da queste parti le piogge sono andate avanti ancora per un'oretta, ma già alle 22 non si sentivano più tuoni.
L'evento, nel suo complesso, lascia un accumulo a Brindisi compreso tra i 33 mm dell'aeroporto e i 40 mm di S.Elia, molto meno che altrove ma comunque più che sufficiente a far giungere il mese a oltre quota 50 mm. Dopo l'estate più secca di sempre è stata manna dal cielo, ma al tempo stesso fa riflettere ed inquietare come sia stata l'ennesima volta che una lunga fase di pesante siccità è stata improvvisamente interrotta e sovvertita con quantitativi notevoli caduti nel giro di poco tempo, stavolta perlomeno le precipitazioni si sono distribuite nell'arco di un'intera serata e non sottoforma di un unico rovescio violento di 1/2 ore.
Per 5 ore e mezza è stato un continuo rimbombare di tuoni, di ticchettio della pioggia sulle finestre e sulle superfici metalliche, nonchè di lampi di luce che penetravano in casa spesso anche e nonostante le luci accese. Era molto tempo che non ricordavo qualcosa del genere, almeno dal 4 Dicembre 2022 quando un quadro del tutto similare durò però addirittura tutta la notte per quasi 12 h (il doppio della durata, ma quasi doppio fu anche l'accumulo e più che doppia la lunghezza dell'autorigenerante, una linea enorme estesa dall'Adriatico alla Calabria).
Dopo una giornata molto instabile ne è seguita una senza accumulo pluviometrico, la prima a non registrarne, neppure uno irrisorio, da diversi giorni.
Già nella tarda serata di ieri il cielo si era ampiamente rasserenato, stante il netto allontanamento verso est dei temporali e della nuvolosità. La notte è stata tranquilla, ventilata da una sottile brezza da nord che ha mantenuto alte le temperature (poco sotto i 20°) fin quando, un'ora e mezza prima dell'alba, non è entrata una ben più fresca brezza di terra consentendo una minima ben più bassa, di 16.8° all'aeroporto. Anche se il cielo in zona è sempre rimasto sereno, guardando ad est è stato possibile per tutta la notte scorgere lontane le nubi del fronte ormai andato in mare aperto; poco prima dell'alba addirittura si è sviluppato un piccolo temporale di cui, data la distanza nè troppo breve nè troppo elevata e col benestare della luce ancora scarsa, si vedeva la parte sommitale del cumulonembo che ogni tanto si illuminava di lampi e lasciava scappare, anche, qualche fulmine: che spettacolo!
Il cielo sereno è rimasto anche tutto il giorno, e con il sole che non è stato più coperto da nubi la temperatura è salita fino a superare i 24°, dopo 4 giorni in cui le massime non avevano varcato i 23°: le massime sono state comprese tra i 24,3° dell'aeroporto e i 24,8° di S.Elia.
Ci si abitua in fretta: se fino ad una settimana e mezzo fa era strano scendere sotto i 23° di minima, adesso pare quasi strano raggiungere appena i 24° di massima!
In serata si avvistavano alcune nubi a NW e poi a SW, associate a due celle che si sono sviluppate in tempi diversi e che mai hanno preso la strada di Brindisi, costituendo solo un elemento da sfondo al cielo serale.
Attualmente si registrano poco meno di 20°, il vento è sostanzialmente assente e di direzione variabile con ur molto alta. Nel corso della notte dovrebbe giungere un peggioramento dal mare su cui proprio nell'ultima mezz'ora pare star partendo dell'attività convettiva che ha dato origine già a qualche isolato temporale, per ora nulla di serio.
No, figurati, non vorrei fosse stata presa come critica, ho solo corretto la tua affermazione sul fatto che le piogge avessero coinvolto più il tarantino orientale, la costa di Otranto e la valle d'Itria.
Quell'autorigenerante ha cambiato le carte in tavola, facendo registrare accumuli più cospicui in zone che di solito, con lo scirocco, non ne beneficiano comunque così tanto quanto quelle che hai citato.
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